Cardiomiopatia dilatativa idiopatica

Salve, scrivo per conto di un mio stretto parente a cui è stata diagnosticata una Cardiomiopatia dilatativa idiopatica.
Paziente di 62 anni dislipidemico, ex fumatore, iperteso, sovrappeso. 2006 risconto occasionale di BBSx (non porta in visione) a seguito del quale ha effettuato ecocardiogramma risultato nella norma (FE 60%) e scintigrafia miocardica da sforzo negativa per ischemia inducibile. A dicembre del 2013 episodio influenzale di circa 10 giorni. Nel gennaio del 2014 il paziente si è sottoposto per controllo ad ecocardiogramma che ha mostrato un ventricolo sx globoso, lievemente dilatato con FE del 45%. Sottopostosi pertanto a visita cardiologica specialistica, è stata posta indicazione a studio coronarografico e a risonanza magnetica cardiaca. Durante il ricovero il paziente è stato sottoposto ai seguenti accertamenti diagnostici:

- ELETTROCARDIOGRAMMA (11.03.2014): Ritmo sinusale a frequenza di 60 bpm, conduzione atrio-ventricolare regolare, asse elettrico equilibrato, blocco di branca sinistra completo con turbe secondarie della fase di ripolarizzazione ventricolare.

- ECOCARDIOGRAMMA (11.03.2014): Ventricolo sinistro severamente dilatato, acinesia della parete anteriore, della inferiore, dei segmenti medio e basale del setto, ipocinetici i rimanenti, normale lo spessore parietale diastolico; funzione contrattile globale severamente depressa (FE 22%). Atrio sinistro dilatato. Cavità destre nella norma (TAPSE 24 mm). Lembi mitralici: ispessiti con tethering, determinante insufficienza lieve. Lembi tricuspidalici e valvole semilunari senza alterazioni morfologiche di rilievo. Al Doppler insufficienza tricuspidalica lieve con PAP5 nella norma; rapporto E/A invertito. Non segni ecocardiografici di versamento pericardico in atto.
- STUDIO EMODINAMICO (12.03.2014): Eseguita coronarografia selettiva destra e sinistra per via femorale destra. Evidenza angiografica di spasmo della coronaria destra al tratto prossimale. Indicazioni: introduzione in terapia di un calcio-antagonista.
- ELETTROCARDIOGRAMMA (12.03.2014): Bradicardia sinusale a frequenza di 49 bpm, conduzione atrio-ventricolare regolare, asse elettrico equilibrato, blocco di branca sinistra completo con turbe secondarie della fase di ripolarizzazione ventricolare.
Il paziente viene pertanto dimesso con indicazione a eseguire periodici controlli cardiologici clinico-strumentali e praticare la terapia farmacologica prescritta sotto il controllo del proprio medico curante.
- Triatec 2,5 mg 1 cp la mattina
- Congescor 2,5 mg 1 cp la mattina
- Lasix 25 mg 1 cp il pomeriggio
– Luvion 50 mg 1 cp il pomeriggio
- Norvasc 5 mg 1 cp la sera
- Simvastatina 40 mg 1 cp la sera prima di andare a letto.

Chi ha fatto la diagnosi suppone che la patologia sia di origine virale.
Volevo capire se la terapia sia appropriata e se secondo altro parere la stessa debba essere coadiuvata da impianto di defibrillatore.
Grazie

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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
La terapia che è stata prescritta comprende pressoche tutti i farmaci che dovrebbero essere i pegati in quel caso.
Con la grave dilatazione del ventricolo sinistro sarebbe anche proponivile una anticoagulazione con warfarin, per evitare tromboembolie.
Un Devi e di resincronizzazione potrebbe essere consigliabile.
Arrivederci
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Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, quello che non mi è chiaro è il dispositivo di resincronizzazione è un defiblillatore o un pace maker?
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
È un apparecchio che fa entrambe le funzioni ed in piu puo tentare di resincronizzare i due ventricoli. Data la giovane eta del paziente puo essere presa in considerazione anche l ipptesi di un trapianto cardiaco
Arrivederci
[#4]
dopo
Utente
Utente
Capisco bene che un trapianto cardiaco non è una terapia qualsiasi, a questo punto prescindendo da tale pratica, lei pensa che la qualità di vita sia molto scarsa o addirittura vi è il rischio di arresto cardiaco nonostante le cure mediche e il defibrillatore? Grazie ancora.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Un paziente cosi giovane il quale presenta una funzione di pompa cosi compromessa ha una qualita ed una quantita di vita limitate.
L opzione del trapianto va quindi valutata, dal momento che sono proprio questo tipo di pazienti che vengono trapiantati
Arrivederci