Problema alla valvola tricuspide e sport

Salve a tutti,
avendo una lievissima insufficienza alla valvola tricuspide (secondo il mio cardiologo causata da un qualche virus avuto da piccolo) ho il tipico "soffio al cuore" faccio controlli periodici, ecografia, elettrocardiogramma, ecc ecc; il problema non è peggiorato tutto è sempre rimasto stabile, essendo uno sportivo mi è stato inoltre detto di non avere nessun problema e di poter fare tutti gli sport che volevo, alla visita fatta recentemente dopo aver detto al mio cardiologo che ho cominciato a fare sollevamento pesi subito mi stoppa dicendomi che il sollevamento pesi non è una disciplina adatta al mio problema in quanto il sollevare pesi aumenta la pressione aortica o arteriosa (non ricordo bene scusate) e che con il tempo questa cosa andava a gravare sul mio problema alla valvola tricuspide. Volevo un secondo o se possibile anche terzo parere, mi fido del mio dottore ma sul momento non ho avuto il coraggio di approfondire la cosa e non ho fatto domande, ma è vero che fare lunghe corse danneggia il cuore meno di sollevare grossi pesi? Ed è vero che per uno con il mio problema non è consigliato fare sport come il sollevamento pesi?

Cordiali saluti
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Ho qualche problema ad accettare le affermazioni del suo cardiologo (sempre che lei le abbia riferite correttamente!)

Innanzitutto una lievissima insufficienza tricuspidale è un reperto NORMALE, presente credo in circa il 90% delle persone.
Poi, un' insufficienza tricuspidale di origine infettiva si osserva di solito solo nei tossicodipendenti, e non certo come esito di un' infezione contratta da bambini.
Poi, le infezioni delle valvole sono batteriche, non virali
Infine: è vero che il sollevamento pesi non è una pratica consigliata dai cardiologi, perché provoca un brusco aumento della pressione arteriosa (e quindi un sovraccarico di pressione nel ventricolo sinistro), ma questo non c'entra nulla con la valvola tricuspide, che è posta nella parte destra del cuore!

Insomma: quello che secondo lei afferma il suo cardiologo non ha il minimo senso logico. Quindi: o lei ha capito male, o quel cardiologo è inaffidabile.
Senta un secondo parere, ma porti con sé i referti del cardiologo che finora l' ha avuta in cura, per verificare quello che ha scritto.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)