Terapia antipertensiva su base emotiva

Gentili medici ho un problema di iperemotività ci sono giorni in cui le situazioni mi fanno stare agitato, quando ci sono queste situazioni viene sempre rilevata la pressione 170-104 con pulsazioni invece che possono raggiungere 100 in base allo stato, se invece sono tranquillo a casa respirando tranquillo ho valore 124-84-71 se tendo a respirare come mi sento istintivamente di meno durante la misurazione però la minima mi arriva a 91-92-93 dato che dipende da come respiro io credo che l'ansia fa alzare la pressione e la minima è accettabile anche se aumentata perchè ho preso 20 kg negli ultimi anni e sto cercando di calare,
il punto è che un medico mi ha prescritto selekon 200mg e l'altro ha detto di iniziare con dilatrend 6,25 perchè dice lui con selekon daresti una brutta svolta alla vita sessuale è un dosaggio troppo alto.
sono 190 peso 120 ma ho molta ossatura sono robusto di costituzione la minima prima di prendere i 20 kg rimaneva sempre 70 anche quando mi agitavo e saliva la massima quindi avevo 165-70 ora con sovrappeso di 20kg in più ho 170-104
So bene che devo cercare di perdere pesò con decisione, riguardo l'emotività però cosa ne pensate sul discorso della disfunzione erettile che un medico da per certa e l'altro la mette fuori discussione?
spero possiate darmi una mano, grazie
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Seloken 200 è una dose davvero elevata, e mi sembra strano che la abbiano proposta come prima terapia. Di solito si comincia con dosi più basse (soprattutto se l' ipertensione è instabile e comunque non molto severa).
Io sarei molto più propensa a usare il Dilatrend cominciando come le hanno detto con 6.25 mg e aumentando poi il dosaggio dopo un paio di settimane se necessario!

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie sono perfettamente d'accordo, non l'ha proposta uno qualunque ecco perchè l'ho presa minimamente in considerazione,
Dottoressa mio padre invece ultra 60enne era in terapia con Dilatrend 25 mg, il cardiologo suo differente dai miei, lo ha fatto passare da un giorno all'altro a Seloken 100mg la mattina e altri 100 mg alle 16:00
Questo cambio improvviso da un farmaco all'altro in questo modo è (noto come possibile)? O non è noto.
Grazie davvero per questa custodia angelica che avete avuto per me.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Non so perché il cardiologo di suo padre gli abbia cambiato la terapia: bisognerebbe chiederlo a lui!

Posso ipotizzare che volesse utilizzare un betabloccante con effetto anche antiaritmico (forse su padre aveva delle extrasistoli o una tachicardia?)
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grande intuizione esatta, extrasistoli di primo grado con la scala da 1 a 6
Con l'aritmia non si riusciva a misurare pressione e i misuratori elettronici davano errore o segnalavano appunto aritmia.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Dico spesso che quando andrò in pensione potrei entrare in polizia, visto che talvolta ricostruire una storia clinica è un lavoro investigativo! ;-)

E dico anche che le medicine sono come le scarpe: deciso un modello, bisogna comunque trovare quella più adatta a noi (a parità di numero uno può avere la pianta più o meno larga, il collo del piede più o meno alto...) e infine provarle.

In effetti, all' interno della classe dei betabloccanti, ci sono differenze importanti, perché sono farmaci che hanno sia un effetto antiaritmico che anti-ipertensivo. Io personalmente preferisco il Carvedilolo (Dilatrend) che è sia alfa- che betabloccante quando mi serve un potente anti-ipertensivo che non rallenti troppo la frequenza; nebivololo per un buon effetto anti-ipertensivo senza rallentare la frequenza; metoprololo (Seloken) o atenololo se voglio un potente antiaritmico e anti-iperetnsivo, bisoprololo se voglio usare dosi molto basse, e comunque avere dei dosaggi molto maneggevoli.
Poi, c'è anche il problema della via attraverso cui i farmaci sono metabolizzati ed eliminati (atenololo dal rene, metoprololo dal fegato, bisoprololo 50% e 50%),e quindi se il paziente ha un' insufficienza renale o epatica si può preferire una determinata molecola. Infine, se il paziente assume anche altri farmaci, bisogna valutare se ci possono essere interferenze legate agli enzimi che li metabolizzano.

La terapia anche di una banale ipertensione quindi non può essere uguale per tutti.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie mille, dottoressa ed apprezzabile anche come investigatrice,
ho iniziato da 8 giorni Dilatrend 6,25mg tra una settimana misuro i valori vedo un pò, ho notato 5-6 pulsazioni in meno di prima dell'assunzione, e mi sembra di avere la pressione basale più bassa, ma quella ansiosa mi ha abbassato la massima e la minima tuttavia la minima in stato ansioso raggiunge quasi 100 ugualmente anche se scende più facilmente dal picco ansioso e ritorna sotto i 90, se faccio una respirazione precisa durante la misurazione riesco a ottenere facilmente 80 su 125, farò altre misurazioni arrivato a 15 giorni per poi decidere se passare a 12,5mg
grazie per la preziosa guida spero a soli 28 anni di avere una terapia contenuta per non causare deficit erettile, magari non ci fosse quel inconveniente di certo bisogna ben vagliare le cose perchè immagino che se gli stati ansiosi sono troppo lunghi potrebbero portare a cardiopatie vere con il tempo e con quelle si aggraverebbe ugualmente anche peggio la facilità di non dover influenzare quella sfera.
Per adesso lexotan anche se costicchiano questi rimedi non mutuabili, prima di eventi ansiosi e fisso la mattina Dilatrend 6,25
posso dire che con le 10 gtc di lexotan in giornata dopo aver preso Dilatrend la mattina ne risento già di potenza erettile nella sera.
Comunque grazie ancora non ho mai avuto neanche da prof. di cardiologia un consulto così soddisfacente, sono veramente grato.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Grazie per l'aggiornamento.
La terapia farmacologica è senz' altro la soluzione più rapida, ma le consiglio vivamente (soprattutto considerando la giovane età e gli effetti collaterali) di associare una terapia non farmacologica che le permetta di prevenire le conseguenze della sua emotività:
1) cominci a fare un' attività fisica aerobica regolare di suo gradimento (corsa, ciclismo, nuoto, escursioni, ballo liscio se le piace) per 3-4 ore alla settimana. All' inizio dovrà prenderlo come un impegno per la sua salute, ma se sarà abbastanza costante vedrà che nell' arco di un paio di mesi ne sentirà l' esigenza fisica (è un' attività che produce endorfine, quindi diventa una specie di droga -ma benefica). Questo le consentirà di abbassare la pressione per l'effetto sulla circolazione e l'aiuterà a perdere peso. Inoltre, l'attività aerobica prolungata ha un effetto ansiolitico.
2) cerchi di andare alla radice della sua emotività e di trovare un modo per controllarla. Si rivolga a uno psicoterapeuta che l' aiuti.
3) in alternativa o in aggiunta a quanto sopra, potrebbe provare anche a fare delle attività come lo yoga, il Tai-chi o il Qi-gong, che allenano all' auto-percezione e al controllo del proprio corpo. Sono tecniche utilissime sul lungo periodo, ma richiedono un insegnante competente (quindi non so se nella sua città lo troverà; se non ci sono palestre dove le fanno, anche altre arti marziali possono andare bene) e la curva di apprendimento è piuttosto lunga, quindi ci vuole qualche mese prima di vedere dei benefici.

Nell' arco di 2-3 mesi probabilmente potrà ridurre o forse anche eliminare i farmaci. Avendo familiarità per ipertensione, magari in futuro avrà comunque bisogno di un anti-ipertensivo, ma se si impegna a fare una vita sana -soprattutto l' attività fisica- rimanderà questo momento.
Se è di base una persona pigra o incostante, e fa fatica a impegnarsi in un' attività, le consiglio di inserirsi in un gruppo che la stimoli (esempio: un corso di yoga, o di ballo liscio; un gruppo di podismo o di ciclismo che organizza gli allenamenti o le gite...)

Buon "lavoro"!
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dopo
Attivo dal 2015 al 2016
Ex utente
Grazie per tutto questo lavoro a casa, mi avete aiutato più voi che chiunque altro in una vita, un linguaggio così preciso e scrupoloso ma allo stesso tempo sensibile, sono rimasto commosso ed emozionato a ricevere un consulto così, io vi auguro dottoressa il meglio che esista, grazie con tutta l'anima.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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