cardiopatia dilatativa

salve,
Scrivo in merito non alla mia situazione ma a quella di mio padre.
Eta' 70 anni, alto 181 magro.
A seguito di una forte tosse curata con pennicellina ma senza riscontro il medico di base lo manda al pronto soccorso dove a seguito di controlli gli trovano uno scompenso cardiaco.
Subito ricoverato viene poi dimesso dopo 4 giorni con cura farmacologica ed fissato appuntamento con l'ospedale di Catanzaro.
A catanzaro oltre alla cura farmacologica gli istallano un defibrillatore.
Nonostante cio' il medico ci avverte che la patologia e' seria.
Questo il referto:
Sintesi anamnestica e decorso clinico: Recente scompenso cardiaco in cardiopatia dilatativa con bassa fe.eseguito impianto di icd.decorso senza complicanze.
ecg alla dimissione:fibrillazione atriale.ipertrofia-sovraccarico ventricolare sinistro.
rx torace non lo soù
ecocardiografia non lo so
esami ematochimici fuori norma:azotemia 85, creatinina 1,4 , gpt 45, gammagt 71, uricemia 8,90.
Questo e' quanto.
Voglio chiedervi delucidazioni in merito ed modalita' di azione in un caso come questo.
Nel ringraziarvi con tutto il cuore
cordiali saluti
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Personalmente avrei prima sottoposto suo padre a una coronarografia (occorre escludere che tutto sia su base ischemica)....poi sarebbe stato opportuno cercare di capire se "nasce prima l'uovo o la gallina"....mi spiego meglio ....
A volte la cardiopatia dilatativa è conseguenza e non causa della fibrillazione atriale...Si sarebbe potuto eseguire una cardioversione elettrica dopo adeguata terapia anticoagulante orale e terapia con antiaritmici al fine di vedere se, mantenendo il ritmo sinusale, la cardiopatia dilatativa tendeva a regredire o meno....
Il defibrillator enon modifica la funzione e la struttura del cuore di suo padre (soprattutto se non è un apparecchio resincronizzante, cosa necessaria se presente un ritardo di conduzione sinistra).
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott Rillo.
Cm mi consigliate di agire ora ?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Certo...la coronarografia è la prima indagine da fare
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dopo
Utente
Utente
ma, sono state fatte terapie farmacologiche !!!!!!
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
....e che c'entra ????
La diagnosi deve essere sempre perseguita prima di una terapia, se si vuole far un discorso di trattamento delle cause....quella che è stata prescritta può essere anche solo di supporto, se la causa è diversa da quella sospettata.