Laparoscopica con unica incisione

Gent.li Dottori,
devo essere operata per i calcoli alla colecisti e ho saputo che in alcuni ospedali essa viene asportata in laparoscopia tramite unica incisione all'ombelico. Un dottore mi ha detto che con la laparoscopia classica non bisogna tagliare la muscolatura, mentre con il taglio unico si. Potete per favore darmi un consiglio, io vorrei evitare altre cicatrici sul mio corpo. Siete a conoscenza di ospedali a Roma che la effettuano? Altrimenti dovrò andare a Isernia. Grazie per i preziosi consigli che vorrete darmi.
Cordiali saluti.

Rosaria
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Normalmente l'intervento chirurgico di colecistectomia laparoscopica viene eseguito con 4 piccoli tagli: due da circa 1 centimetro (di cui uno quello all'ombelico) e altri due di circa mezzo centimetro. A Roma puo' recarsi al Policlinico Umberto I, dove sono ormai piu' di 20 anni che questi interventi vengono condotti con altissime percentuali di successo.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
Utente
Utente
Egr. Dott. Spina,
grazie per la risposta, ma volevo sapere dove a Roma effettuano la laparoscopia con l'unico taglio a l'ombelico e cosa significa che devono tagliare la muscolatura con questo tipo di operazione, è una cosa grave?
Cordialità

Rosaria
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
La parete muscolare deve sopportare solo un paio di piccole incisioni, che vengono riparate con una sutura interna a fine intervento. Ovviamente con un unico taglio (tecnica laparotomica) l'incisione sarebbe molto piu' "lunga".
Come le ho gia' detto invece la tecnica laparoscopica necessita di 4 piccoli tagli in totale: non sono al corrente di tecniche che prevedono l'inserimento di un solo "trocar": forse lei si riferisce ad una laparoscopia che abbia soltanto scopo diagnostico, quindi non operativa?
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Gentile signora, la prego di accettare le mie scuse, in quanto mi sono accorto che la tecnica da lei descritta esiste veramente. Puo' trovarne notizia nei link https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19687377?itool=EntrezSystem2.PEntrez.Pubmed.Pubmed_ResultsPanel.Pubmed_RVDocSum&ordinalpos=2 e http://www.clinicamediterranea.it/news.asp?nw=9
Ovviamente non sono in grado di dirle se e chi puo' eventualmente effettuare questo intervento a Roma, ne' sono in possesso di dati riguardo i reali risultati clinici di questa procedura e quindi se e' davvero consigliabile sottoporvisi o se invece non convenga prediligire i tempi operatori piu' ridotti che garantisce la laparoscopia "a 4 buchi".
Colgo l'occasione per ringraziare il dott. Lucio Piscitelli di Napoli, Referente d'Area Chirurgica di Medicitalia, che mi ha segnalato i link di cui sopra.
Cordiali saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Intervengo nuovamente per ribadire il concetto che allo stato attuale non c'e' evidenza di particolari vantaggi per il paziente sottoposto a colecistectomia con questa tecnica. Per esempio a fronte di un piccolo vantaggio estetico, ci si deve sottoporre ad un intervento chirurgico piu' lungo e piu' laborioso, con la conseguenza che l'anestesia risulta quindi piu' lunga e le dosi di farmaci necessari per mantenerla ovviamente maggiori.
Invito a questo punto ad intervenire direttamente su questo post i Colleghi Piscitelli e Favara; e ovviamente tutti coloro, anche Anestesisti, che hanno esperienza o almeno buona conoscenza di questa tecnica.
Cordiali saluti
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
Come giustamente segnalato dal Collega Spina, effettivamente non sembra esservi al momento evidenza clinica di vantaggi per questa metodica che allo stato attuale si discosta di poco dalle applicazioni sperimentali limitate a pochi centri.
Né si sa se per essa vi sia effettivamente un futuro per una routinaria applicazione.
Sinceramente non vedo un grosso vantaggio nel rinunciare a tre miniincisioni, che se accuratamente suturate restano minimamente visibili, a fronte dell'impiego di una tecnica decisamente più indaginosa e non in grado di garantire, allo stato attuale dell'esperienza, sicurezza sovrapponibile: l'unico accesso ombelicale resterebbe per altro con ogni probabilità inevitabilmente più visibile.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Nulla da aggiungere a quanto detto chiaramente e in sintesi dai colleghi il cui pensiero condivido in pieno.Auguri!
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
gentile utente,

rispetto a quello che glia altri colleghi hanno detto posso dirle che questo tipo di tecnica aumenta di molto le difficoltà nell'esecuzione dell'intervento (persone che hanno praticato sia la tecnica tradizionale aperta che quella laparoscopica che quest'ultima tecnica hanno dichiarato circa il 300% di dificoltà tra le due ultime citate).

personalmente posso dirle che sono un pò scettico sotto il punto di vista esclusivamente teorico.

il foro che deve essere eseguito è di circa 2,5 cm di diametro (consideri che la dimensione è direttamente proporzionale alla possibilità di comparsa di laparoceli ed alle infezioni).

sotto il punto di vista estetico lascio a lei le considerazioni. nella tecnica laparoscopica tradizionale (mi vengono i brividi visto che fino a poco tempo fa i riteneva tradizionale la tecnica aperta) l'uso di tre trocar da 5 mm di diametro che lasciano un piccolissimo segno e quello a livello ombelicale di circa 10mm di diametro.

inoltre esiste un ulteriore modo per rimuovere la colecisti ancora meno utilizzate. l'organo viene rimosso passando attraverso lo stomaco, cioè per via endoscopica!!.


cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
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