Infezione post operatoria chiusura stomia e ricanalizzazione
buongiorno.
dopo un anno da un intervento di resezione per adenocarcinoma e conseguente stomia temporanea da 15 giorni mio padre ha eseguito con successo l'intervento di ricanalizzazione.
Da allora presenta febbre varibile dai 37,4 ai 38,5 in momenti differenti della giornata, situazioni alternate ad assenza febbrile.
Gli è stato indicato di curarsi con tachipirina al bisogno e l'antibiotico LEVOXACIN (1000 mg die) che si è rilevato non soddisfacente.
Il medico curante ha subito cambiato l'antibiotico passando al NORMIX (800 mg die) e all'inizio sembrava desse una risposta migliore.Ieri sera ha evidenziato febbre quasi a 39 e questo mi porta a sospettare che l'antibiotico NORMIX non sia adatto al ceppo batterico che lo sta infettando.
Ovviamente mio padre ogni 2-3 giorni deve ripetere esami del sange per controllo globuli bianchi (un po alti alla dimissione circa 12K).
Vorrei sapere se esistono esami non invasivi per individuare il ceppo che lo infetta e preparare cosi il corretto antibiotico.
Inoltre visto che il rialzo della temperatura si presenta spesso in concomitanza di deiezione, vorrei sapere se nel caso specifico di mio padre esistano medecine 'ritardanti' dal punto di vista evacuativo.
dopo un anno da un intervento di resezione per adenocarcinoma e conseguente stomia temporanea da 15 giorni mio padre ha eseguito con successo l'intervento di ricanalizzazione.
Da allora presenta febbre varibile dai 37,4 ai 38,5 in momenti differenti della giornata, situazioni alternate ad assenza febbrile.
Gli è stato indicato di curarsi con tachipirina al bisogno e l'antibiotico LEVOXACIN (1000 mg die) che si è rilevato non soddisfacente.
Il medico curante ha subito cambiato l'antibiotico passando al NORMIX (800 mg die) e all'inizio sembrava desse una risposta migliore.Ieri sera ha evidenziato febbre quasi a 39 e questo mi porta a sospettare che l'antibiotico NORMIX non sia adatto al ceppo batterico che lo sta infettando.
Ovviamente mio padre ogni 2-3 giorni deve ripetere esami del sange per controllo globuli bianchi (un po alti alla dimissione circa 12K).
Vorrei sapere se esistono esami non invasivi per individuare il ceppo che lo infetta e preparare cosi il corretto antibiotico.
Inoltre visto che il rialzo della temperatura si presenta spesso in concomitanza di deiezione, vorrei sapere se nel caso specifico di mio padre esistano medecine 'ritardanti' dal punto di vista evacuativo.
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Buongiorno, credo sia importante individuare la sede dell' eventuale infezione (vie urinarie, polmone, sede di ciusura della stomia...) prima di considerazioni relative alla terapia, cosa che sicuramente fara' chi sta seguendo il paziente personalmente. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 17.6k visite dal 24/11/2010.
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