Intervento adenocarcinoma retto

Gentilissimi Dottori,

mio padre ha eseguito un trattamento neoadiuvante radio e chemioterapico per il trattamento di un adenocarcinoma al retto : c20.9 Retto NAS ; cT4 cN2a g2

la formazione aveva un'estensione di circa 5 cm arrivando a 7 cm dall'ano.

Ha effettuato 28 sedute di radio terapia e 35 giorni di capecitabine pastiglie in contemporanea.

Adesso stiamo per effettuare gli esami per la ristadiazione (risonanza pelvica, rettoscopia) e visita con l'oncologo.

Se vi fosse una regressione della formazione, si fosse quindi ridotta di molto esistono tecniche di chirurgia mini invasiva?

Se possibile vorremmo evitare la classica operazione dove viene effettuata la stomia (si spera al massimo temporanea di 1-2 mesi) optando (se la formazione fosse eventualmente in regressione) per laparoscopia o transanale (robotizzata si legge su alcuni siti).

Siamo di Padova, abbiamo un consulto con la chirurgia in settimana ma vorremmo arrivare preparati sull'argomento e sapere in quali centri (magari del Veneto) effettuano tali interventi meno invasivi.

Vi ringraziamo per l'eventuale attenzione dedicata e porgiamo i nostri piu' cordiali saluti,
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Penserei soprattutto all'aspetto oncologico. La stomi, se necessaria temporaneamente,non va temuta.La via d'accesso sarà scelta dal team.In Veneto le competenze sono eccellenti. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Favara,

la ringrazio per la Sua risposta.

Abbiamo avuto il consulto con la chirurgia, la quale ha detto che opterebbero per l'intervento "classico" con il taglio da dietro in quanto la zona da operare è vicina all'ano e la via laparoscopia potrebbe essere piu' macchinosa e sicuramente sarebbe un intervento piu' lungo, ma si riservano di parlarne dopo aver visto la risonanza magnetica.

Posso chiederVi voi cosa ne pensate a riguardo?

Dobbiamo ancora fare la risonanza magnetica pelvica per la ristadiazione della formazione, che prima della terapia era: adenocarcinoma t4n2 g2 di circa 5 cm (distante 7 cm dall'ano).

Per quanto riguarda invece la TEM , l'intervento endoscopico per via transanale, viene scartato a priori in quanto erano stati coinvolti 2 linfonodi regionali, quindi anche se vi fosse stata una regressione importante della formazione non adotterebbero tale tecnica. Anche su questo mi interesserebbe sapere le Vostre opinioni.



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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Mi sembra un approccio corretto e condivisibile. Prego.