La migrazione degli stessi nel coledoco

Gentili dottori,

vorrei sapere quanto l'assunzione degli acidi biliari indicati per la dissoluzione di calcoli alla colecisti di dimensioni fino a 4 mm può rendere più probabile la migrazione degli stessi nel coledoco. Pongo la domanda perché mi sono fatto l'idea che i calcoli prima di dissolversi si riducano di dimensioni e quindi possano oiù facilmente migrare. Se la mia idea è corretta come mai si continuano a prescrivere
i farmaci suddetti e non li si sconsiglino?

Grazie in anticipo.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Ha ragione, la sua teoria è corretta e condivisibile. Le linee guida per la terapia della colelitiasi prevedono la colecistectomia in presenza di sintomi eo complicanze ed in altri rari casi e nessuna necessità di terapia negli altri casi. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
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Gentile dott. Favara,

grazie infinite per la sua sollecita ed esauriente risposta. Naturalmente potremmo discutere per ore sulla questione del metodo in medicina e mi piacerebbe molto visto che sono anch'io un ricercatore, anche se presso una facoltà di ingegneria...

Cordialità.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 662 233
Prego, non so se sarei all' altezza di una discussione simile ma la ringrazio per il commento.
Nello specifico, il razionale che sta alla base della terapia della colelitasi si basa su due fatti:
- l' 80 % di portatori di calcoli alla colecisti sono asintomatici e tali rimarranno per tutta la loro vita
- quando si formano il calcoli nella colecisti, l' organo malato è la colecisti che concentra la bile in modo anomalo ed il calcolo è la conseguenza della malattia. La terapia consiste quindi nell' asportare l' organo malato. Diversi studi decenni fa hanno dimostrato che una terapia che mira alla dissoluzione dei calcoli mediante vari metodi (farmaci, onde d' urto...) è inefficace poichè alla sospensione della terapia nel 100% dei casi si riformano i calcoli.
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Utente
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I dati che lei cita (seppure leggermente diversi, secondo alcuni la ricomparsa dei calcoli avviene nel 50% dei casi) li avevo visti anche io, ed è appunto su questa base che le chiedevo come mai si continua a prescrivere (a soggetti giovani senza particolari controindicazioni per l'intervento!) il farmaco. Ad ogni modo, non essendo io un addetto ai lavori, mi fermo qui e la ringrazio ancora per il consulto.
Saluti.