De quervain

Salve. Ho 32 anni, maschio. In conseguenza ad un movimento errato in palestra 3 mesi fa ho iniziato a soffrire di tendinite al primo raggio della mano sinistra, che poi mi è stata diagnosticata da diversi specialisti come de Quervain (ho fatti raggi, ecografia, e visto due ortopedici e un medico esperto in chirurgia della mano). Ho provato con tutore per 2 settimane, non ho più sforzato quella zona in alcun modo, ho fatto laserterapia e antidolorifici. All'ultima visita da un dottore specialista in chirurgia della mano mi è stato consigliato, essendo giovane ed essendo il mio caso di origine traumatica, di aspettare BEN 4 mesi (evitando ultrasuoni e tecarterapia che mi erano stati prescritti, considerandoli inutili). Dopo questi 4 mesi, se ancora è nella stessa situazione, ricorrerò alla chirurgia.
Il dolore, rispetto alla fase iniziale (il primo mese) si è ridotto, ma è sempre presente, è non mi permette in alcun modo di riprendere attività sportive (o anche solo di sollevare oggetti pesanti!)
Vorrei solamente sapere se è normale che impieghi tutto questo tempo a guarire, se ha senso aspettare tutto questo tempo, , quando l'intervento sembra essere rapido e risolutivo.
Grazie
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

se il disturbo non cessa, nonostante il riposo funzionale e il tempo trascorso, le rimangono a mio avviso due possibilità:

1) fare l'intervento chirurgico, che è risolutivo ma la costringerà per un certo tempo a fermarsi con l'attività chirurgica.

2) fare una o due infiltrazioni locali di steroidi, che le eliminano il problema ma le consentono un recupero sicuramente molto più veloce.

Cordiali saluti.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la celere risposta.

Per ulteriore chiarimento: quindi lei reputa che dopo 3 mesi, un'ulteriore attesa di 4 mesi, come consigliato dal chirurgo che mi ha visitato, non possa portare ad una risoluzione del problema?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Potrebbe anche, ma non è affatto detto: corre il rischio di attendere altri 4 mesi senza risolvere il problema.

Dato che una unfiltrazione non comporta alcun problema, secondo me, tanto vale farla.

Dico questo per consentirle un più rapido ritorno alle sue attività: se per lei aspettare 4 mesi in più o in meno non cambia nulla, può tranquillamente attendere come le è stato consigliato dal Collega.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio. No, in effetti l'idea di aspettare 4 mesi con il rischio di tenermi il fastidio e dover essere operato in ogni caso non mi alletta per nulla. Proverò a chiamare il dottore nuovamente e chiedere informazioni riguardo alle infiltrazioni. Grazie ancora
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Sulle infiltrazioni non c'è accordo tra tutti gli specialisti: c'è che le predilige e chi invece spinge direttamente sull'intervento.

Il mio parere è che solo queste siano le due soluzioni praticabili (tutte le altre danno risultati molto scadenti e temporanei nella stragrande maggioranza dei casi).

Ovviamente non parlo di numerose infiltrazioni ma soltanto di una o due: io personalmente ne faccio una e aspetto 15 giorni (non la classica settimana); se dopo 15 giorni il dolore è completamente scomparso, mi fermo lì; se invece c'è stata solo una riduzione ma non una scomparsa completa, faccio la seconda, che praticamente nel 100% dei casi mi dà il risultato completo.

Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore

alla fine sono ricorso all'intervento (oggi)
Purtroppo la troupe medica non ha avuto modo di chiarirmi il processo post-operatorio, se non 30 giorni di tenosan e togliere i punti tra 15 giorni (non sono tanti?).

Al di là di questo mi sarebbe utile sapere in quanto tempo posso usare "con cautela" il polso ed in quanto tempo posso fare sforzi (sport, sollevare pesi e tutto quel che facevo prima della tenosinovite).

Un'ultima domanda. Durante l'intervento la dottoressa rilevava che un tendine era effettivamente particolarmente infiammato. Ci sono possibilità che l'intervento possa non essere risolutivo?

Grazie molte
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
I punti di sutura, soprattutto se molto sottili, possono essere tranquillamente rimossi dopo 10 o più giorni (anche se io personalmente li rimuovo in ottava giornata, ma è una scelta indivuduale).

Circa i movimenti, non è tanto il polso, quanto il pollice che deve essere mosso solo parzialmente: deve evitare per 7-10 giorni sia l'eccessiva flessione che, soprattutto, l'iperestensione del pollice.

Se la puleggia (canale fibroso) è stata aperta in modo completo, l'intervento è definitivo.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentilissimo ed esaustivo, grazie
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Utente
Utente
Gentile Dottore

A due e mesi e mezzo dall'intervento l'area è ancora dolorosa. ho una buona mobilità del pollice, ma se provo anche solo ad accennare la manovra di Finkelstein, la tabacchiera duole notevolmente. (Posso estendere, "aprire", totalmente il pollice senza alcun fastidio, cosa che non era possibile prima dell'intervento, ma se lo "chiudo" verso il palmo della mano duole). Giusto per spiegare in parole povere la sensazione, è come se il tendine non possa estendersi.
La dottoressa che ha praticato l'intervento sostiene che non ci possa essere nulla di anormale, che non le è mai capitato in 35 anni. Quasi mi ha detto tra le righe che è suggestione. Mi ha consigliato due settimane di TENS (cosa che secondo altri pareri è alquanto inutile su dei tendini infiammati, sempre che di questo si tratti) e per ora nient'altro. Intanto io fatico a reggere in mano una padella.
Pensavo di fare comunque un'ecografia. Questa mi direbbe se i tendini non sono stati liberati completamente e darebbe visione di qualche altra complicazione insorta durante o dopo l'intervento? Come potrei altrimenti procedere?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non credo che l'ecografia possa darci molte informazioni in più, a causa del tessuto cicatriziale formatosi in profondità, che dopo 2 mesi dall'intervento raggiunge il suo massimo, come spessore e durezza.

Probabilmente è proprio la cicatrice interna che le dà problemi.

Aspetterei ancora un mesetto prima di prendere iniziative.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Grazie Dottore.

Riguardo alla TENS? può effettivamente "risolvere" ciò che ancora mi provoca infiammazione? o è un pò un pagliativo?
Nel caso non succeda nulla, quali sarebbero le iniziative da prendere tra un mese?
Sto correndo il rischio che il tendine in questione possa essere danneggiato?

Scusi le molte domande ma ahimé il chirurgo che mi ha operato mi ha praticamente dato dell'ipocondriaco, rendendomi impossibile qualsiasi ulteriore approfondimento.

Secondo il suo parere, riprendere tra un mese il discorso con un nuovo chirurgo sarebbe consigliabile? O è in genere meglio insistere con chi ha effettuato l'intervento, e quindi conosce il caso?
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dopo
Utente
Utente
Scusi, un'ulteriore domanda. Nemmeno una risonanza magnetica mi direbbe se eventualmente l'intervento non è stato esaustivo?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
I tendini (sono 2) non subiscono alcun danno.

Il fatto di rivolgersi a un altro specialista è una suo facoltà e deriva dal fatto che il rapporto medico-paziente deve essere improntato sulla fiducia: se questa viene meno, il paziente può tranquillamente rivolgersi a un altro medico.

Circa la terapia, non posso entrare nel merito delle indicazioni fornite da altri Colleghi.

Le dico solo che proverei per una decina di giorni a mettere delle goccine antiinfiammatorie, tre volte al giorno (le prende direttamente in farmacia, ma non posso farle il nome commerciale del prodotto).

Una R.M. è perfettamente inutile, soprattutto in questa fase cicatriziale, in quanto l'immagine sarebbe completamente alterata da artefatti del segnale.

Buona serata.