Post rimozione fili di kirschner

Buongiorno.

In data 26/09 mi sono stati rimossi i fili di kirschner per una frattura al V Metacarpo.

La rimozione è stata un pò dolorosa e ho avuto una perdita di sangue dai due fori di ingresso dei fili.

i fili erano uno longitudinale inserito dalla testa e uno trasversale vicino alla testa del V metacarpo.

Mi hanno consigliato di fare dei movimenti in acqua salata, ma la mano è tuttora molto gonfia e leggermente calda.

Se cerco di fare movimentazione a parte il dolore la mano tende a gonfiarsi ancora di più ed invece di avere maggiore mobilità ottengo il risultato inverso.

é normale questo gonfiore e questa infiammazione ?
E meglio interrompere la movimentazione per ora in attesa che lo stato infiammatorio passi ?
A parte il ghiaccio che già uso si può fare qualche cosa per sgonfiare la mano.


Grazie




Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signore,

entro certi limiti il gonfiore è normale.

Usi gli antiinfiammatori per bocca, per ridurre sia il gonfiore che il dolore.

Buon pomeriggio.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Grazie per la celere risposta.


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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla. Ci tenga informati, se vuole.

Buona domenica.
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Gentile Dottore,

Oggi dopo una settimana dalla rimozione dei fili di K sono andato a fare una lastra di controllo per valutare quanto prima una terapia riabilitativa in quanto ho recuperato parzialmente la forza nella mano e riesco in parte a flettere il mignolo ma non riesco minimamente ad estenderlo.

Il mignolo anche se provo ad estenderlo rimane in posizione come di riposo, e non sento ne dolore ne tensione nel provare ad estenderlo.

Dal referto della lastra

" Postumi di frattura obliqua del quinto metacarpo.
Un poco scomposti i monconi di frattura.
Assenza di callo osseo riparativo"

La parola "Assenza" mi lascia molto preoccupato o è normale, il giorno della rimozione dopo una lastra mi avevano detto che tutto era a posto che i fili si potevano rimuovere e che potevo cominciare ad usare la mano.

Inoltre essendo molto bloccata anche la seconda falange oltre la prima mi preoccupa capire quanto posso insistere nei movimenti, e cosa posso fare.


Grazie per ogni consiglio.

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Non è detto che il termine "assenza" utilizzato dal radiologo indichi necessariamente una vera assenza del callo osseo, ma, molto più verosimilmente, un'assenza di calcificazione dello stesso.

Il callo certamente si è formato, ma probabilmente è troppo povero di calcio per poter essere visualizzato ai raggi X.

Se l'ortopedico ha ritenuto esistessero le condizioni sufficienti per rimuovere i fili di K e iniziare la kinesiterapia, sarei più propenso a dare retta a questi piuttosto che al radiologo, anche se onestamente non posso dirle, a distanza, se può già forzare oppore no.

Dipende anche da quando è iniziata l'immobilizzazione.
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Grazie per la risposta.

Il trauma è avvenuto il 15/08 e sono rimasto solo con una stecca di Zimmer fino al 24/08 dove si è preferito operare.

Dopo l'operazione è stata tenuta la stecca per circa altri 20 gg e rimossi i fili di K dopo 32 gg.

Quindi il 4 e il 5 dito sono rimasti bloccati per 42 giorni.

Mentre il 4 dito sono riuscito a muoverlo e ha recuperato quasi al 90 % il 5 è molto bloccato e come le scrivevo prima non si riesce ad estenderlo in quanto è molto bloccata anche la seconda falange.


Grazie

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
In realtà i conteggio del tempo trascorso non va fatto dal 15/8, ma dal giorno dell'intervento (24/8), cioè 40 giorni.

Dovrebbero essere sufficienti per una mobilizzazione non forzata del dito.
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Grazie mille la tengo informata sugli sviluppi.
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
OK.
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Utente
Gentile dottore.

Nonostante i miei sforzi ottengo sempre miglioramenti in flessione ma nessun effetto in estensione.

Il dito mignolo rimane a martello e per scrupolo mi è stata fatta una ecografia tendinea per l'estensore del V.

Dal referto :

"---- I tessuti molli dell'articolazione metacarpo-falangea appaiono tumefatti e tendono a dislocare un poco dorsalmente e ad inglobare il tendine estensore del 5 dito che per quel tratto non è ben discriminabile.
Nei Movimenti passivi di flesso estensione si rileva discreto scorrimento del tendine a monte dell'articolazione, nè nel tratto ove riconoscibile; anche nel tentativo di movimenti attivi di estensione si apprezza lieve scorrimento.
No versamento articolare"


In effetti il foro di uscita del filo di K posizionato di lato alla testa del V metacarpo ha creato una cicatrice che al tatto sembra una pallina sottocutanea e l'area intorno ad esso è molto infiammata.

Questo indurimento e arrossamento è tra la V e la IV nocca della mano.

Ritiene che possa essere questo ispessimento a limitare il movimento insieme alla rigidità articolare ancora presente ?

Esistono trattamenti per migliorare questo ispessimento sulla ferita ?

Avere il dito mignolo a martello è molto limitante.

Grazie

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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Credo che per il momento debba solo procedere con la kinesiterapia: è troppo presto per altre valutazioni.

Buona domenica.
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