Frattura frammentaria scomposta polso dx
Buonasera,
Il 7 aprile 2013 mi sono fratturato il polso (come da titolo) durante una discesa in mountain bike.
Sono stato operato per l'applicazione di una placca di osteosintesi il 10 dello stesso mese e subito ho avvertito forti dolori alle dita della mano dx (intenso formicolio, sensazione di congelamento o di cancrena). Dolori simili e persino più forti li avevo provati solo al momento del ricovero, prima della riduzione della frattura.
Dopo essere stato visitato da circa 5 medici per i miei dolori che la seconda notte post-operatoria erano divenuti insopportabili e, dopo che mi furono somministrati circa 7mg (così ricordo) di morfina ed altri antidolorifici (senza miglioramenti); un anestesista mi dette una pillola di Lyrica 75mg e i dolori diminuirono.
Continuai a prendere una pillola al giorno fino alla mia dimissione il 13 aprile.
I medici non mi prescrissero il Lyrica al momento della dimissione e, su mio sollecito, mi dissero che non dovevo prenderlo.
Come temevo, i dolori tornarono e decisi di rivolgermi al mio medico curante che mi prescrisse il Lyrica 75mg (2 al gg) e il dolore migliorò.
Tornato in ospedale per la medicazione, il medico dell'ambulatorio mi confermò che dovevo continuare a prendere il farmaco aggiungendo ad esso il Nuroxx (bustine 2 al gg).
Ad oggi il formicolio è rimasto ma, più che dolore, mi crea solo molto fastidio e la sensibilità delle dita al tatto non è completa. Le dita colpite sono: pollice, indice, medio e, in piccola parte, anulare. A quanto dicono i medici, tale problema è legato ad un'edema (dopo un mese?) post-operatorio che preme sul nervo mediano.
Attualmente prendo i seguenti farmaci:
- melieven (1 al gg)
- nuroxx (2 al gg)
- lyrica 75mg (2 al gg)
- noflogo (2 al gg)
- clexane (iniezione 1 al gg x 40gg)
- nimesulide (al bisogno)
In più, essendo allergico ai pollini e acari:
- aircort spray nasale (circa 1 al gg)
- xyzal (al bisogno)
Da qualche giorno inoltre, soffro di uno stato continuo di leggera stanchezza che mi provoca lievi emicranie. Dato il lungo numero di effetti collaterali del pregabalin, potrebbero dipendere tali sintomi dalla sua assunzione? Inoltre, dato il gran "terrorismo" che alcuni medici mi hanno fatto riguardo il Lyrica, quanto è realmente "pericoloso" nelle mie condizioni?
Vorrei inoltre chiedervi se sia normale che, a distanza di 1 mese, le mie dita hanno un movimento molto limitato mentre non sono assolutamente in grado di piegare autonomamente la parte terminale del pollice.
Per il resto, le radiografie sembrerebbero in regola.
Vorrei infine chiedere quali sono i tempi medi di recupero (mobilità delle dita, del polso, ripresa della forza nelle dita e nel polso, completa calcificazione ossea e guarigione).
Vi ringrazio sentitamente per il tempo e l'aiuto che sicuramente mi concederete.
Grazie.
Il 7 aprile 2013 mi sono fratturato il polso (come da titolo) durante una discesa in mountain bike.
Sono stato operato per l'applicazione di una placca di osteosintesi il 10 dello stesso mese e subito ho avvertito forti dolori alle dita della mano dx (intenso formicolio, sensazione di congelamento o di cancrena). Dolori simili e persino più forti li avevo provati solo al momento del ricovero, prima della riduzione della frattura.
Dopo essere stato visitato da circa 5 medici per i miei dolori che la seconda notte post-operatoria erano divenuti insopportabili e, dopo che mi furono somministrati circa 7mg (così ricordo) di morfina ed altri antidolorifici (senza miglioramenti); un anestesista mi dette una pillola di Lyrica 75mg e i dolori diminuirono.
Continuai a prendere una pillola al giorno fino alla mia dimissione il 13 aprile.
I medici non mi prescrissero il Lyrica al momento della dimissione e, su mio sollecito, mi dissero che non dovevo prenderlo.
Come temevo, i dolori tornarono e decisi di rivolgermi al mio medico curante che mi prescrisse il Lyrica 75mg (2 al gg) e il dolore migliorò.
Tornato in ospedale per la medicazione, il medico dell'ambulatorio mi confermò che dovevo continuare a prendere il farmaco aggiungendo ad esso il Nuroxx (bustine 2 al gg).
Ad oggi il formicolio è rimasto ma, più che dolore, mi crea solo molto fastidio e la sensibilità delle dita al tatto non è completa. Le dita colpite sono: pollice, indice, medio e, in piccola parte, anulare. A quanto dicono i medici, tale problema è legato ad un'edema (dopo un mese?) post-operatorio che preme sul nervo mediano.
Attualmente prendo i seguenti farmaci:
- melieven (1 al gg)
- nuroxx (2 al gg)
- lyrica 75mg (2 al gg)
- noflogo (2 al gg)
- clexane (iniezione 1 al gg x 40gg)
- nimesulide (al bisogno)
In più, essendo allergico ai pollini e acari:
- aircort spray nasale (circa 1 al gg)
- xyzal (al bisogno)
Da qualche giorno inoltre, soffro di uno stato continuo di leggera stanchezza che mi provoca lievi emicranie. Dato il lungo numero di effetti collaterali del pregabalin, potrebbero dipendere tali sintomi dalla sua assunzione? Inoltre, dato il gran "terrorismo" che alcuni medici mi hanno fatto riguardo il Lyrica, quanto è realmente "pericoloso" nelle mie condizioni?
Vorrei inoltre chiedervi se sia normale che, a distanza di 1 mese, le mie dita hanno un movimento molto limitato mentre non sono assolutamente in grado di piegare autonomamente la parte terminale del pollice.
Per il resto, le radiografie sembrerebbero in regola.
Vorrei infine chiedere quali sono i tempi medi di recupero (mobilità delle dita, del polso, ripresa della forza nelle dita e nel polso, completa calcificazione ossea e guarigione).
Vi ringrazio sentitamente per il tempo e l'aiuto che sicuramente mi concederete.
Grazie.
[#1]
Gentile Signore,
il movimento delle dita non è in diretto rapporto con il formicolio persistente: il primo problema potrebbe essere dovuto a una rigidità residua delle articolazioni di quelle dita, dovuta all'immobilizzazione e a una possibile insufficiente mobilizzazione post-operatoria.
Il formicolio (parestesie) indicano un interessamento del nervo mediano: ha fatto una elettromiografia ?
Circa il lirica, non è opportuno un trattamento prolungato, mentre sono molto utili gli integratori vitaminici neurotrofici.
il movimento delle dita non è in diretto rapporto con il formicolio persistente: il primo problema potrebbe essere dovuto a una rigidità residua delle articolazioni di quelle dita, dovuta all'immobilizzazione e a una possibile insufficiente mobilizzazione post-operatoria.
Il formicolio (parestesie) indicano un interessamento del nervo mediano: ha fatto una elettromiografia ?
Circa il lirica, non è opportuno un trattamento prolungato, mentre sono molto utili gli integratori vitaminici neurotrofici.
Dr. Giorgio LECCESE
NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Leccese,
La ringrazio per la sua risposta.
Purtroppo non ho eseguito alcuna elettromiografia ma, adesso che ho letto il suo post, chiederò al mio medico curante se possa essere fatta.
Per quanto riguarda il Lyrica, lo prendo dall'11 aprile; cosa intende per trattamenti prolungati?
È possibile che il movimento delle dita sia compromesso?
La ringrazio nuovamente
La ringrazio per la sua risposta.
Purtroppo non ho eseguito alcuna elettromiografia ma, adesso che ho letto il suo post, chiederò al mio medico curante se possa essere fatta.
Per quanto riguarda il Lyrica, lo prendo dall'11 aprile; cosa intende per trattamenti prolungati?
È possibile che il movimento delle dita sia compromesso?
La ringrazio nuovamente
[#3]
Come le dicevo, il movimento delle dita è compromesso non per il Lyrica, ma per l'immobilizzazione prolungata o una insufficiente riabilitazione post-immobilizzazione.
Gli effetti collaterali del Lyrica, visibili nel bugiardino, non sono prevedibili se non in via presuntiva: ogni farmaco può dare effetti indesiderati, ma la risposta avversa e il tempo necessario perchè essa si verifichi sono assolutamente soggettivi; cioè, lei potrebbe assumerlo per 3 mesi senza particolari disturbi e un altro paziente potrebbe avere grossi problemi dopo una sola settimana di terapia.
Purtroppo non è prevedibile il se e il quando di un certo effetto collaterale.
In conclusione: potrebbe anche interrompere per un paio di settimane la terapia e riprenderla (se il Collega che la segue è d'accordo), in modo ciclico.
Gli effetti collaterali del Lyrica, visibili nel bugiardino, non sono prevedibili se non in via presuntiva: ogni farmaco può dare effetti indesiderati, ma la risposta avversa e il tempo necessario perchè essa si verifichi sono assolutamente soggettivi; cioè, lei potrebbe assumerlo per 3 mesi senza particolari disturbi e un altro paziente potrebbe avere grossi problemi dopo una sola settimana di terapia.
Purtroppo non è prevedibile il se e il quando di un certo effetto collaterale.
In conclusione: potrebbe anche interrompere per un paio di settimane la terapia e riprenderla (se il Collega che la segue è d'accordo), in modo ciclico.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.9k visite dal 05/05/2013.
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