Chirurgia della mano

Buongiorno, sono la madre di una ragazza di 17 anni che circa due anni fa ha subito la rottura di un legamento del pollice della mano dopo una caduta sugli sci.Purtroppo (per errore del medico di base) le è stato diagnosticato solo qualche mese fa e ci è stato detto che oramai non si può più riparare ma solo sostituire prendento un legamento dal polso.
Premetto che siamo all'estero e purtroppo non mi è stato possibile una consulazione in Italia e la data dell'operazione si avvicina.
Attualmente ha dolore al dito ma lo usa bene, però ci è stato detto che nel tempo (se non viene operata) rischia di perderne l'uso.
La preoccupazione è che andandole a toccare il polso,che è sano, si rischi poi di comprometterne l'uso. Quali rischi ci possono essere poi per questo tipo di operazione?
Una madre preoccupata
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Gentile Signora,

valuterei l'opportunità o meno di un intervento in base al deficit funzionale complessivo del pollice (in particolare, una lassità articolare della metacarpo-falangea che non le consente di afferrare gli oggetti).

Se tale deficit non c'è oppure è molto modesto, proverei a soprassedere, limitandomi a ridurre quanto più possibile il dolore locale con terapie fisiche prima (tecar, laser yag, ecc.) e, se insufficienti, con una infiltrazione locale di cortisone.

Buona giornata.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta. Quindi sarebbe meglio evitare l'operazione o si tratta solo di rimandarla? Perchè comunque al dito ora manca il sostegno del legamento.E comunque si dovesse arrivare all'operazione descritta nel mio primo commento, ci può essere la possibilità di non avere più un buon movimento anche del polso?
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Da valutare, come le ho detto; non si può decidere a priori senza tener conto del deficit funzionale del dito.

Di norma, si comincia con le soluzioni meno invasive e reversibili e, in caso di insuccesso, si passa all'intervento, che è una strada senza ritorno (cioè bisogna solo sperare che tutto vada per il meglio).
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille!
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.