Punti di sutura, sangue e piscina

Salve,

12 giorni fa mi è stato rimosso un granuloma (che si era ascessualizzato tre mesi fa) tra inguine e perineo e suturato con punti non riassorbibili che rimuoverò al 17esimo giorno.
No terapia antibiotica.


La ferita è sempre stata bella e asciutta a detta dell'infermiera che ha eseguito medicazioni periodiche (l'ultima due giorni fa).


Oggi ho notato che in corrispondenza del punto in cui esce il filo di sutura escono piccole goccioline di sangue.
Non ho dolore solo un po' di prurito.

Mi devo preoccupare?

Se può essere pertinente ieri sentendomi bene ho camminato, pulito casa e anche un blando allenamento (flessioni, plank) senza coinvolgere troppo la parte inferiore.

Aggiungo che copro la ferita con garza tenuta ferma da scotch e non con cerotto... quindi può capitare che si muova e faccia un po' di attrito sui punti.


Colgo l'occasione per porre un'altra domanda: dopo la rimozione dei punti a 17 giorni dall'intervento, quando potrò allenarmi in piscina?
Sarebbe possibile entrare in vasca già dopo 4 giorni dalla rimozione dei punti?

Sicuramente porró la stessa domanda al chirurgo che mi ha operato ma volevo intanto farmi un'idea poiché leggo pareri discordanti in merito.


Grazie mille
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Se la ferita è asciutta e chiusa può entrare in piscina, l’importante è asciugarsi bene quando esce dall’acqua.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Grazie Dottor Sforza!
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Prego e saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Buongiorno,

Purtroppo mi ritrovo a chiedere aiuto perché dopo 20 giorni dalla rimozione dei punti la ferita si è aperta su una delle due estremità (in zona perineo) ed esce sangue rosso vivo.

Alla rimozione dei punti (che ho tenuto per 17 giorni) la ferita era chiusa e asciutta, era uscito sangue solo per la rimozione dei punti che si erano incarniti.

Da tre giorni sentivo la ferita molto sensibile, pruriginosa, che bruciava e tirava e oggi si è aperta. La ferita purtroppo è sempre sollecitata in quanto è in corrispondenza dell' elastico degli slip e lo sfregamento è continuo...da pochi giorni avevo smesso di coprirla con un cerotto che usavo per minimizzare appunto lo sfregamento.

Aggiungo che non ho mai smesso di disinfettarla due volte al giorno, aciugandola ogni volta con il phon e che non ho fatto particolari sforzi.

Vi chiedo da cosa può dipendere la riapertura di una ferita dopo 20 giorni dalla rimozione dei punti e dopo oltre un mese dall'intervento. Sono esausta per questa situazione.

Grazie anticipatamente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Vuol dire che non era consolidata del tutto, la faccia vedere all’ambulatorio di chirurgia, purtroppo queste problematiche possono capitare e non devono meravigliare, soprattutto in sedi come la sua dove l’umidità ed il sudore giocano contro.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Buonasera Dottor Sforza e grazie nuovamente.

L'ho fatta vedere poco fa al chirurgo che mi ha operata e avendo trovato un punto interno "rigettato" in un'altra parte della ferita (che ha rimosso) pensava potesse esserci un'altro punto interno "non assorbito" da rimuovere anche dove si è riaperta...ha provato a sondare ma non è riuscito a trovare nulla (la posizione è molto poco access e avrebbe dovuto tagliare ancora e non ho voluto)...dice che si sentiva qualcosa di duro che probabilmente poteva essere tessuto cicatriziale sottostante risalente all'intervento.

Ora quindi ho un taglietto aperto di circa mezzo centimetro che dovrà guarire per seconda intenzione. Mi è stato detto di medicare due volte al giorno, coprire e sperare che si chiuda.

Secondo lei c'è altro che posso fare per aiutare la chiusura? In passato per altri interventi mi è capitato di usare gel per episiotomie (con adelmidrol e acido trans traumatico), garza betadinata, pomata cicatrizzante... qualcosa di questi può essere utile?

Per evitare poi che si riapra una volta chiusa forse meglio che tenga la cicatrice coperta con una garza per lungo tempo per evitare sfregamenti?

Grazie mille per la disponibilità
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Mi sembra che il collega stia procedendo nella maniera giusta, per la ferita può coprirla quando va fuori casa e cammina.
In casa può anche evitare.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Grazie mille Dottore.

Ne approfitto per ri-chiedere circa la questione bagnare la ferita. La ferita ad oggi è chiusa ad eccezione del punto in cui si è riaperta, 2-3 mm, da cui ad oggi esce un po' di sangue -siero

Non mi è possibile evitare di immergermi in acqua tra due giorni (piscina, acqua sui 34 gradi di temperatura). Il chirurgo mi ha dato via libera e detto di disinfettarla dopo l'immersione.

Questo comporterà ulteriori problemi o ritardi alla cicatrizzazione?
Purtroppo non riesco a renderla impermeabile con un cerotto in quanto la posizione è complicata e la colla del cerotto non aderisce bene.

C'è altro che posso fare? Un cerotto spray può essere una soluzione?

Grazie ancora
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Segua le indicazioni dello specialista che l’ha visitata senza dubbi.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Ok grazie mille Dottore, vedo di tranquillizzarmi un pochettino!
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Certo quello è fondamentale.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Utente
Utente
Mi scuso se torno a disturbare.

La ferita risulta ancora aperta, permane il forellino che si era riaperto e che è stato sondato dal chirurgo una settimana fa e da lì esce una secrezione bianca - giallina. Non ho altri segni di infezione.

(Sto disinfettando più volte al giorno e applicando gentamicina crema sulla ferita).

Aggiungo che questa ferita è l'esito di un secondo intervento. Ho subito 2 interventi nell'arco di 2 mesi per rimuovere quella che era una ciste sottocutanea di 6 mm (precedentemente ascessualizzata).
A seguito del primo intervento la ferita si è riaperta dopo 3 settimane e anche lì fuoriusciva secrezione bianca...si era data la colpa ai punti riassorbibili che si erano sciolti in pochi giorni.
Con il secondo intervento è stato rimosso più materiale e i punti sono rimasti in sede per 17 giorni, ma sono ancora qui con ferita riaperta e quella che a me sembra la stessa secrezione.

Il chirurgo che mi ha operato entrambe le volte dice che non sa più cosa fare e che per lui non c'è più nulla sotto (a detta sua la ciste l'aveva rimossa in toto già al primo intervento e durante il secondo dice di aver rimosso tessuto fibroso).

Questa secrezione allora da dove viene? È fisiologica nella guarigione di una ferita in questa sede del corpo oppure devo convivere con questo? Su questo purtroppo non ho ricevuto risposte chiare da chi mi ha operato.

Ringrazio nuovamente
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Non occorre ripetere tutta la storia, già l’ha spiegata, continui le medicazioni quotidianamente e vada in ambulatorio una volta a settimana per monitorare la situazione, sarà lo specialista a darle le ulteriori indicazioni, senza ansia.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/