Ernia epigastrica

Gradirei gentilmente un consulto per un’ernia epigastrica in regione sovraombelicale a circa 3 cm dalla CO, di 3, 5mm, con sacco erniario di mm 18x11x3, 5, a contenuto adiposo, che non si modifica dopo manovra di Valsalva.

Inizialmente sono stata messa in lista d’attesa per l’intervento (ero andata al PS per forti dolori addominali e l’ unico reperto e’ stato quello), poi il chirurgo ha deciso di non fare più l’intervento per le piccole dimensioni dell’ ernia.

A distanza di tre anni ho rifatto una valutazione chirurgica e mi è stato confermato quanto detto sopra.
Il mio dubbio è che ho spesso dolori addominali in regione sovraombelicale e ho sempre timore che l’ernia possa strozzarsi o avere delle complicazioni.
Come posso distinguere il dolore?
Il chirurgo interpellato non mi ha saputo dare dei chiarimenti sufficientemente chiari.
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Il consiglio per curare la sua ernia è l’intervento, non esistono altre terapie efficaci.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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La ringrazio per la celere risposta.
Quello che mi ha disorientato è che due chirurghi diversi,a distanza di tre anni, abbiano detto che per il momento non debba essere operata,a meno che non avessi sintomi Io però,ripeto,soffro spesso di dolori addominali,come faccio a distinguerli da un’eventuale complicanza dell’ ernia,rispetto ai sintomi del mio colon irritabile?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
In ogni caso risolva il suo problema dell’ernia, poi sarà tranquillo che i dolori periodici che ha potranno essere dovuti al suo colon irritabile.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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Tra l’altro, da dopo la visita di ieri sera, , dopo la palpazione e la manovra di Valsalva, ho ancora dolore e l’addome indolenzito E’ un sintomo preoccupante?
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 11.6k 357
Se il fastidio è così frequente programmi l’intervento il prima possibile.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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