Una ernia inguino-scrotale
Salve a mio padre Giuseppe di 71 anni hanno diagnosticato una ernia inguino-scrotale a contenuto intestinale con porta di 8 mm. ed assenza di adenopatie inguinali significative.
Hanno detto che non è necessaria al momento alcun intervento salvo ulteriori complicazioni e/o aggravamenti? Come comportarsi?
Hanno detto che non è necessaria al momento alcun intervento salvo ulteriori complicazioni e/o aggravamenti? Come comportarsi?
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In linea teorica in presenza di un'ernia inguino-scrotale l'intervento chirurgico sarebbe consigliabile, proprio allo scopo di evitare che l'ernia possa strozzarsi. Nel caso particolare di suo padre, anche in considerazione dell'eta', evidentemente il Chirurgo ha valutato piu' vantaggioso attendere piuttosto che operare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
la presenza di un'ernia rappresenta di per sé una inderogabile indicazione all'intervento chirurgico, salvo quei casi (per la verità molto rari) in cui le condizioni generali del paziente o altre considerazioni ne rendano sconsigliabile l'esecuzione.
Nel caso particolare ci troviamo di fronte ad un soggetto non particolarmente anziano e non sappiamo se il consiglio astenionistico che ci riferisce sia stato proposto da un Chirurgo o da altro Medico e per quali motivi.
Per quanto le indicazioni che fornisce l'ecografia non siano generalmente a mio parere particolarmente affidabili nella valutazione di un'ernia, le caratteristiche riferite (ernia grande con porta piccola) renderebbero particolarmente temibile il rischio di strozzamento e quindi indicato il trattamento.
Gentile Utente,
la presenza di un'ernia rappresenta di per sé una inderogabile indicazione all'intervento chirurgico, salvo quei casi (per la verità molto rari) in cui le condizioni generali del paziente o altre considerazioni ne rendano sconsigliabile l'esecuzione.
Nel caso particolare ci troviamo di fronte ad un soggetto non particolarmente anziano e non sappiamo se il consiglio astenionistico che ci riferisce sia stato proposto da un Chirurgo o da altro Medico e per quali motivi.
Per quanto le indicazioni che fornisce l'ecografia non siano generalmente a mio parere particolarmente affidabili nella valutazione di un'ernia, le caratteristiche riferite (ernia grande con porta piccola) renderebbero particolarmente temibile il rischio di strozzamento e quindi indicato il trattamento.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#3]
Ex utente
A colloquio con il mio papà (solo alla visita) apprendo che nei gg. della visita (manuale e per via ecografica) stava assumento un antidolorifico (dicloreum)per un dolore al ginocchio..tale circostanza può aver influito sulla diagnosi dando al medico un orientamento prudente e non interventista?
Scuate la mia perseveranzae la mia apprensione, ma sono preoccupato e ignorante in merito.
Grazie
Scuate la mia perseveranzae la mia apprensione, ma sono preoccupato e ignorante in merito.
Grazie
[#4]
Non credo proprio. L'atteggiamento prudente, come gia' sottolineato anche dal Collega, puo' venire soltanto in seguito ad una valutazione globale che tiene conto della patologia e dei possibili rischi e complicanze, nel caso si operi e nel caso non si operi.
Aggiungo che io avevo (forse erroneamente) dato per scontato che la diagnosi e la decisione di non intervenire era stata presa da uno Specialista in Chirurgia. Se cosi' non e' sarebbe il caso di sottoporlo a Visita, appunto, Chirurgica.
Cordiali saluti
Aggiungo che io avevo (forse erroneamente) dato per scontato che la diagnosi e la decisione di non intervenire era stata presa da uno Specialista in Chirurgia. Se cosi' non e' sarebbe il caso di sottoporlo a Visita, appunto, Chirurgica.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.5k visite dal 19/02/2010.
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