Tumefazione nodulare mobile e dolente a ridosso dell arco costale sn

salve gentili dottori, sono un ragazzo di 28 anni con una passione smodata per il surf (quello senza vela) che mi porta ovviamente a passare molto tempo sdraiato sulla tavola, esercitando così una continua e importante pressione sui tessuti sottostanti le costole. Il motivo per cui vi scrivo è che già da un anno sotto il limite più sporgente dell'arco costale sinistro si è creata una formazione nodulare (una piccola "pallina" che diventa molto dolente quando infiammata; per infiammarla basta che io faccia poche bracciate sulla tavola, rendendomi così praticamente impossibile praticare questo sport che è così vitale per me.
Sotto prescrizione del mio medico di base che ha potuto vedere e sentire questa piccola "pallina" sono andato a fare una ecografia che ha riscontrato praticamente nulla:" le scansioni effettuate in corrispondenza della sede riferita dolente nell'emicostato anteriore sinistro evidenziano aspetto lievemente irregolare e complessivamente addensato del pannicolo adiposo come per flogosi distrettuale (pannicolite post traumatica) Coesiste lieve ispessimento del tessuto cutaneo antistante.
Il reperto è apprezzabile, meno evidente anche sul lato opposto.
Non si apprezzano lesioni focali definite di tipo solido o liquido."
Per essere il più chiari possibile: ogni volta che entro in acqua e mi poggio sulla tavola si infiamma questa zona e mi fa molto male, a tal punto che devo smettere e uscire. La mia speranza era ovviamente eliminare il problema magari con un piccolo intervento, ma mi è stato detto sia del medico di base sia dal medico che ha eseguito l'ecografia che difficilmente un' intervento è possibile in quanto ancora non c'è nulla da operare dato che dopo pochi giorni la "pallina" si sfiamma e scompare, il problema è che altrettanto velocemente ricompare e fa male.
Non so come risolvere la situazione soprattutto ora che sono a ridosso di una meritata vacanza per l'appunto di surf della durata di un mese che inizierà il 25 settembre.Ho prenotato una visita chirurgica ma nell'attesa chiedo a voi se è possibile fare qualcosa, un piccolo intervento, non posso credere di dover disdire tutto e rinunciare a questo sport fino a quando questa formazione diventi operabile....
confidando nel vostro aiuto vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Gentile utente, deve solo attendere la visita chirurgica.
Solo il chirurgo, dietro accurato esame clinico obiettivo della regione interessata potrà dire se nel suo caso ricorre o meno l'indicazione ad un piccolo intervento chirurgico.
Distinti saluti.

Dr. Michele Malerba

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per avermi risposto, la mia preoccupazione ora sta nel fatto che i questo momento la zona non è infiammata (molto velocemente si infiamma e altrettanto velocemente si sfiamma, anche se il dolore permane per più giorni ) , ed è quindi probabile che il chirurgo che mi visiterà non riuscirà ad individuare a pieno il problema. In oltre non essendo un problema che mette a rischio la mia salute ho paura che venga sottostimato il disagio che mi arreca.
Immagino che sia ovviamente preferibile per il chirurgo visitarmi nel momento di massima infiammazione per avere una idea chiara della portata del problema, ma è impossibile avere una visita in un tempo utile...


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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Ma certo sarebbe meglio che il chirurgo lo visitasse quando il problema è evidente.
In tutti i modi ,anche se dovesse capitare all'infuori, non si preoccupi che sarà compito del chirurgo orientarsi nel modo migliore.
Distinti saluti.