Fistola sacro-coccigea recidiva

Salve
Sono un ragazzo di 22 anni e sono stato operato due volte di fistola sacro-coccigea, in entrambe è stato utilizzato il metodo chiuso cioè con punti di sutura solo esternamente.
Il primo intervento chirurgico è stato effettuato il 20 luglio 2005 con diagnosi:sinus pilonidalis e anestesia lombare; ma senza alcun successo di guarigione infatti il 1 marzo 2006 sono stato rioperato con anestesia epidurale, mi è stato iniettato un liquido chiamato blu di metilene per trovare ed eliminare i tratti fistolosi.La fistola dopo il primo mese è ricomparsa, si è riaperta la ferita con fuoriuscita continua di secrezione sierosa e sangue.
Dato che questi interventi sono stati eseguiti da un chirurgo che ha competenza ed esperienza e ho effettuato e continuo ad effettuare medicazioni quotidianamente, evitando qualsiasi tipo d'infezione e stando attento scrupolosamente all'igiene; come mai non c'é una guarigione?
Il chirurgo mi ha consigliato di rioperarmi e questa volta non darà punti di sutura ma i tempi di guarigione saranno molto più lunghi.
Ho anche un altro problema : il processo di cicatrizzazione forma un chiloide che adesso col terzo intervento chirurgico diventerebbe molto più grande.
Vorrei un vostro parere e vorrei sapere se esistono esami appropriati e approfonditi su questi miei problemi , soprattutto per scongiurare la presenza di qualche ipotetica patologia .
Grazie
Distinti saluti
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
la fistola sacro-coccigea è una patologia il cui trattamento chirurgico nella maggioranza dei casi non desta particolari problemi. Quando la fistola è plurirecidiva bisogna pensare ad una localizzazione differente, dalla usuale, del sinus da cui origina l'infezione. Nell'esperienza clinica abbiamo osservato fistole sacro-coccigee con sinus localizzato nella regione perianale o glutea, altre volte fistole perianali con orificio esterno localizzato in sede coccigea. Lo specialista che ha effetuato i primi due interventi sicuramente avrà già pensato a questa eventualità e certamente le saprà suggerire ulteriori esami diagnostici per definire la patologia.
Cari saluti
Dott. Attilio Nicastro

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Attivo dal 2006 al 2006
Ex utente
Grazie per aver risposto e soprattutto congratulazioni per la vostra professionalità e per il servizio che offrite a tutti i quesiti di noi utenti .
Buona giornata.
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Dr. Paolo Bruschelli Chirurgo generale, Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 18
La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
vada a : www.cistipilonidale.it

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