Cisti pilonidale

Salve,
una settimana fa mi sono recata al PS perchè avevo un dolore alla zona sacrale senza ematoma/gonfiore/ferite. Sono sovrappeso ma molto attiva e faccio sport frequentemente, quindi ho pensato ad un microtrauma.
Mi hanno dimessa con diagnosi di coccigodinia, dandomi il dicloreum 150. Dopo due giorni il dolore ha iniziato a diventare molto forte e ho notato un gonfiore sulla zona, mi sono di nuovo recata al PS (diverso dal 1 ) e mi hanno detto che probabilmente avevo una cisti pilonidale senza menzione di ascesso. Così mi hanno messa sotto antibiotici (metronidazolo 500 3volte al gg+ augmentin 1g 3 volte al gg) dicendomi che se l'infiammazione fosse sparita avrei evitato l'operazione. La notte successiva sono tornata al pronto con molto dolore e mi è stata fatta un'incisione per poter drenare l'ascesso, medicazione con zaffo e antibiotici.
due giorni dopo mi è stato tolto lo zaffo.
Al momento attuale non ho più alcun dolore, prendo augmentin e fermenti lattici, la ferita a detta degli infermieri "è molto bella", le medicazioni le effettuo in casa o al centro di salute di zona. Riesco a sedermi perfettamente, a camminare e non ho necessità di assumere alcun antidolorifico. Dal medico curante è stata richiesta una visita chirurgica urgente qualche giorno fa (che mi è stata fissata per il 9/07).
La mia domanda è la seguente: l'operazione è necessaria? o si può evitare? e in caso sia obbligata a farlo, quanto tempo intercorrerà fra la visita col chirurgo e l'operazione?
ho letto che può essere effettuata per seconda intenzione, quindi lasciando la ferita aperta. Su che base viene deciso?

La ringrazio molto!
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Gentile utente, a lei è stato drenato un ascesso, quindi per guarire definitivamente l'intervento è necessario. I tempi per la procedura non sono oggettivi, dipende dall'organizzazione del reparto di riferimento e dalla sua volontà. La decisione sul tipo d'intervento spetta al chirurgo in base alle caratteristiche del soggetto e dell'infiammazione.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/