Dolori e intorpidimento dopo un anno da intervento ernia inguinale e varicocele
Mi rivolgo a voi perché il mio medico di base non riesce a indirizzarmi.
A maggio 2018 ho fatto un intervento per ernia inguinale sx e varicocele sx (ero già stato operato di ernia sx e dx a 3 anni circa), con accesso dall'inguine. La ripresa è stata tremenda e da subito ho avuto gonfiori e dolori, anche idrocele, il chirurgo mi fece prendere deltacortene e brufen a iosa, ma nulla. Ci sono tornato più volte e dice che è tutto normale..
Ad oggi, dopo oltre un anno, io ancora ho dolori violenti e acuti, che partono dall'area di intervento dell'ernia, si estendono alla gamba, all'articolazione e continuano giù per l'inguine. E' come se il testicolo mi venisse punto da spilli e mi sento come un peso su tutta quell'area. La cicatrice è gonfia, durissima. Infine, io ho perso sensibilità all'inguine sx, compreso il testicolo. Intorpidito come se mi stessi riprendendo da una anestesia e spesso è come se non sentissi più il testicolo come mio.. come se fosse lì ma non fosse mio. Sento il tatto, ma estremamente attutito, misto a dolore. Chiaramente posso dirlo pure perché faccio il confronto col dx. E' come se avessi una palla che mi pesa dentro lo scroto.
Onestamente non so cosa fare, questi dolori, tra inguine, gamba e testicolo, a volte mi piegano in due e non riesco a fare nulla, neanche a camminare e guidare. Aggiungo che soffro di artrite e prendo occasionalmente il tauxib e antiinfiammatori, che mi fanno passare TUTTI i sintomi meno che i dolori inguine/testicolo. Sto impazzendo e anche la mia vita sessuale ne risente molto. A chi devo rivolgermi? Tempo fa feci una visita chirurgica presso un altro specialista e mi è stato solamente detto di aspettare ancora, ma dopo oltre un anno mi sembra assurdo stare così, addirittura avendo perso parte della sensibilità.
A maggio 2018 ho fatto un intervento per ernia inguinale sx e varicocele sx (ero già stato operato di ernia sx e dx a 3 anni circa), con accesso dall'inguine. La ripresa è stata tremenda e da subito ho avuto gonfiori e dolori, anche idrocele, il chirurgo mi fece prendere deltacortene e brufen a iosa, ma nulla. Ci sono tornato più volte e dice che è tutto normale..
Ad oggi, dopo oltre un anno, io ancora ho dolori violenti e acuti, che partono dall'area di intervento dell'ernia, si estendono alla gamba, all'articolazione e continuano giù per l'inguine. E' come se il testicolo mi venisse punto da spilli e mi sento come un peso su tutta quell'area. La cicatrice è gonfia, durissima. Infine, io ho perso sensibilità all'inguine sx, compreso il testicolo. Intorpidito come se mi stessi riprendendo da una anestesia e spesso è come se non sentissi più il testicolo come mio.. come se fosse lì ma non fosse mio. Sento il tatto, ma estremamente attutito, misto a dolore. Chiaramente posso dirlo pure perché faccio il confronto col dx. E' come se avessi una palla che mi pesa dentro lo scroto.
Onestamente non so cosa fare, questi dolori, tra inguine, gamba e testicolo, a volte mi piegano in due e non riesco a fare nulla, neanche a camminare e guidare. Aggiungo che soffro di artrite e prendo occasionalmente il tauxib e antiinfiammatori, che mi fanno passare TUTTI i sintomi meno che i dolori inguine/testicolo. Sto impazzendo e anche la mia vita sessuale ne risente molto. A chi devo rivolgermi? Tempo fa feci una visita chirurgica presso un altro specialista e mi è stato solamente detto di aspettare ancora, ma dopo oltre un anno mi sembra assurdo stare così, addirittura avendo perso parte della sensibilità.
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Purtroppo il risentimento del nervo ileoinguinale è un evento che si verifica statisticamente nel 5-8% dei casi dopo l'intervento di ernioplastica inguinale. Spesso il danno del nervo si traduce in ipoestesia (diminuizione o perdita della sensibilità) nel territorio di innervazione, che corrisponde grosso modo a quello da Lei descritto.
A volte il nervo viene intrappolato da protesi e retrazione cicatriziale, dando origine ad un anevralgia fastidiosa e persistente.
Può essere trattata con infiltrazioni locali o con neurostimolazione transdermica (Nervenia), di solito con buoni risultati. In casi estremi, molto raramento, può richiedere la revisione chirurgica della ferita, purtroppo senza eccessiva garanzia di riuscita.
vedi: https://www.chirurgo-stefanoenrico.it/articoli/67-ernia-tradizionale-il-dolore-e-la-ripresa-funzionale-dopo-l-intervento.html
A volte il nervo viene intrappolato da protesi e retrazione cicatriziale, dando origine ad un anevralgia fastidiosa e persistente.
Può essere trattata con infiltrazioni locali o con neurostimolazione transdermica (Nervenia), di solito con buoni risultati. In casi estremi, molto raramento, può richiedere la revisione chirurgica della ferita, purtroppo senza eccessiva garanzia di riuscita.
vedi: https://www.chirurgo-stefanoenrico.it/articoli/67-ernia-tradizionale-il-dolore-e-la-ripresa-funzionale-dopo-l-intervento.html
Dott. Stefano Enrico
https://www.chirurgo-stefanoenrico.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.4k visite dal 03/11/2019.
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