Ferita da miomectomia laparotomica

Salve, sono una signora di 33 anni, in data 30/06/2009 ho subito un intervento di miomectomia peristeroscopica e laparotomica con la diagnosi di miomi multipli intramurali e sottomucosi del corpo uterino. Per indebolimento della parete vescicale, ho tenuto il Foley fino alla sesta giornata di degenza (durante l'intervento vi è stata la necessità di intervenire anche sulla parete vescicale,con alcuni punti).
Ora il mio problema è che dal 07/07/2009, giorno di dimissione, dopo aver tolto i punti "sembravano 8 graffette piuttosto grandi", due punti della ferita esterna non si sono ancora chiusi, anzi rilasciano costantemente in piccola quantita', poche giocce, un liquido di colore giallo; ma la cosa preoccupante è che in due occasioni la quantita' persa di tale liquido è stata notevole ( prima occasione - dopo aver indossato per un paio di ore una guainetta, il nono giorno dopo l'intervento; seconda occasione - dopo essermi esposta al sole per un'ora circa e aver dormito a pancia in giu', il diciottesimo giorno dopo l'intervento).
La ferita esternamente non è arrossata .
Chiedo a voi esperti se è bene che esca questo liquido o se al contrario puo' essere la causa di un'infezione interna.
Ringraziando porgo i piu' cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Purtroppo solo una valutazione diretta puo' permettere di rispondere alla sua domanda, il liquido potrebbe non essere preoccupante ma credo che un controllo da parte dei colleghi che hanno eseguito l' intervento sia necessario appana possibile. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
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La ringrazio Dottore. Ho seguito il suo consiglio recandomi presso il reparto dove sono stata ricoverata per l'intervento. La dottoressa che mi ha visitato, ha effettuato una prima medicazione con betadine, dicendomi che la fuoriuscita del liquido dovrebbe dipendere dalla zona del taglio, che essendo molto bassa è anche una zona molto grassa e pertanto si posssono creare delle sacche interne di grasso, che sciogliendosi causerebbero la fuoriuscita del liquido. Mi ha poi rivisto a distanza di pochi giorni, effettuando una nuova medicazione con betadine , ritendo sufficiente tale medicazione. Nella speranza che non succedano più episodi simili,spero tanto che la ferita si chiuda al più presto.
RingraziandoLa nuovamentte,Le porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Certo, molto bene.
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Utente
Utente
Egregio Dottore, mi dispiace disturbarLa nuovamente, ma Le chiedo ancora alcuni pareri da paziente incompetente e molto preoccupata.I giorni passano, dall'intervento ne sono oramai trascorsi 24, e la ferita nonostante i vari controlli di medicazione, ha un punto che anziche' chiudersi sembra si apra sempre più.Ho tolto il cerotto che mi aveva applicato la dottoressa nell'ultima medicazione con betadine, dopo tre giorni dalla medicazione, come consigliatomi.Togliendolo e passando una gazza imbevuta di betadine si è tolta la crosticina che si era formata e il siero e' uscito come un rubinetto, tanto da spaventarmi.Mi sono recata in reparto per un controllo medico, questa è la quarta fuoriuscita di siero abbondante, e il medico che mi ha medicato ha detto che si tratta di un forellino, da medicare con cicatrene in polvere fino alla chiusura.Mi ha consigliato l'uso della pancera, necessaria dopo il mio tipo di intervento per evitare la rottuta dei punti interni e per tenere piu' chiusa la ferita.Ora, a parte che se l'uso di tale pancera mi fosse stato consigliato fin dall'inizio lo avrei fatto, mi ritrovo a sperare che tutto proceda per il meglio e a preoccuparmi comunque, perchè se indosso la pancera mi fuoriesce costantemente il siero e la ferita rimane bagnata,, quindi non nelle condizioni migliori per chiudersi, anche cambiando frequentemente i cerotti. Inoltre se il forellino che prima era piccolissimo adesso si è ingrandito lasciando ben vedere il piccolo buco, non immagino come porebbe avvicinarsi e chiudersi solo con la polvere cicatrene, senza alcun aiuto come accennava alla precedente visita la dottoressa , di un cerottino apposito per la chiusura.Ho chiesto all'ultimo medico che mi ha medicato se era il caso di dare un punto o usare questo cerottino, ma mi ha detto che per un punto che non si chiude non vale la pena riaprire la ferita. Da ignorante mi chiedo:
- I) se l'uso del cicatrene è anche secondo lei il metodo migliore, in questo momento per la chiusura?
- II) se è possibile chiudere tale punto in qualche altro modo e se si quali sono i possibili metodi per tale chiusura?
- III) in caso di applicazione di uno o piu' punti, se è proprio necessario riprendere tutta la ferita o se si puo' intervenire solo sul punto che non si chiude?
Spero che mi possa dare dei consigli, perche' la mia preoccupazione più grande è quella di fare infezione.
Con immensa gratitudine Le porgo I più Cordiali Saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Pur comprendendo il suo disagio, mi spiace confermare che solo da una visita ed una valutazione diretta puo' nascere la risposta ai suoi giusti quesiti.Personalmente non utilizo e non consiglio il cicatrene ma piu' che consigliarle frequenti controlli chirurgici non credo di poter fare a distanza