Sospetta ernia inguinale, smentita al 100% dal chirurgo

Buongiorno gentili Dottori, sono un personal trainer che lavora nel settore del fitness e mi alleno 4 volte a settimana. vi espongo il mio caso: da settimana scorsa inizio a sentire un fastidio all’inguine destro accompagnato da un leggero rigonfiamento.
Premetto che questo rigonfiamento ho la sensazione di averlo da sempre, ma il dolore mi ha portato ad attenzionarlo mentre prima non me ne ero mai preoccupato e per questo dico che forse ce l’ho da sempre.
Il pensiero è andato subito all’ernia inguinale, anche se il mio medico di base alla prima visita non riusciva a sentirla nemmeno con tosse o manovra di valsalva.
Mi ha detto di fare un eco e sono andato il giorno dopo ricevendo questo referto: ernia inguinale omentale, porta erniaria di 13mm.
Nessun coinvolgimento delle anse intestinali. Linfonodi sub centimetrici come per esito reattivo.
Mi dirigo da un chirurgo che mi è stato consigliato e di grande esperienza il quale mi visita con il dito nel canale inguinale e mi assicura al 100% che non è un ernia e che non dove operarmi, che il mio addome è tonico e forte e che il mio rigonfiamento è un qualcosa di genetico e innocuo accentuato forse da un’infiammazione.
Il dolore invece a suo dire potrebbe derivare da altre strutture muscolari sovraccaricate durante il mio lavoro o i miei allenamenti.
Ieri sono andato dal fisioterapista che concorda con il chirurgo e mi parla di infiammazione al triangolo di scarpa notando una leggera rigidità in rotazione interna dell’anca destra.
Premetto che il dolore è pressoché sparito e durante sforzi o movimenti che reclutano l’addome non ho fastidi ma il rigonfiamento è sempre li, quindi volevo avere un consiglio: se approfondire il caso con un’altra visita magari da uno specialista diverso, fare un’altra ecografia oppure semplicemente continuare a vivere normalmente.
Grazie e buona giornata
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
La diagnosi di ernia è fondamentalmente clinica, quindi se la sintomatologia è rientrata ed il gonfiore a suo dire è lì da sempre ed immutato non ha bisogno al momento di alcun intervento chirurgico, perché i suoi sintomi erano di altra origine.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta. Secondo lei questo rigonfiamento che a detta del chirurgo è genetico potrebbe essere riconducibile ad un vaso o dotto che è di calibro maggiore? Oppure ad un ispessimento tendineo o ad esito infiammatorio. Quando cammino o sto tanto in piedi si gonfia un pochino di più e al tatto mi sembra come di sentire un canale piu ispessito rispetto al controlaterale. Il chirurgo ha detto che non è necessario un approfondimento da urologo/andrologo, ma io mi chiedo soprattutto cosa ha visto l’ecografista per dire ernia se ernia non è. Tant’è che nel referto non ne riporta le dimensioni, se non della porta erniaria . Grazie ancora
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Alle volte può esserci un’immagine ecograficamente falso negativa, perché nel canale inguinale vi può essere del tessuto adiposo. No vasi e dotti.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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dopo
Utente
Utente
Non ho capito bene mi scusi, immagino intenda che può dare un falso positivo, nel senso che vede un’ernia quando in realtà è adipe nel canale inguinale? Scusi la ridondanza ma è solo per capire se mettermi l’anima in pace o effettuare un’altra visita, ma dalle sue parole (come anche quelle del chirurgo che mi ha visitato) sto percependo che spesso l’ecografia può dare appunto risultati sovrastimati e che quindi non è un’ernia. Grazie ancora per la disponibilità e le pronte risposte.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 9.5k 305 2
Si ha capito bene.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
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