Estrazione dente del giudizio incluso

Buongiorno a tutti,
Vi scrivo perché ho bisogno di un vostro parere su una situazione che mi sta creando ansia e confusione.

Circa tre mesi fa sono stato operato in Germania per l'estrazione di una mola del giudizio inclusa dove è stato rimosso tanto osso durante l'estrazione e mi è stata inserita 1 o 2 placche.
L'osso non è ricresciuto, e si sono formati due ascessi.

Il primo ascesso, circa due mesi dopo l'intervento, si è gonfiato poco.
Il mio dottore in Germania mi ha detto che il problema poteva essere dovuto a una placca che avevano inserito e mi ha prescritto degli antibiotici.

Un mese dopo, mi sono trovato in Italia e si è gonfiato un altro ascesso, questa volta in modo molto più evidente.
La dottoressa italiana che mi ha visitato ha fatto una TAC e ha visto un grande ascesso proprio nel buco della mola, notando che l'osso non era ricresciuto.
La dottoressa pensava che la causa dell'infiammazione potesse essere anche l'ultimo molare adiacente.

Tornato in Germania, ho riferito al mio medico quanto mi era stato detto.
Poiché il CD con la TAC non si leggeva, non ho potuto mostrare il referto, ma gli ho spiegato tutto a voce.
La cosa che mi ha turbato è che, prima che gli spiegassi il problema dell'osso, lui era convinto che bastasse rimuovere la placca.
Solo dopo la mia spiegazione ha fatto una radiografia, confermando che l'osso non è ricresciuto.

Ora mi ha proposto un innesto osseo, prelevando il materiale dal mio bacino.

La mia domanda è: è normale che la causa non sia chiara e che i medici abbiano ipotesi diverse?
È normale andare un po' "a tentativi" in casi come questo?
E, alla luce di queste incertezze, la proposta di un innesto osseo dal bacino è comunque la procedura più logica e sicura da seguire?

Vi ringrazio molto per l'attenzione e per qualsiasi parere possiate darmi.