Iperostosi

salve da un paio di anni ormai ho notato che sulla fronte una piccola porzione di tessuto osseo a destra è cresciuto in maniera disomogenea rispetto alla parte sinistra una specie di bozzo. sono andato da uno specialista il quale mi ha ordinato una tac 3d per stabilire una diagnosi ed eventualmente operare .ma il mio medico mi ha detto che se lo avessi fatto avrei subito molte più radiazioni rispetto a dei semplici raggi e che non ne vale la pena.ho desistito ma ora mi sembra aumentata a distanza di un paio di anni.la prima domanda è questa : è vero che la tac 3d fa molto più male rispetto ai raggi (nell ordine delle cento volte)? la seconda domanda è: si può gentilmente sapere le tecniche di intervento per questo tipo di problema, ovvero è proprio necessario che il chirurgo "scoperchi" (passatemi il termine) la fronte dal cuoio capelluto o ci sono delle tecniche alternative a questa meno invasive e sopratutto che lasciano meno visibile l'intervento.
so che l'intervento va pagato di tasca mia per intero e vabbè , ma che non mi si dica che non è una patologia perchè uno psicologo sa benissimo quanto una cicatrice o una cosa invalidante dal punto di vista estetico come questa abbia una valenza sullo stato si salute emotivo di una persona. scusate lo sfogo so che c è di peggio e che ognuno porta la sua croce, ma come ogni persona cerco solo di stare un pò bene . grazie in anticipo
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Dr. Fabio Massimo Abenavoli Chirurgo plastico, Chirurgo maxillo facciale, Otorinolaringoiatra, Chirurgo apparato digerente 41 2
La valutazione dell'iperostosi puo ottenerla effettivamente anche con un RX della regione frontale che da gia una risposta oggettiva su quella che è la situazione locale e l'effettiva necessità di interventre. Per quanto poi riguarda l'eventuale interevento, in base alla posizione, esistono varie possibilità di approccio che , come giustamente Lei indica e desidera, non lascino delle cicatrici invalidantoi ed evidenti.
Un cordiale saluto

Dr. Fabio Massimo Abenavoli
www.informaestetica.it
e-mail: f.abenavoli@informaestetica.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Salve Dottor Abenavoli grazie per la sua gentile risposta.
.....forse ho capito male io,credevo che con i raggi si capisse solo se il tessuto osseo stà crescendo ma ciò che non si riusciva a stabilire , a differenza della tac 3d, era la conformazione precisa della parte interessata, ai fini dell'intervento.
detto ciò, a me premeva sapere se esistono, come dice giustamente lei, altri approcci per intervenire; per esempio una tecnica simile all artoscopia che non necessita l'incisione della cute ma che svolge l'intervento sotto pelle lasciando cicatrici trascurabili a differenza delle incisioni lungo il cuoio capelluto.
la sarei molto grato se riuscisse a rispondere a queste domande.

la ringrazio sin d'ora e porgo distinti saluti
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Dr. Fabio Massimo Abenavoli Chirurgo plastico, Chirurgo maxillo facciale, Otorinolaringoiatra, Chirurgo apparato digerente 41 2
I raggi danno una idea abbastanza concreta sulla situazione della neoformazione. Certo la Tac è più specifica ma a volte risulta eccessiva. Ovviamente va valutato di caso in caso Per la tecnica come Le dicevo esistono varianti che consentono di rimuoverla con un deficit estetico pressocchè nullo
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Salve Dr. Abenavoli grazie mille per la gentile risposta, se fosse possibile se non Le secca troppo (poi non la scoccio più) mi darebbe un accenno della tecnica di intervento e di sutura con cui lei interverrebbe ( del tipo "si chiama così e si effettua ...') su un caso simile al mio, e non si preoccupi non mi fisserò su quello che mi dice, è solo una semplice valutazione per avere informazioni e capire quanto e se sono cambiate le tecniche di intervento rispetto a quella incisione da parte a parte della fronte per poter sollevare la cute e limare l'osso..

la ringrazio davvero molto a nome mio e di chi ha questo tipo di problemi
distinti saluti.
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Dr. Fabio Massimo Abenavoli Chirurgo plastico, Chirurgo maxillo facciale, Otorinolaringoiatra, Chirurgo apparato digerente 41 2
In realtà non esiste un nome specifico di tecnica, esiste una modalità che è quella di utilizzare una via poco traumatica ed apparente e seguire nel postoperatorio, al meglio, l'evoluzione della cicatricem ma quella qualsiasi chirurgo la utilizza.
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrzio ancora Dr. Abenavoli della disponibilità .

purtroppo non ho fugato ancora i miei dubbi sulle modalità di intervento con cui questi tipi di operazioni vengono effettuati, se oggi con un intervento del genere si riportano gli stessi segni di cicatrice che si riportavano 4-5 anni fa, cioè si deve per forza sollevare la cute per arrivare a limare l'osso o si può operare sotto pelle?!

comunque è stato molto gentile e paziente e anche questo non può che essere un pregio in un medico.
cordialmente