Invaginazione intestinale bambini 4 anni

Salve... Mia figlia 4 anni è stata ricoverata per invaginazione intestinale... Fortunatamente risolta senza chirurgia... Quello che non capisco è perché avviene?
Mi hanno detto che è molto raro in bambini di 4 anni... In più le hanno trovato dei linfonodi proprio dove c'era l'invaginazione e sul collo a catena... Possibile che i responsabili siano i linfonodi?
Mia figlia è un mese che le fanno male le gambe... Ha globuli bianchi bassi e pcr e ves alti... Sono molto preoccupata che Non si tratti di un eventuale linfoma o cose preoccupanti... Grazie mille cosa dovrei fare come dovrei comportarmi?
[#1]
Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Come chirurgo pediatrico, comprendo le tue preoccupazioni riguardo alla recente esperienza di invaginazione intestinale di sua figlia e alle altre condizioni che ha menzionato. Cercherò di fornire una risposta completa e competente basata sulla mia esperienza e conoscenza nel campo della chirurgia pediatrica.

L'invaginazione intestinale è una condizione abbastanza rara nei bambini di quattro anni, ma può verificarsi e richiedere intervento medico immediato. Le cause esatte dell'invaginazione intestinale non sono sempre chiare, ma spesso sono associate a fattori come infezioni intestinali, anomalie anatomiche o movimenti intestinali irregolari.

Per quanto riguarda la presenza di linfonodi vicino all'invaginazione intestinale, è importante notare che i linfonodi possono ingrossarsi in risposta a infezioni o altri processi infiammatori nel corpo. Tuttavia, non è comune che i linfonodi siano direttamente correlati all'invaginazione intestinale stessa.

La presenza di dolori alle gambe, globuli bianchi bassi e livelli elevati di PCR e VES sono sintomi che richiedono un'attenzione immediata da parte del pediatra. Questi sintomi potrebbero essere indicativi di una condizione infiammatoria o infettiva in corso nel corpo di sua figlia, ma è fondamentale eseguire ulteriori test diagnostici per stabilire la causa esatta.

Le consiglio vivamente di fissare un appuntamento con il pediatra di tua figlia o con uno specialista pediatrico per un'approfondita valutazione clinica e ulteriori indagini diagnostiche. Possono essere necessari esami del sangue approfonditi, ecografie addominali o altri test per identificare la causa dei sintomi e pianificare il trattamento appropriato.

Durante questo periodo stressante, è importante cercare anche supporto emotivo per te e per tua figlia. Parla con il medico di famiglia o chiedi un riferimento a un consulente o a un supporto psicologico per affrontare le tue preoccupazioni e gestire il processo di cura.

Spero che queste informazioni Le siano utili. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di ulteriore assistenza, non esitare a contattare il medico di tua fiducia o a chiedere ulteriori chiarimenti.

Cordiali saluti,

Antonio Cutrupi
Spec. Chirurgia Pediatrica
Dirigente Medico S.S.D. Urologia Pediatrica
Dipartimento Materno Infantile Ospedale F. Del Ponte, VA.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta..... Come posso farle vedere gli esami di mia figlia?
Quindi potrebbe trattarsi anche di linfoma?
Quando la bimba ha avuto questa invaginazione siamo stati ricoverati a Modena.... Ha fatto già 4 eco...... All'addome..... Va tutto bene tranne questi linfonodi che dicono che sono reattivi e sono rimasti invariati.
Abbiamo fatto tanti esami..... In 2 mesi... I pediatri mi dicono che Secondo loro si tratta di un virus abbiamo fatto anche gli esami delle feci per il citomegalovirus e l'esame colturale... Se ha una email o un contatto magari le mando il tutto! Grazie infinite
[#3]
Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Mi rendo conto che questa situazione sia molto preoccupante per voi come genitori. Tuttavia, come ho già menzionato, non posso ricevere o analizzare direttamente esami medici tramite email.

È importante continuare a seguire le indicazioni dei pediatri e degli specialisti che stanno seguendo il caso di vostra figlia e discutere con loro le vostre preoccupazioni in modo aperto e chiaro durante le visite mediche.

Se ritenete necessario condividere ulteriori informazioni o documentazione con il medico curante o con uno specialista, vi consiglio di contattarli direttamente per chiedere le modalità attraverso cui potete farlo in modo sicuro e protetto.

Vi auguro il meglio e spero che la situazione di vostra figlia si risolva positivamente. Resto a disposizione per ulteriori domande o dubbi che possano sorgere da poter ovviamente risolvere da questa piattaforma "virtuale".

Cordialità

Antonio Cutrupi
Spec. Chirurgia Pediatrica
Dirigente Medico S.S.D. Urologia Pediatrica
Dipartimento Materno Infantile Ospedale F. Del Ponte, VA.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore sinceramente queste risposte mi mettono ansia.... Non tranquillità... È normale credo da mamma esporre tutto ai medici ben 3! Esami fatti in un ospedale tra l'altro il policlinico di Modena.... Credo che con tutte le eco fatte se avevano il dubbio di qualche cosa non mi avrebbero neanche dimessa.... In ogni caso mi hanno detto di aspettare circa un mesetto e ripetere eco e esami del sangue.....
[#5]
Dr. Antonio Cutrupi Chirurgo pediatrico, Urologo 623 29 3
Capisco che possa essere stressante ricevere risposte mediche che suscitano ansia anziché tranquillità. È del tutto normale come madre preoccuparsi e desiderare il meglio per il proprio bambino. Tuttavia, è importante ricordare che spesso ci sono molte spiegazioni diverse dietro ai sintomi e ai risultati degli esami.

È incoraggiante sapere che ha fatto diversi esami presso un ospedale rinomato come il policlinico di Modena e che i medici hanno deciso di monitorare la situazione nel tempo. Questo suggerisce che non ci sia alcuna emergenza immediata, altrimenti avrebbero certamente preso misure più drastiche.

La decisione di ripetere gli esami dopo un mese è una pratica comune per valutare eventuali cambiamenti nel tempo e per confermare i risultati precedenti. È importante mantenere la calma e seguire le indicazioni dei medici.

Se si sentisse ancora preoccupata o se avesse domande specifiche, non esiti a fissare un colloquio diretto con i medici per chiarire qualsiasi dubbio. Parlare con loro direttamente può dare una migliore comprensione della situazione e vi permetterà di affrontare le preoccupazioni in modo più efficace.

Antonio Cutrupi
Spec. Chirurgia Pediatrica
Dirigente Medico S.S.D. Urologia Pediatrica
Dipartimento Materno Infantile Ospedale F. Del Ponte, VA.

[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie certamente lo farò...... Stiamo aspettando gli esiti delle feci per vedere se c'è qualche virus attivo......