Ipospadia operata 2 volte con recidiva della sutura glandulare e uretrale
Buongiorno sono la mamma di un bimbo di 3 anni e mezzo, nato con ipospadia balanica. All' età di 13 mesi (settembre 2015) mio figlio fu operato al Bambino Gesù a Roma di uretroplastica secondo snodgrass in glicofil 6-0, glanduloplastica e prepuzioplastica in glicofil 6-0, catetere transuretrale di foley 8 ch. L' intervento era perfettamente riuscito, alla visita post operatoria corca 3 mesi dopo il chirurgo era pienamente soddisfatto e noi con lui. Nell' estate 2017 mio figlio ha tolto il pannolino imparando a urinare in piedi, tutto bene, finché non ci siamo accorti verso novembre che usciva urina da 2 fori cioè il meato nuovo e un altro foro. Iniziamo un tour conoscitivo per capire se la scelta di 2 anni fa era stata la migliore e se esistesse un luminare magari più vicino. Ci parlano di Lecce così andiamo a visita e il primario (di cui tuttora siamo seguiti e di cui abbiamo piena fiducia) ci disse che la plastica aveva ceduto, il pene aveva una curvatura e inoltre la pelle ricostruita del prepuzio strozzava un po' il glande che risultava poco vascolarizzato, e non si trattava di una fistola, e che il bambino doveva essere operato nuovamente...giorno 6 marzo 2018 si è proceduto ad intervento chirurgico di redouretroplastica, involucroplastica con sutura coronale e catetere per 7 giorni. Anche questa volta sembrava essere andato tutto bene finché giorno 15, 2gg dopo la rimozione del catetere notiamo che il bambino urinava di nuovo a 2 getti. Panico totale, giorno 19 corriamo di nuovo dal chirurgo per capire cosa stesse succedendo e ci dice che la plastica aveva nuovamente ceduto, che riscontra un ritardo di cicatrizzazione generale, cioè dopo 13gg si aspettava un passo avanti. Il programma adesso prevede il recupero totale della guarigione e dell' aspetto psicologico molto provato, e che tra 6 mesi dovremo andare di nuovo a visita per stabilire di nuovo un' intervento quasi sicuramente con una nuova procedura, cioè tramite innesto di mucosa buccale, ci è stato spiegato essere più resistente. Alla luce di quanto raccontato, vorrei chiedere un parere sul perché a mio figlio cede la plastica, se in questi tipi di interventi è una cosa comune e se col 3 intervento potremo risolvere una volta per tutte o se ci sono alti rischi di non riuscita dato il problema della recidiva della sutura del glande e dell' uretra. Su internet ho sempre trovato problemi legati a fistole o stenosi ma mai di plastica ceduta. Grazie a chi vorrà gentilmente rispondere.
[#1]
Buongiorno,
l'approcio chirurgico eseguito sin qui è del tutto standardizzato come credo vi abbiano già spiegato i vari colleghi dai quali siete dovuti passare.
Purtroppo le complicanze degli interventi di ricostruzione dell'uretra sono questi in tutto il mondo e con tutte le tecniche chirurgiche possibli e immaginabili attuabili.
La uretroglanduloplastica con innesto di mucosa labiale o buccale secondo tecnica in due tempi prevista da Bracka dovrebbe essere l'intervento correttivo finale, confidando nella similarità tra i tessuti mucosali della bocca simili a quelli penieni. Certo non sarà una passeggiata per il nostro piccolo amico e neanche per Voi genitori, perchè anche qui si tratterà di utilizzare un Catetere vescicale e molto probabilmente di eseguire in due tempi chirurgici la fase di innesto e quella successiva di ricostruzione dell'uretra e del glande.
Rimaniamo a Vs completa disposizione per ogni eventuale moltivo o chiarimento del caso.
Cordialità
l'approcio chirurgico eseguito sin qui è del tutto standardizzato come credo vi abbiano già spiegato i vari colleghi dai quali siete dovuti passare.
Purtroppo le complicanze degli interventi di ricostruzione dell'uretra sono questi in tutto il mondo e con tutte le tecniche chirurgiche possibli e immaginabili attuabili.
La uretroglanduloplastica con innesto di mucosa labiale o buccale secondo tecnica in due tempi prevista da Bracka dovrebbe essere l'intervento correttivo finale, confidando nella similarità tra i tessuti mucosali della bocca simili a quelli penieni. Certo non sarà una passeggiata per il nostro piccolo amico e neanche per Voi genitori, perchè anche qui si tratterà di utilizzare un Catetere vescicale e molto probabilmente di eseguire in due tempi chirurgici la fase di innesto e quella successiva di ricostruzione dell'uretra e del glande.
Rimaniamo a Vs completa disposizione per ogni eventuale moltivo o chiarimento del caso.
Cordialità
Antonio Cutrupi
Spec. Chirurgia Pediatrica
Dirigente Medico S.S.D. Urologia Pediatrica
Dipartimento Materno Infantile Ospedale F. Del Ponte, Vare
[#2]
Utente
Grazie dottore per la celerità della risposta, vorrei chiederle se fosse possibile per quel tipo di intervento che io o il papà potessimo donare la mucosa, onde evitare un' altra sofferenza al nostro piccolo. Un' ultima cosa, il nostro chirurgo ci ha parlato della possibilità di svolgere tutto in un unico intervento anziché in 2 tempi, vorrei sapere lei che ne pensa al riguardo, e se questa procedura possa essere rischiosa per il buon risultato.
Grazie
Grazie
[#3]
Buonasera,
Si figuri... per così poco!
La vostra proposta comprensibile e soggettiva non è però attuabile,la mucosa necessaria è quella con la tipizzazione tissutale del bambino.
Esistono due possiblità di eseguire la tecnica suddetta, personalmente preferisco osservare dopo impianto di mucosa come attecchisca ai tessuti e quindi eseguirla in due tempi.
Sono però queste abitudini personali che sicuramente il Collega e la sua Equipe avranno già valutato.
Rinnovo i cordiali saluti e i migliori auguri al piccolo amico.
Coridlaità
Si figuri... per così poco!
La vostra proposta comprensibile e soggettiva non è però attuabile,la mucosa necessaria è quella con la tipizzazione tissutale del bambino.
Esistono due possiblità di eseguire la tecnica suddetta, personalmente preferisco osservare dopo impianto di mucosa come attecchisca ai tessuti e quindi eseguirla in due tempi.
Sono però queste abitudini personali che sicuramente il Collega e la sua Equipe avranno già valutato.
Rinnovo i cordiali saluti e i migliori auguri al piccolo amico.
Coridlaità
[#4]
Utente
Grazie dottore, grazie anche per l' umanità che trapela dalle sue parole. Approfitto per chiederle un' ultima cosa, cioè il post opetatorio che subirà il bambino per la 3 volta dell' intervento standard ormai lo conosciamo bene e siamo rassegnati, ma quello di questa procedura con autotrapianto dalla bocca no, per cui le chiedo con franchezza, cosa ci dobbiamo aspettare in termini di dolore, cura, e tempi di guarigione della bocca del bambino? Avrà molto fastidio? Questa cosa ci spaventa molto ma sappiamo che non ci sono alternative. Grazie in anticipo per il chiarimento e buon weekend.
[#5]
Buongiorno,
grazie a Voi per le domande...
Il post operatorio sarà "leggermente" differente dai precedenti poichè si tratterà ovviamente di controllare le medicazioni e le ferite della regione peniena e altresì quelle della rima buccale.Normalmente per mia esperienza le ferite alla regione buccale nel giro di due settimane sono completamente riassorbite. Qualche giorno di bevande liquide possibilmente fredde o a temperatura ambiente, poi qualche gelato bianco e si dimenticherà anche del trauma.
Il resto lo conoscete ahimè abbastanza bene... catetere e urine nel pannolino, pochi movimenti per i primi tempi e cercare di evitare compressioni locali della regione peniena per due-tre settimane.
Siete in ottime mani, e come genitore, vi posso dire che solo la fiducia aiuta.
Grazie per gli auguri e contraccambio gli auspici del meglio
Cordialità
grazie a Voi per le domande...
Il post operatorio sarà "leggermente" differente dai precedenti poichè si tratterà ovviamente di controllare le medicazioni e le ferite della regione peniena e altresì quelle della rima buccale.Normalmente per mia esperienza le ferite alla regione buccale nel giro di due settimane sono completamente riassorbite. Qualche giorno di bevande liquide possibilmente fredde o a temperatura ambiente, poi qualche gelato bianco e si dimenticherà anche del trauma.
Il resto lo conoscete ahimè abbastanza bene... catetere e urine nel pannolino, pochi movimenti per i primi tempi e cercare di evitare compressioni locali della regione peniena per due-tre settimane.
Siete in ottime mani, e come genitore, vi posso dire che solo la fiducia aiuta.
Grazie per gli auguri e contraccambio gli auspici del meglio
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5k visite dal 23/03/2018.
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