Ferita al malleolo che non chiude
ho 40 anni, una frattura trimalleolare scomposta al piede sx, con placca sul lato esterno, consolidamento delle ossa ok, ho cominciato il carico progressivo il 4 nov. Intervento fatto il 1°ottobre
Il problema: spuntata la ferita il giorno 15 ott, dopo una settimana la ferita mi si è riaperta ( la pelle giusto sopra il malleolo esterno), con infezione superficiale, trattamento con 10 gg di augmentin, ultimo tampone 17 nov con risultato negativo, pero la ferita non chiude , la prima medicazione è stata fatta con betadine per elimanare infezione, da una settimana la medicazione viene fatta con connetivina (garza), la ferita è grande quanto l'unghia del pollice, e si vede la placca....cosa si può fare per favorire la chiusura? si chiuderà fra molto tempo?
Grazie infinite
Il problema: spuntata la ferita il giorno 15 ott, dopo una settimana la ferita mi si è riaperta ( la pelle giusto sopra il malleolo esterno), con infezione superficiale, trattamento con 10 gg di augmentin, ultimo tampone 17 nov con risultato negativo, pero la ferita non chiude , la prima medicazione è stata fatta con betadine per elimanare infezione, da una settimana la medicazione viene fatta con connetivina (garza), la ferita è grande quanto l'unghia del pollice, e si vede la placca....cosa si può fare per favorire la chiusura? si chiuderà fra molto tempo?
Grazie infinite
[#1]
Gentile utente,
le ferite che non chiudono o sono troppo lente a guarire, le cosiddette ferite difficili" rappresentano oggi un argomento molto specifico di grande interesse clinico in chirurgia plastica. Si deve rivolgere al chirurgo plastico che provvederrà a indicarle la soluzione migliore per il suo caso specifico.
Distinti saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
le ferite che non chiudono o sono troppo lente a guarire, le cosiddette ferite difficili" rappresentano oggi un argomento molto specifico di grande interesse clinico in chirurgia plastica. Si deve rivolgere al chirurgo plastico che provvederrà a indicarle la soluzione migliore per il suo caso specifico.
Distinti saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
[#2]
gentile utente,
In un caso come il suo, la risposta non può essere solo del chirurgo plastico ma il ruolo dell'ortopedico è fondamentale.
Infatti è quest'ultimo che deve dire se il problema parte dall'osso o dai mezzi di sintesi. Molte volte si tentano di chiudere lesioni cutanee con medicazioni avanzate senza tenere conto che possono essere espressione di una sofferenza sottostante
saluti
In un caso come il suo, la risposta non può essere solo del chirurgo plastico ma il ruolo dell'ortopedico è fondamentale.
Infatti è quest'ultimo che deve dire se il problema parte dall'osso o dai mezzi di sintesi. Molte volte si tentano di chiudere lesioni cutanee con medicazioni avanzate senza tenere conto che possono essere espressione di una sofferenza sottostante
saluti
Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.3k visite dal 23/11/2010.
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