Ernia inguinale infetta
Buongiorno,
rivolgo una domanda per il mio fidanzato: il 24 agosto 2012 è stato operato ad un ernia inguinale al lato destro ed è rimasto a riposo due settimane come gli era stato detto. In seguito siamo partiti per Malta dove abbiamo passato una settimana relax. Alcuni giorni dopo il nostro ritorno ho notato che la sua schiena si era riempita di "brufoli" pieni di infezione. Inizialmente pensavamo fosse un'intossicazione dovuta a qualcosa che aveva mangiato, ma da lì a qualche giorno la cicatrice ha iniziato a gonfiarsi e fargli male. Tutti i medici gli dicevano che non aveva nulla e a distanza di un paio di mesi circa dall'operazione (dopo un'ecografia tramite visita privata) hanno magicamente scoperto che forse si era infettato un punto di sutura e gli hanno inserito la garza per lo spurgo. Una volta spurgata, la cicatrice è tornata di un color pelle meno preoccupante e la sua schiena è tornata morbida e lisci, ma dopo una ventina di giorni ha dovuto sottoporsi a un'altro spurgo perché la cicatrice era nuovamente piena di infezione e la sua schiena piena di brufoli. La storia si è ripetuta ancora ma il mio fidanzato si è stufato di dover essere aperto una volta al mese e si è rifiutato, gli hanno quindi estratto l'infezione tramite siringa. Ora a distanza di quasi un anno vorrei sapere com'è possibile che i medici gli dicano ancora che non ha nulla e il perché la cicatrice non guarisce. Inoltre vorrei sapere a chi dobbiamo rivolgerci per avere una risposta su quello che realmente è successo o come curarlo (gli antibiotici funzionano come lo spurgo, per un mesetto circa) e vorrei sapere se deve essere sottoposto a un'altra operazione nel caso ci fosse la possibilità che la retina gli causi rigetto. Da quando è stato operato non riesce più nemmeno a digerire una banana senza l'aiuto di digestivi e la nostra attività sessuale ha raggiunto i minimi storici visto che durante l'atto spesso la cicatrice gli fa male e dobbiamo smettere, per di più sta perdendo un sacco di lavori in quanto lavora in proprio e fa fatica ad alzare oggetti troppo pesanti e non può permettersi l'assunzione di un nuovo operaio. Lui ha 28 anni e io 21!!
grazie mille in anticipo
rivolgo una domanda per il mio fidanzato: il 24 agosto 2012 è stato operato ad un ernia inguinale al lato destro ed è rimasto a riposo due settimane come gli era stato detto. In seguito siamo partiti per Malta dove abbiamo passato una settimana relax. Alcuni giorni dopo il nostro ritorno ho notato che la sua schiena si era riempita di "brufoli" pieni di infezione. Inizialmente pensavamo fosse un'intossicazione dovuta a qualcosa che aveva mangiato, ma da lì a qualche giorno la cicatrice ha iniziato a gonfiarsi e fargli male. Tutti i medici gli dicevano che non aveva nulla e a distanza di un paio di mesi circa dall'operazione (dopo un'ecografia tramite visita privata) hanno magicamente scoperto che forse si era infettato un punto di sutura e gli hanno inserito la garza per lo spurgo. Una volta spurgata, la cicatrice è tornata di un color pelle meno preoccupante e la sua schiena è tornata morbida e lisci, ma dopo una ventina di giorni ha dovuto sottoporsi a un'altro spurgo perché la cicatrice era nuovamente piena di infezione e la sua schiena piena di brufoli. La storia si è ripetuta ancora ma il mio fidanzato si è stufato di dover essere aperto una volta al mese e si è rifiutato, gli hanno quindi estratto l'infezione tramite siringa. Ora a distanza di quasi un anno vorrei sapere com'è possibile che i medici gli dicano ancora che non ha nulla e il perché la cicatrice non guarisce. Inoltre vorrei sapere a chi dobbiamo rivolgerci per avere una risposta su quello che realmente è successo o come curarlo (gli antibiotici funzionano come lo spurgo, per un mesetto circa) e vorrei sapere se deve essere sottoposto a un'altra operazione nel caso ci fosse la possibilità che la retina gli causi rigetto. Da quando è stato operato non riesce più nemmeno a digerire una banana senza l'aiuto di digestivi e la nostra attività sessuale ha raggiunto i minimi storici visto che durante l'atto spesso la cicatrice gli fa male e dobbiamo smettere, per di più sta perdendo un sacco di lavori in quanto lavora in proprio e fa fatica ad alzare oggetti troppo pesanti e non può permettersi l'assunzione di un nuovo operaio. Lui ha 28 anni e io 21!!
grazie mille in anticipo
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Buongiorno,
la persona più indicata per fornire le risposte che cerca è il chirurgo che l'ha operato, solo lui sa il tipo di intervento che il suo compagno ha subito, le possibili complicanze e le relative soluzioni.
Alle volte è necessaria una revisione chirurgica per porre fine a situzioni come quelle da lei descritte ma le ribadisco la necessità di sottoporsi a visita di controllo dal chirurgo che ha operato il suo compagno.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
la persona più indicata per fornire le risposte che cerca è il chirurgo che l'ha operato, solo lui sa il tipo di intervento che il suo compagno ha subito, le possibili complicanze e le relative soluzioni.
Alle volte è necessaria una revisione chirurgica per porre fine a situzioni come quelle da lei descritte ma le ribadisco la necessità di sottoporsi a visita di controllo dal chirurgo che ha operato il suo compagno.
A disposizione per eventuali chiarimenti.
Dr. Stefano Pau
Chirurgo Plastico
www.chirurgiaplastica-info.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 03/06/2013.
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