Rinoplastica e roaccutan

Buongiorno,
Ho intenzione di sottopormi ad un intervento di rinoplastica per correggere una piccola gobba del naso.
Ho in programma anche di eseguire tassativamente un ciclo di roaccutan(aisoskin o isoriac) per via di un'acne lieve che mi porto dietro da dieci anni e che nessun dermatologo finora ha mai seriamente preso in considerazione. Premetto che l'acne è lieve, ma ho già alcune cicatrici proprio perché non è mai stata curata con metodi efficaci. Attualmente seguo una terapia ormonale( no pillola) che porta risultati a fasi alterne, ma purtroppo mi ha sballato il ciclo, che è sempre stato regolare. Ho intenzione infatti di sospendere gradualmente questo antiandrogeno e cominciare il roaccutan, l'unica terapia definitiva da quel che ho appreso documentandomi.
Volevo sapere, considerata la natura del roaccutan e il fatto che secca le mucose e causa eventualmente sangue da naso, se è fattibile procedere alla terapia a basso dosaggio dopo due/tre mesi dalla rinoplastica eseguita col metodo closed oppure se è indispensabile attendere un periodo più lungo. Nel tal caso effettuerei prima il ciclo di roaccutan e dopo la rinoplastica, ma sembra( secondo le risposte su un forum di alcuni chirurghi americani) che sia indicato attendere almeno un anno dal termine del ciclo di roaccutan per effettuare qualsiasi tipo di operazione chirurgica, a prescindere dai mg assunti giornalmente. Vorrei appunto gentilmente delucidazioni a riguardo, se oggettivamente è meglio fare la terapia prima o dopo l'intervento di rinoplastica oppure se è indifferente. Inoltre vorrei sapere se il rischio di esiti negativi dell'intervento possa relazionarsi in qualche modo all'assunzione del farmaco prima o dopo l'intervento stesso. In attesa di una Vs. risposta, ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli Chirurgo maxillo facciale, Chirurgo plastico, Medico estetico 228 4
Gent.ma Sig.ra,
sarebbe preferibile assumere il farmaco dopo qualche mese dalla rinoplastica, oppure, se preferisce eseguire prima il ciclo del farmaco, far passare un annetto dalla sospensione dello stesso, prima di procedere all'intervento.
Mi permetto di consigliarle inoltre che, ad oggi, esistono dei validi trattamenti per curare l'acne e gli esiti cicatriziali , pur senza assumere un farmaco.
Cordialmente

Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Chirurgia Plastica ed Estetica
www.dottoressapozzuoli.com

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Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
La ringrazio per la risposta.
Per quanto concerne l'acne se esistessero trattamenti in grado di sconfiggere definitivamente il problema con percentuali minime di recidive nessuno prescriverebbe più aisoskin, isoriac e simili. E invece è prescritto non solo per forme deturpanti di acne nodulo-cistica ma anche per forme di acne moderata e lieve ma persistente, specie negli usa. Un motivo ci sarà. Premetto che io parlo di acne e non di brufoli sporadici(non uno/due brufoletti minuscoli al mese).
Con tutto il rispetto, è da 12 anni che ho l'acne(talvolta anche cisti) e, seppure in forma lieve, nessun medico con terapie locali, pillole e cose simili, mi ha mai risolto del tutto il problema, anzi ritengo che ci sia una confusione enorme, voluta o non, sul fatto che l'acne dipenda o meno da problemi ormonali. Nel mio caso alcuni specialisti hanno rischiato di rovinarmi prescrivendomi farmaci non necessari, sostenendo che avessi la sindrome dell'ovaio policistico, diagnosi del tutto errata, come ho appurato cambiando ginecologa, la quale è rimasta basita dal fatto che avessero scambiato un semplice ovaio multifollicolare con una sindrome ben più complessa e per la quale non manifesto alcun sintomo, acne esclusa. Questi farmaci, pillola, antiandrogeno e airol crema, hanno fatto più danni che altro. I primi mi hanno sballato il ciclo che altrimenti era perfetto( e la pillola, ormai sospesa, mi ha causato sintomi da trombosi, nonostante nessuno della mia famiglia avesse mai accusato sintomi simili) e l'airol, usato solo cinque volte a distanza di 3 giorni tra un'applicazione e l'altra, mi ha conciato come una ustionata, situazione da denuncia in quanto il dermatologo che me l'aveva prescritto nemmeno mi aveva istruito sul suo utilizzo, dicendo che avrei dovuto cominciare applicandolo tutte le sere, subito dopo aver lavato la faccia(invece la dermatologa da cui sono ora in cura mi ha specificato che airol non è adatto a tutti ,che non può essere applicato sulla pelle umida, che bisogna aspettare almeno 15 minuti dal lavaggio della cute prima di metterlo, che all'inizio è fortemente consigliabile distanziare le applicazioni e che solo in pochissimi casi produce effetti che durano oltre la sospensione del trattamento). Mi immagino cosa sarebbe successo se l'avessi applicato tutte le sere, come da lui stabilito.
Mi risulta difficile e non credo assolutamente che tra tutti i medici che ho consultato nessuno avesse intuito che questa "malattia", nel mio caso, si curasse solo in un modo e che altri farmaci non fossero adatti né al mio tipo di pelle(airol), né tantomeno a curarmi(pillola).
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