Un seno più grande,pi sviluppato rispetto alla media

Gentile Dottore,

da anni mi son reso conto che questa anomalia,che io pensavo fosse dovuta ad una vita eccessivamente sedentaria,è in realtà un difetto causato da una produzione eccessiva di ormoni(spero di aver colto bene il concetto!!).Quindi chi come me soffre di ginecomastia,si ritrova ad avere un seno più grande,pi sviluppato rispetto alla media.Ho letto che si può ricorrere alla chirurgia plastica,ma ho anche letto che è molto doloroso,in realtà prima di ricorrere alla chirurgia Le volevo chiedere se una costante serie di esercizi in palestra possono eliminare il problema.

In attesa di una Sua cortese risposta
Le mando i miei
Cordiali Saluti
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Gentile utente,
innanzitutto ho seri dubbi sulla efficacia della palestra!
In riferimento poi alla terapia chirurgica ci sono molti pregiudizi sull'intervento e soprattutto sul decorso postoperatorio. Per piccole-medio correzioni (indispensabile una valutazione da parte del chirurgo)
l'intervento può essere eseguito in anestesia locale con il supporto di una sedazione, per cui il paziente è sveglio senza avvertire dolore.
Ovviamente per correzioni importanti è spesso necessaria l'anestesia generale.
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

[#2]
Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
giro a Lei una risposta recentissima che ho dato ad un paziente con il Suo stesso problema.
Per ginecomastia si intende l' ingrandimento delle mammelle nell'uomo. L'affezione comporta invariabilmente un aspetto femmineo del torace e quindi, in una popolazione maschile ormai molto attenta al look, alle tendenze ed alla moda, di certo rilevanti problemi psicologici. Basti pensare alle occasioni frequentissime di mostrare il torace, non solo in presenza femminile ma anche maschile, determinate dalla maggior frequentazione di palestre, circoli, piscine etc.
Attenzione: è bene sottolineare che la gran parte degli adolescenti, in età diciamo compresa fra i 12 ed i 17 anni, mostra una fase di rapido sviluppo del tessuto mammario, e quindi è frequente rilevare una cosiddetta ginecomastia puberale. Tale fase dura un tempo piuttosto variabile (un anno nei casi più favorevoli), ma direi che entro all'incirca 3 anni non è più osservabile in oltre il 90% dei casi.
Nel restante 10% dei casi la ginecomastia persiste oltre il diciassettimo anno di età. Inn tali evenienze, personalmente, giudico quasi nulle le possibilità di regressione spontanea, e quindi indicato il trattamento chirurgico.
Per quanto riguarda le cause della ginecomastia, occorre sottolineare che in effetti non sono del tutto ben conosciute.
Si discute molto su una maggiore sensibilità del tessuto mammario agli stimoli ormonali, oppure su un effettivo squilibrio degli ormoni circolanti (ginecomastia congenita). Ecco il motivo per cui i pazienti affetti da ginecomastia necessitano invariabilmente di un videat endocrinologico generale.
Ma non solo. Si deve tenere presente che la ginecomastia puoò avere una connotazione famigliare ed in alcuni casi per fortuna rari può essere associata ad altri stati patologici (alcuni tipi di tumore, tubercolosi, grave denutrizione, cirrosi epatica).
I trattamenti con estrogeni o androgeni, sia a scopo anabolizzante negli atleti che terapeutico (tumori della prostata) possono condurre alla ginecomastia (acquisita).
Ma l'elenco dei farmaci in grado di portare a questa patologia è in realtà molto più vasto ed include: ergotamina, diazepam, spironolattone, digitale, antiandrogeni in generale ed anche la marijuana.
La diagnosi clinica e strumentale deve distinguere la ginecomastia vera (ghiandola mammaria) da quella "falsa" determinata quasi esclusivamente da tessuto adiposo (pseudoginecomastia).
Il problema ha degli importanti risvolti terapeutici: in presenza di ginecomastia a forte prevalenza di tessuto adiposo, si può programmare con successo un intervento di liposuzione, in genere in anestesia locale.
Se occorre rimuovere una scarsa componente di tessuto ghiandolare associata, basterà effettuare una piccola incisione nella metà inferiore dell' areola e procedere al completamento dell'intervento.
Nei casi di ginecomastie vere e voluminose, con associato l'effetto a "grembiule" della cute con depiazzamento del complesso areola-capezzolo, sarà invece necessario procedere ad interventi più demolitori, sino alla mastectomia sottocutanea, ma sempre attraverso incisioni cutanee minime econdotte intorno all'ìareola.
Se l'intervento è stato corretto e radicale, il risultato è stabile nel tempo. Se l'asportazione del tessuto affetto non è stata completa, possono verificarsi delle recidive (10-15% dei casi).
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

[#3]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Aggiungerei un particolare non indifferente, relativo al dolore postoperatorio e le posso confermare che non è affatto "molto doloroso" come lei scrive, a patto che la chirurgia sia effettuata con le dovute accortezze tecniche e nel pieno rispetto dei piani anatomici.
Saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#4]
Dr. Danilo De Gregorio Chirurgo plastico, Medico estetico 220 5
Cosa aggiungere dopo la esaustiva spiegazione della sua patologia dall'esimio Prof. Martino se non di sottoporsi a visita onde farsi consigliare il percorso terapeutico migliore dal suo chirurgo di fiducia.


Cordialmente saluto

Dr Danilo De Gregorio

http://www.dottdanilodegregorio.com
http://cosmeticsurgerydrdanilodegregorio.blogspot.com/

[#5]
Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Concordo pienamente con i colleghi.
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