Ginecomastia aspirazione ghiandole

Salve a tutti, presento una lieve forma di ginecomastia provocata da leggera ipertrofia ghiandolare.
Ho effettuato una visita presso un chirurgo al quale ho portato anche l'ecografia effettuata e mi ha detto che si può intervenire attraverso l'utilizzo delle cannule che prima frantumano le ghiandole per poi aspirarle.
Facendo diverse ricerche ho letto che la maggior parte dei chirurghi opta per un'altra tecnica consistente nell'incidere una parte dell'areola per poi asportare chirurgicamente la ghiandola.
Volevo chiedere se secondo voi la soluzione prospettata dal mio chirurgo è condivisibile visto che ne ha anche evidenziato alcuni vantaggi come ad esempio l'evitare il rischio che si formi l'effetto "affossamento" oppure l'evitare di dover fare una cicatrice che potrebbe rimanere visibile... Grazie
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 65
Gentile utente,
se nell'esame obiettivo è stata riscontrata la presenza di tessuto ghiandolare e questo è stato confermato dall'ecografia, la soluzione migliore è quella di asportarlo intero ed inviarlo per l'esame istologico. Inoltre, se presente anche tessuto adiposo, è opportuno anche la liposuzione della regione mammaria per rimodellare completamente tutta l'area.
saluti

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
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