Pelle flaccida / in eccesso sull’addome
Salve, sono un ragazzo di 20 anni.
Chiedo un consulto per un problema estetico che mi causa non pochi disagi a livello psicologico.
Nel 2016 (all’età di 14 anni) ho raggiunto l’apice del mio peso, toccando i 105 chili.
A seguito di una diagnosi di ipotiroidismo autoimmune ho intrapreso un percorso di dimagrimento e, seppur fossi seguito da una nutrizionista, il calo ponderale è stato abbastanza veloce.
Sebbene ad oggi mi ritrovi ad essere perfettamente normopeso (75 kg per 186 cm di altezza), il dimagrimento mi ha lasciato in eredità una modesta quantità di pelle flaccida sull’addome.
Ho altresì constatato che, osservando l’addome di profilo in posizione eretta, la situazione non appare così grave’ (sembra quasi che sia presente un filo di pancetta’ e che l’accumulo sull’addome non sia semplicemente pelle).
Il problema si pone osservando l’addome frontalmente: si nota chiaramente un’estroflessione nella zona ventrale leggermente pendula.
Inoltre ho constatato che, piegandomi leggermente, nella zona di confine tra il pube e l’addome si forma una sottile striscia di pelle grinzosa’ veramente antiestetica.
Inoltre, praticando esercizi fisici come il plank (nei quali bisogna mantenere una posizione prona) mi sono accorto che lo strato di pelle tende a cadere verso il basso andando a formare una sorta di cuscinetto flaccido nella zona centrale (e non sui fianchi).
Fatte le doverose premesse i miei quesiti sono:
- è possibile recuperare l’elasticità di quello strato di pelle praticando esercizio fisico con regolarità ed eventualmente potenziando la massa muscolare?
(la giovane età può in qualche modo aiutare in questo?)
- è irrealistico sperare di riuscire ad arrivare al risultato di un addome piatto con il solo allenamento?
Ho chiaramente valutato l’opzione di rivolgermi ad uno specialista di chirurgia estetica ma prima di compiere un passo così importante vorrei capire se è possibile porvi rimedio in altri modi.
Anche perché, a parte gli ingenti costi dell’operazione (che già di per sè potrebbero farmi desistere), muovendomi spesso per motivi di studio credo possa essere logisticamente complicato effettuarla ora come ora.
Ultima domanda: esistono dei trattamenti estetici meno costosi ed invasivi dell’addominoplastica che possano comunque dare dei risultati concreti?
Ringrazio in anticipo per l’attenzione.
Cordiali saluti!
Chiedo un consulto per un problema estetico che mi causa non pochi disagi a livello psicologico.
Nel 2016 (all’età di 14 anni) ho raggiunto l’apice del mio peso, toccando i 105 chili.
A seguito di una diagnosi di ipotiroidismo autoimmune ho intrapreso un percorso di dimagrimento e, seppur fossi seguito da una nutrizionista, il calo ponderale è stato abbastanza veloce.
Sebbene ad oggi mi ritrovi ad essere perfettamente normopeso (75 kg per 186 cm di altezza), il dimagrimento mi ha lasciato in eredità una modesta quantità di pelle flaccida sull’addome.
Ho altresì constatato che, osservando l’addome di profilo in posizione eretta, la situazione non appare così grave’ (sembra quasi che sia presente un filo di pancetta’ e che l’accumulo sull’addome non sia semplicemente pelle).
Il problema si pone osservando l’addome frontalmente: si nota chiaramente un’estroflessione nella zona ventrale leggermente pendula.
Inoltre ho constatato che, piegandomi leggermente, nella zona di confine tra il pube e l’addome si forma una sottile striscia di pelle grinzosa’ veramente antiestetica.
Inoltre, praticando esercizi fisici come il plank (nei quali bisogna mantenere una posizione prona) mi sono accorto che lo strato di pelle tende a cadere verso il basso andando a formare una sorta di cuscinetto flaccido nella zona centrale (e non sui fianchi).
Fatte le doverose premesse i miei quesiti sono:
- è possibile recuperare l’elasticità di quello strato di pelle praticando esercizio fisico con regolarità ed eventualmente potenziando la massa muscolare?
(la giovane età può in qualche modo aiutare in questo?)
- è irrealistico sperare di riuscire ad arrivare al risultato di un addome piatto con il solo allenamento?
Ho chiaramente valutato l’opzione di rivolgermi ad uno specialista di chirurgia estetica ma prima di compiere un passo così importante vorrei capire se è possibile porvi rimedio in altri modi.
Anche perché, a parte gli ingenti costi dell’operazione (che già di per sè potrebbero farmi desistere), muovendomi spesso per motivi di studio credo possa essere logisticamente complicato effettuarla ora come ora.
Ultima domanda: esistono dei trattamenti estetici meno costosi ed invasivi dell’addominoplastica che possano comunque dare dei risultati concreti?
Ringrazio in anticipo per l’attenzione.
Cordiali saluti!
[#1]
Buon giorno
Premesso che:
- L’allenamento in palestra è sempre ottimo e salutare
- L’allenamento tonifica i muscoli ma non ha alcun effetto sulla cute
- i danni cutanei da iperdistensione cutanea nell’obesità dimagrito sono irreversibili,
I danni dull’adfome (rilassamento cutaneo e accumuli adiposi residui) sono i più facili da correggere.
Quando esistono trattamenti meno invasivi e meno costosi con buoni risultati, quelli più invasivi e costosi vengono abbandonati.
Il suo caso presumibilmente può essere risolto con una semplice miniadominoplastica con ricovero di mezza giornata e convalescenza di una settimana e ritorno in palestra dopo due settimane.
Ovviamente solo con una visita (che non la obbliga certamente all’intervento, ma serve comunque a chiarirle la situazione) si può valutare con precisione la situazione.
Cordiali saluti, dr Paolo Santanchè
www.santanche.com
Premesso che:
- L’allenamento in palestra è sempre ottimo e salutare
- L’allenamento tonifica i muscoli ma non ha alcun effetto sulla cute
- i danni cutanei da iperdistensione cutanea nell’obesità dimagrito sono irreversibili,
I danni dull’adfome (rilassamento cutaneo e accumuli adiposi residui) sono i più facili da correggere.
Quando esistono trattamenti meno invasivi e meno costosi con buoni risultati, quelli più invasivi e costosi vengono abbandonati.
Il suo caso presumibilmente può essere risolto con una semplice miniadominoplastica con ricovero di mezza giornata e convalescenza di una settimana e ritorno in palestra dopo due settimane.
Ovviamente solo con una visita (che non la obbliga certamente all’intervento, ma serve comunque a chiarirle la situazione) si può valutare con precisione la situazione.
Cordiali saluti, dr Paolo Santanchè
www.santanche.com
dr Paolo Santanchè
Specialista in Chirurgia Plastica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 24/07/2022.
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