Un modo o nell'altro, così mi sono informato ed ho saputo che esistono 2 principali tecniche
Salve, ho 27 anni ed ho un pectus excavatum di grado medio-grave anche abbastanza largo. Solo da un pò di tempo a questa parte ho scoperto che il mio problema può essere risolto, dato che prima il pediatra e poi il medico mi hanno sempre detto che non c'era nulla da fare, al massimo potevo praticare nuoto. Oggi sono determinato a voler risolvere il mio problema in un modo o nell'altro, così mi sono informato ed ho saputo che esistono 2 principali tecniche di intervento. Navigando nel web mi sono poi imbattuto in un apparecchio di fabbricazione tedesca che si applica sul torace e come una specie di ventosa solleva gradualmente lo sterno. Quello che vorrei sapere e se il funzionamento di questo apparecchio è attendibile, fisiologicamente parlando...e se secondo voi i risultati potrebbero essere, anche a lungo termine, in qualche modo definitivi. Inizialmente ero molto scettico, ma poi ho visto che esiste più di uno studio scientifico al riguardo, con risultati accettabili. Vorrei avere se possibile una vostra opinione in merito.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#1]
Buongiorno,
le illustro quali sono i problemi del "sistema tedesco" (ometto volutamente il nome commerciale) che ha indicato, e che consiste in buona sostanza in una ventosa da applicare al torace.
1.il sistema funziona prevalentemente in soggetti giovani (max 18 anni, anche se sarebbe preferibile un'età attorno ai 15 anni), nei quali non sia ancora avvenuta l'ossificazione delle cartilagini costali, e solo in questo caso può garantire qualche risultato apprezzabile.
2. Non è un metodo privo di dolore (molti pazienti lo trovno alquanto fastidioso, e non riescono a mantenerlo in posizione a lungo). Il fastidio aumenta con l'aumentare della rigidità toraica e quindi dell'età (vedi quanto segnalato nel punto 1).
3. I risultati migliori sono segnalati in casi di pectus excavatum con aspetto "simmetrico"; inoltre maggiore è la profondità del pectus, più lunghe devono essere le applicazioni e maggiore è il rischio di recidiva.
4. La "compliance", ovvero la perseveranza del paziente è fondamentale: lo strumento deve essere tenuto in sede il più a lungo possibile, per lunghi periodi ogni giorno per ottenere qualche risultato.
Pectus asimmetrico ed ossificazione delle cartilagini sono inoltre controindicazioni all'intervento chirurgico miniinvasivo con tecnica di Nuss.
Rimanendo a sua disposizione per ogni necessità o chiarimento le porgo i miei più cordiali saluti.
le illustro quali sono i problemi del "sistema tedesco" (ometto volutamente il nome commerciale) che ha indicato, e che consiste in buona sostanza in una ventosa da applicare al torace.
1.il sistema funziona prevalentemente in soggetti giovani (max 18 anni, anche se sarebbe preferibile un'età attorno ai 15 anni), nei quali non sia ancora avvenuta l'ossificazione delle cartilagini costali, e solo in questo caso può garantire qualche risultato apprezzabile.
2. Non è un metodo privo di dolore (molti pazienti lo trovno alquanto fastidioso, e non riescono a mantenerlo in posizione a lungo). Il fastidio aumenta con l'aumentare della rigidità toraica e quindi dell'età (vedi quanto segnalato nel punto 1).
3. I risultati migliori sono segnalati in casi di pectus excavatum con aspetto "simmetrico"; inoltre maggiore è la profondità del pectus, più lunghe devono essere le applicazioni e maggiore è il rischio di recidiva.
4. La "compliance", ovvero la perseveranza del paziente è fondamentale: lo strumento deve essere tenuto in sede il più a lungo possibile, per lunghi periodi ogni giorno per ottenere qualche risultato.
Pectus asimmetrico ed ossificazione delle cartilagini sono inoltre controindicazioni all'intervento chirurgico miniinvasivo con tecnica di Nuss.
Rimanendo a sua disposizione per ogni necessità o chiarimento le porgo i miei più cordiali saluti.
Dr. Paolo Scanagatta
Direttore UOC Chir.Toracica SONDALO
http://sites.google.com/site/dottpaoloscanagatta/Home
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringrazio per la disponibilità ed i chiarimenti datomi.
La determinazione a risolvere questo problema che mi affligge da anni è tanta. Un anno fa decisi di operarmi, ma poi per problemi personali ho dovuto rimandare.
Nel frattempo sono venuto a conoscenza di questo apparecchio e non le nascondo che inizialmente ero entusiasta all'idea di poter intervenire non cruentemente.
Ma alla luce delle sue parole (e anche di un mio grado di scetticità in partenza), torno a considerare come una possibilità l'intervento chirurgico, e nello specifico la metodica di Ravitch, a quanto ho capito più adatta agli adulti.
Le sarei molto grato se lei, alla luce delle sue conoscenze, potesse illustrarmi i rischi che si corrono e la loro incidenza.
Finora i medici a cui mi sono rivolto si dividono in due categorie: quelli che mi sconsigliavano nel modo più assoltuto l'operazione dicendo che era molto rischiosa, e quelli che invece volevano operarmi a tutti i costi, pur avendo poca esperienza sul campo, mossi a mio avviso da una motivazione puramente economica.
Insomma ho sempre visto molta disinformazione in materia, ma credo che questa situazione riguardi quasi esclusivamente il sud Italia, dove io vivo.
Infatti al più presto proverò a rivolgermi a qualche struttura del nord, che magari si occupa di questi casi.
Intanto, tornando alla mia domanda precedente, quali sono i rischi dell'operazione di Ravitch? E qual è la loro incidenza? E i risultati solitamente possono essere considerati esteticamente soddisfacenti, considerando una media profondità e una lieve asimmetria?
La ringrazio nuovamente.
la ringrazio per la disponibilità ed i chiarimenti datomi.
La determinazione a risolvere questo problema che mi affligge da anni è tanta. Un anno fa decisi di operarmi, ma poi per problemi personali ho dovuto rimandare.
Nel frattempo sono venuto a conoscenza di questo apparecchio e non le nascondo che inizialmente ero entusiasta all'idea di poter intervenire non cruentemente.
Ma alla luce delle sue parole (e anche di un mio grado di scetticità in partenza), torno a considerare come una possibilità l'intervento chirurgico, e nello specifico la metodica di Ravitch, a quanto ho capito più adatta agli adulti.
Le sarei molto grato se lei, alla luce delle sue conoscenze, potesse illustrarmi i rischi che si corrono e la loro incidenza.
Finora i medici a cui mi sono rivolto si dividono in due categorie: quelli che mi sconsigliavano nel modo più assoltuto l'operazione dicendo che era molto rischiosa, e quelli che invece volevano operarmi a tutti i costi, pur avendo poca esperienza sul campo, mossi a mio avviso da una motivazione puramente economica.
Insomma ho sempre visto molta disinformazione in materia, ma credo che questa situazione riguardi quasi esclusivamente il sud Italia, dove io vivo.
Infatti al più presto proverò a rivolgermi a qualche struttura del nord, che magari si occupa di questi casi.
Intanto, tornando alla mia domanda precedente, quali sono i rischi dell'operazione di Ravitch? E qual è la loro incidenza? E i risultati solitamente possono essere considerati esteticamente soddisfacenti, considerando una media profondità e una lieve asimmetria?
La ringrazio nuovamente.
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L'intervento di Ravitch non è un intervento "piccolo", in quanto prevede un'anestesia generale almeno di 2 ore, ma a mio avviso è al giorno d'oggi una procedura sicura (in grossi centri ed in mani esperte, ovviamente) e che fornisce risultati alquanto buoni.
Legga attentamente questo consulto di alcuni mesi fa e troverà, secondo me, risposta alla maggior parte dei suoi quesiti:
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-toracica/100923-rischio-di-morte-durante-operazione-pectus-excavatum.html
Conclusioni dell'articolo di Fonkalsrud:"In this largest series of open PE repair, progressively less extensive operative techniques have resulted in low morbidity, mild pain, short hospitalization, and very good physiologic and cosmetic results."
Ovvero: In questa larga serie di interventi di riparazione del PE (attraverso tecnica di Ravitch modificata,NDR), l'utilizzo di metodiche operatorie progressivamente meno aggressive (rispetto alla tecnica originale NDR) hanno portato una riduzione delle complicanze, un dolore più lieve, una breve ospedalizzazione (circa 7 giorni, NDR) e buoni risultati da un punto di vista fisiologico ed estetico.
Tenga inoltre presente che esistono diversi centri di chirurgia toracica dove questo intervento viene eseguito gratuitamente nell'ambito del SSN.
Rimanendo a disposizione le rinnovo i miei più cordiali saluti.
Legga attentamente questo consulto di alcuni mesi fa e troverà, secondo me, risposta alla maggior parte dei suoi quesiti:
https://www.medicitalia.it/consulti/chirurgia-toracica/100923-rischio-di-morte-durante-operazione-pectus-excavatum.html
Conclusioni dell'articolo di Fonkalsrud:"In this largest series of open PE repair, progressively less extensive operative techniques have resulted in low morbidity, mild pain, short hospitalization, and very good physiologic and cosmetic results."
Ovvero: In questa larga serie di interventi di riparazione del PE (attraverso tecnica di Ravitch modificata,NDR), l'utilizzo di metodiche operatorie progressivamente meno aggressive (rispetto alla tecnica originale NDR) hanno portato una riduzione delle complicanze, un dolore più lieve, una breve ospedalizzazione (circa 7 giorni, NDR) e buoni risultati da un punto di vista fisiologico ed estetico.
Tenga inoltre presente che esistono diversi centri di chirurgia toracica dove questo intervento viene eseguito gratuitamente nell'ambito del SSN.
Rimanendo a disposizione le rinnovo i miei più cordiali saluti.
[#4]
Utente
Gentile Dottore,
vorrei farle ancora una domanda in merito all'apparecchio tedesco:
secondo lei dopo un lungo e costante utilizzo è possibile che si ottenga qualche risultato definitivo (anche a distanza di anni)?
oppure se si interrompe l'utilizzo, tutto torna come prima? le dico questo perchè ho letto su un forum dedicato al pectus excavatum le testimonianze di 2 ragazzi che hanno usato l'apparecchio per due o tre anni, raggiungendo risultati soddisfacenti.
Questi affermano che già dalle prime applicazioni lo sterno si solleva diventando quasi normale, per poi riscendere gradualmente durante le ore successive. Dicono che man mano che viene utilizzato si guadagna qualche frazione di millimetro finchè, a distanza di 2 o 3 anni, la situazione si stabilizza verso la normalità.
A loro dire, dopo tale lasso di tempo non si ha più bisono di continuare con le applicazioni perchè lo sterno non torna più indietro.
Secondo lei è possibile una cosa del genere?
Grazie anticipatamente.
vorrei farle ancora una domanda in merito all'apparecchio tedesco:
secondo lei dopo un lungo e costante utilizzo è possibile che si ottenga qualche risultato definitivo (anche a distanza di anni)?
oppure se si interrompe l'utilizzo, tutto torna come prima? le dico questo perchè ho letto su un forum dedicato al pectus excavatum le testimonianze di 2 ragazzi che hanno usato l'apparecchio per due o tre anni, raggiungendo risultati soddisfacenti.
Questi affermano che già dalle prime applicazioni lo sterno si solleva diventando quasi normale, per poi riscendere gradualmente durante le ore successive. Dicono che man mano che viene utilizzato si guadagna qualche frazione di millimetro finchè, a distanza di 2 o 3 anni, la situazione si stabilizza verso la normalità.
A loro dire, dopo tale lasso di tempo non si ha più bisono di continuare con le applicazioni perchè lo sterno non torna più indietro.
Secondo lei è possibile una cosa del genere?
Grazie anticipatamente.
[#5]
Buongiorno,
il concetto è quello di un apparecchio di ortodonzia, pertanto è possibile ottenere dei risultati stabili nel tempo: ma, ripeto, ci vuole costanza e pazienza nell'applicazione, il pectus deve essere simmetrico, e inoltre bisognerebbe sapere se le cartilagini costali presentano ossificazione o meno (questo dato può essere ottenuto mediante opportuno esame radiografico o RMN). E' chiaro che le sue cartilagini fossero ossificate le possibilità di successo della "ventosa" e la stabilità del risultato ottenuto sarebbero ridotte, se non nulle.
Cordiali saluti,
il concetto è quello di un apparecchio di ortodonzia, pertanto è possibile ottenere dei risultati stabili nel tempo: ma, ripeto, ci vuole costanza e pazienza nell'applicazione, il pectus deve essere simmetrico, e inoltre bisognerebbe sapere se le cartilagini costali presentano ossificazione o meno (questo dato può essere ottenuto mediante opportuno esame radiografico o RMN). E' chiaro che le sue cartilagini fossero ossificate le possibilità di successo della "ventosa" e la stabilità del risultato ottenuto sarebbero ridotte, se non nulle.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.4k visite dal 08/01/2010.
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