La vita stessa quindi se ci sono stati casi

Salve io sono un ragazzo di 17 anni affetto da pectus excavatum il quale a livello fisiologico non mi ha dato particolare fastidio ho sempre praticato sport non a livello agonistico ma comunque costante certo avevo spesso il fiato corto ma penso dipenda dal mancato allenamento a livello psicologico invece mi ha dato moli problemi portandomi a evitare situazioni in cui avrei dovuto spogliarmi e quindi è stato comunque un limite alla normale vita che avrei voluto svolgere , quest anno è stato molto difficile anche per via del fatto che ho iniziato ad avere attacchi di panico che mi hanno portato a porre fine ad ogni attività fisica apparte qualche passeggiata in bici poiché dopo lo sport mi sentivo male mi venivano attacchi di panico interminabili anche a causa del fatto che ho una live insufficienza mitralica.Adesso io vorrei sapere quali sono i centri più vicini (sono della campania) e in particolare se l intervento con la tecnica di nuss è un intevento rischioso per la vita stessa quindi se ci sono stati casi in cui l intervento ha messo in pericolo la vita di un paziente , se il post operazione è uno scoglio sormontabile anche per un soggetto ansioso come me e se dopo il collocamento della barra si può condurre una vita normale apparte il fatto di evitare gli sport di contatto o durante il periodo in cui terrei la barra dovrei vivere una vita con molti limiti rispetto alla normalità . Sarebbe un sogno risolvere questo problema poiché mi deprime pensare che rimarrà così per sempre

In particolare mi piacerebbe una risposta da parte del dottor andreetti visto che da quel che ho capito quello di roma è il centro più vicino e uno dei migliori . Grazie e cordiali saluti
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Prof. Claudio Andreetti Chirurgo toracico 783 31
Caro ragazzo l'intervento di Nuss per la correzione del PECTUS excavatum è una procedura seria e si basa su una collaborazione medico-paziente assoluta. Tecnicamente parlando i rischi intraoperatori per il paziente aumentano in base a vari fattori: la gravità del difetto, patologie pregresse (polmoniti gravi,pleuriti,ecc), il fumo, ecc ecc. Minore è il difetto minori saranno i rischi e viceversa. A parte questo ogni volta che mi confronto con un paziente cerco di capire le sue reali motivazioni, il perché della sua scelta. Le motivazioni sono fondamentali per la riuscita dell'intervento e soprattutto per il postoperatorio. Oggi come oggi la tecnica chirurgica si è estremamente raffinata e io non definirei più l'intervento come in fattore limitante per la vita quotidiana. Di fatto la media dei pazienti operati ritornano ad una vita piena e senza particolari limiti dopo 5-6 mesi, ma già dopo 14 giorni si può andare a correre,sollevare piccoli-medi pesi e dopo 30-45 giorni iniziare il nuoto e così via.
Pensaci bene, rifletti se questo "difetto" rappresenta per te un problema insuperabile e destabilizzante e poi decidi. Se vuoi vienimi a trovare in istituto magari a metà settembre così magari potrai parlare con ragazzi ricoverati e appena operati.
Ciao

Prof.  Claudio Andreetti
Divisione di Chirurgia Toracica
Ospedale Sant'Andrea Roma

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta io prima di scriverle avevo anche letto la pagina da lei scritta proprio su questo argomento, il mio difetto scrivendo da ignorante in materia è comunque a mio parere non di grado severo come ho visto magari in foto che ho trovato su internet quindi secondo il suo ragionamento almeno per quanto riguarda non l operazione in se ma il posizionamento della barra dovrebbe avere meno rischi anche se è una decisione comunque importante , adesso vorrei sapere io fra qualche mese compirò 18 anni quindi farò il 5 superiore se dovessi scegliere di affrontare l intervento cambierebbe molto tra farlo nei prossimi mesi o fra un anno quindi quando avrò finito gli studi?
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Prof. Claudio Andreetti Chirurgo toracico 783 31
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