Pneumotorace recidivante

Salve, vorrei avere un consiglio rispetto alla mia storia clinica...
Quasi 4 anni fa sono stata operata a uno pneumotorace spontaneo, con asportazione apicale e due drenaggi per 5 gg....mi avevano assicurato che le percentuali di recidive, erano quasi del tutto inesistenti...invece in questi 4 anni ho avuto ben 8 recidive di piccole e medie dimensioni, tutte risolte con riposo assoluto e punture di voltaren.
Dopo l'ultima recidiva mi hanno consigliato di fare una tac e di prendere in considerazione una seconda operazione, più invasiva, che risolverebbe il problema.... Oggi ho fatto la tac e la dottoressa che ha esaminato la tac, mi ha chiamato dicendomi che il referto posso ritirarlo a giorni, ma, non vede nulla di strano se non una piccola areola a metà polmone....ora le mie domande sono....cos'è esattamente un'areola? E come mai se non ci sono bolle, continuo ad avere recidive? Scordavo però, che nella tac di 2 anni fa non c'era nulla nemmeno questa "areola" e nonostante ciò ho avuto 3 recidive da allora...ringrazio per l'attenzione....
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Gentile utente, è da premettere che il trattamento chirurgico del PNX primitivo spontaneo da rottura di blebs prevede unitamente alla resezione di tali bolle , generalmente localizzate a livello dell'apice del polmone,anche e soprattutto l'elisione totale o quasi del cavo pleurico sempre in videotoracoscopia .
Ciò proprio per evitare o ridurre al minimo le recidive attese in tali pazienti, considerando la tipica struttura e presdisposizione del parenchima polmonare .
Dalla storia clinica che riporta probabilmente al 1° intervento non è stato eseguito tale secondo procedimento, che tuttavia le è stato consigliato solo attualmente dopo le molteplici recidive avute.
Non vada dietro alle areole del polmone, la cosa principale è elidere il cavo pleurico , possibilmente in modo completo attraverso uno dei procedimenti che il suo chirurgo di fiducia riterrà più opportuno e adeguato al caso.
Disponibile per ulteriori chiarimenti invio cordiali saluti.

Dr. Michele Malerba

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Utente
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La ringrazio molto per la risposta e l'attenzione...volevo porle un ulteriore domanda, il chirurgo mi ha detto che,avrebbe fatto la seconda operazione in base al risultato della tac, premetto che, il chirurgo che mi ha visitato quest'ultima volta, è diverso dal quello che mi ha operato...mentre, il chirurgo che mi ha operato,mi aveva assicurato che col passare degli anni le recidive sarebbero scomparse(.mi sono operata a 23 anni ora ne ho 27) cosa dovrebbe trovare per decidere di operarmi dinuovo?
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Al di là di cosa si possa trovare attualmente alla tac, la seconda operazione sarebbe opportuna per elidere soprattutto e principalmente il cavo pleurico, in quanto 8 recidive in 4 anni sono tante e dovute proprio alla mancata elisione del suddetto cavo pleurico al primo intervento.
Con cordialità.
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Utente
Utente
Grazie dottore, rivedendo le carte dell'intervento, ho letto che è stata effettuata una pluricectomia, che si estende per 4 archi costali....è questa l'elisione del cavo pleurico di cui parla?
Scusi se sono così pesante ma, il mio timore è quello di sentirmi dire, per l'ennesima volta, che i risultati tac o raggi sono buoni,che il polmone è tornato a parete, che non ci sono bolle subpleuriche, ecc.... e che quindi preferiscono non operare...
Grazie dinuovo per la pazienza.
Cordiali saluti.
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
La pleurectomia effettuata al primo intervento ed estesa per 4 archi costali non è stata completa e totale ma solo parziale ,altrimenti non le sarebbero occorse le tante recidive avvenute in 4 anni.
In effetti l'elisione del cavo pleurico, che completa la prima fase di resezione delle bolle , dovrebbe essere totale. Cioè l'accollamento del polmone alla parete toracica dovrebbe essere diffuso , solo questo eliminando completamente e totalmente il cavo pleurico eviterebbe la diffusione dell'aria da eventuali rottute di bolle micro e/o macroscopiche e prevenendo quindi le recidive di Pnx).
Pertanto la decisione di un 2° intervento dovrebbe scaturire soprattutto dalla constatazione sia del numero e frequenza delle recidive di Pnx occorse , e sia dalla presenza di un cavo pleurico non eliso perfettamente e completamente al 1° intervento.
Con cordialità.
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Utente
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Buonasera dottore, volevo ringraziarla per i consigli, ho ritirato la tac, le metto di seguito il referto nell'attesa di tornare a visita...
"Al controllo attuale tc eseguito mediante acquisizioni assiali e completato da risoluzioni in modalità ad alta risoluzione, non ha evidenziato lesioni focali attive. Regolarità dei profili pleuro mediastinici al difuori di una calcificazione sul versante superiore sn, del mediastino cui si associano delle strie sottili fibrotiche. Attualmente non sono presenti falde di pneumotorace".
Secondo lei proporranno ancora l'intervento? E cosa potrebbe essere la calcificazione???
Cordiali saluti, grazie per la pazienza
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Dr. Michele Malerba Chirurgo generale, Chirurgo toracico, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Senologo, Chirurgo d'urgenza, Endocrinochirurgo, Chirurgo oncologo 359 6
Dipende dal chirurgo, che potrebbe anche non proporre per il momento l'intervento non ravvisando una situazione d 'urgenza.
In tutti i modi, come già le ho riportato prima, atteso l'elevato numero di recidive del Pnx ( 8 in 4 anni) nel suo caso, lo scopo e il razionale dell'indicazione all'intervento sarebbe quello di completare il 1° intervento, attraverso l'elisione totale del cavo pleurico,al fine di evitare le recidive del Pnx e tutte le sue conseguenze.
Con cordialità.