Addensamento prima costa
Buonasera, scrivo per ottenere un opinione riguardo al referto di una TAC eseguita da mia madre, 72 anni.
La TAC è stata fatta per indagare su un addensamento alla prima costa evidenziato in seguito ad una rx eseguita per tosse ricorrente dopo influenza e vaccino per pneumococco.
Mia madre soffre di artrosi ed ha avuto 15 anni fa un incidente che ha portato ad un progressivo schiacciamento delle vertebre dorsali. Inoltre presenta una protuberanza ossea, come se l'osso sporgesse, sullo sterno a destra, da diversi mesi.
Riporto il referto della TAC e chiedo un opinione poiché non vivo più dell'angoscia. Stiamo attendendo la scintigrafia ma mancano ancora due settimane. Dobbiamo per forza attenderci qualcosa di grave? Siamo in attesa anche della visita pneumologica, mia madre ha avuto in passato 3 broncopolmoniti.
"L'esame conferma il recente rilievo radiografico di in omogeneo addensamento strutturale dell'arco anteriore della I costa destra; tale segmento costale appare modicamente ipertrofico, ispessito, con areole lacunari di relativa radio-trasparenza lungo i suoi profili.
Asimmetrica anche la componente cartilaginea dell'arco stesso,più accentuata rispetto alla costa controlaterale, moderate alterazioni artrosiche alle controsternali e prime sterno-costali.
Non ulteriori alterazioni morfostrutturali degli archi ossei costali.
Sfumate alterazioni osteoaddensanti, probabilmente correlabili alle discopatie e ad alterazioni artrosiche somato-marginali, sono visibili lungo gli spigoli anteriori contrapposti di alcuni corpi vertebrali dorsali nel tratto medio ed inferiore.
Non segni di versamento pleuro-pericardico. Assenza di tumefazioni adenopatiche nel mediastino, nei cavi ascellari, lungo le catene mammarie interne. Linfonodi sub-centimetrici a sede epiaortica e retrocavale.
Trachea di calibro regolare. Principali diramazioni bronchiali pervie.
Non alterazioni parenchimali polmonari da riferirsi a fenomeni flogistici in atto. Minimi esiti fibrosi biapicali.
A sede mantellare esterna nel lobo polmonare inferiore dx apprezzabilità di elemento nodulare avente diametri massimi trasversi di mm 7,2x6,3;sottili strie lo raccordano alla limitante pleura contigua. Il reperto, aspecifico, necesiita del monitoraggio a non ampia scadenza (3-4 mesi), in tale indagine potrà essere valutata anche l'alterazione morfostrutturale costale, la quale potrebbe in prima ipotesi costituire espressione di manifestazione flogistico-degenerative. Da prospettarsene comunque la sua valutazione scintigrafica."
Abbiamo fissato la scintigrafia, ed attendiamo la visita con il medico Pneumologo. Mia madre ha avuto in passato 3 broncopolmoniti, il medico ci ha detto che il nodulo potrebbe essere un residuo di tali episodi. Dobbiamo aspettarci per forza qualcosa di grave? Sono veramente preoccupatissima.
La TAC è stata fatta per indagare su un addensamento alla prima costa evidenziato in seguito ad una rx eseguita per tosse ricorrente dopo influenza e vaccino per pneumococco.
Mia madre soffre di artrosi ed ha avuto 15 anni fa un incidente che ha portato ad un progressivo schiacciamento delle vertebre dorsali. Inoltre presenta una protuberanza ossea, come se l'osso sporgesse, sullo sterno a destra, da diversi mesi.
Riporto il referto della TAC e chiedo un opinione poiché non vivo più dell'angoscia. Stiamo attendendo la scintigrafia ma mancano ancora due settimane. Dobbiamo per forza attenderci qualcosa di grave? Siamo in attesa anche della visita pneumologica, mia madre ha avuto in passato 3 broncopolmoniti.
"L'esame conferma il recente rilievo radiografico di in omogeneo addensamento strutturale dell'arco anteriore della I costa destra; tale segmento costale appare modicamente ipertrofico, ispessito, con areole lacunari di relativa radio-trasparenza lungo i suoi profili.
Asimmetrica anche la componente cartilaginea dell'arco stesso,più accentuata rispetto alla costa controlaterale, moderate alterazioni artrosiche alle controsternali e prime sterno-costali.
Non ulteriori alterazioni morfostrutturali degli archi ossei costali.
Sfumate alterazioni osteoaddensanti, probabilmente correlabili alle discopatie e ad alterazioni artrosiche somato-marginali, sono visibili lungo gli spigoli anteriori contrapposti di alcuni corpi vertebrali dorsali nel tratto medio ed inferiore.
Non segni di versamento pleuro-pericardico. Assenza di tumefazioni adenopatiche nel mediastino, nei cavi ascellari, lungo le catene mammarie interne. Linfonodi sub-centimetrici a sede epiaortica e retrocavale.
Trachea di calibro regolare. Principali diramazioni bronchiali pervie.
Non alterazioni parenchimali polmonari da riferirsi a fenomeni flogistici in atto. Minimi esiti fibrosi biapicali.
A sede mantellare esterna nel lobo polmonare inferiore dx apprezzabilità di elemento nodulare avente diametri massimi trasversi di mm 7,2x6,3;sottili strie lo raccordano alla limitante pleura contigua. Il reperto, aspecifico, necesiita del monitoraggio a non ampia scadenza (3-4 mesi), in tale indagine potrà essere valutata anche l'alterazione morfostrutturale costale, la quale potrebbe in prima ipotesi costituire espressione di manifestazione flogistico-degenerative. Da prospettarsene comunque la sua valutazione scintigrafica."
Abbiamo fissato la scintigrafia, ed attendiamo la visita con il medico Pneumologo. Mia madre ha avuto in passato 3 broncopolmoniti, il medico ci ha detto che il nodulo potrebbe essere un residuo di tali episodi. Dobbiamo aspettarci per forza qualcosa di grave? Sono veramente preoccupatissima.
[#1]
Buongiorno,
capisco la preoccupazione ma è veramente difficile darle delle informazioni in più senza sbilanciarsi. Purtroppo come "a pelle" sente lei, potrebbe trattarsi anche di una neoplasia primitiva o secondaria delle ossa.
Sicuramente la scintigrafia darà delle informazioni in più ma alla fine solo la biopsia con esame istologico chiarirà meglio la situazione.
Le dico ciò perchè adesso inizia un percorso, lungo, fatto di tappe nelle quali via via si capirà quale è il problema e come meglio affrontarlo.
Ci vuole pazienza e calma. lo so che è facile da dire ma, non può essere diversamente.
Il consiglio che io do è sempre lo stesso, abbia fiducia nei sanitari che seguono la sua mamma e si ricordi che l'Italia è il terzo paese al mondo per qualità nelle cure mediche. Questo vuol dire che le cure che la sua mamma riceverà saranno le migliori (al mondo).
Mi tenga aggiornato. Saluti!
capisco la preoccupazione ma è veramente difficile darle delle informazioni in più senza sbilanciarsi. Purtroppo come "a pelle" sente lei, potrebbe trattarsi anche di una neoplasia primitiva o secondaria delle ossa.
Sicuramente la scintigrafia darà delle informazioni in più ma alla fine solo la biopsia con esame istologico chiarirà meglio la situazione.
Le dico ciò perchè adesso inizia un percorso, lungo, fatto di tappe nelle quali via via si capirà quale è il problema e come meglio affrontarlo.
Ci vuole pazienza e calma. lo so che è facile da dire ma, non può essere diversamente.
Il consiglio che io do è sempre lo stesso, abbia fiducia nei sanitari che seguono la sua mamma e si ricordi che l'Italia è il terzo paese al mondo per qualità nelle cure mediche. Questo vuol dire che le cure che la sua mamma riceverà saranno le migliori (al mondo).
Mi tenga aggiornato. Saluti!
Dr. francesco luzzana
Medico Dipartimento Emergenza Urgenza
Specialista in Chirurgia Toracica
[#2]
Utente
Salve, la ringrazio per le informazioni, vorrei chiederle: potrebbe essere anche qualcosa di benigno? In caso che cosa? Il medico radiologo che ha fatto la TAC in prima ipotesi ci ha detto e scritto che potebbe essere un processo infiammatorio degenerativo dovuto all'età e ad esempio a problemi di artrosi o altro. Mia mamma non ha mai avuto problemi oncologici finora. La ringrazio nuovamente.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Buonasera, le scrivo dopo due mesi perché nel frattempo abbiamo dovuto seguire un iter diagnostico abbastanza lungo, che ha portato lo specialista che ha seguito mia madre a diagnosticare una sindrome di Tiezte per quanto riguarda la situazione dell'addensamento osseo.
Settimana scorsa abbiamo avuto la TC di controllo ed è però emersa una crescita del nodulo polmonare che era stato visto con la TC precedente svolta a febbraio. Il referto riporta "Evoluzione volumetrica dell'elemento nodulare già segnalato a sede mantellare nel lobo inferiore destro, versante esterno. I suoi diametri trasversi sono attualmente di mm 9,2 x 7, versus precedenti mm 7,2 x 6,3. I margini sono finemente irregolari, con accenno ad alcune spiculature. La variazione del quadro rende il reperto fortemente sospetto per lesione di tipo evolutivo, in prima ipotesi primitività. Attuale percezione di elemento aspecifico micronodulare peribroncovasale disposto lungo la piramide basale di destra (4 mm). Non ulteriori variazioni dei reperti polmonari. "
Il medico radiologo ha già fatto la sua ipotesi, come riportato dal referto a quanto pare. È per forza un tumore? Sarà possibile risolvere questa situazione? Siamo appena usciti dall'incubo dell'addensamento osseo ed ora un nuovo incubo ancora più tangibile. Dobbiamo fissare con lo pneumologo, è meglio rivolgersi subito ad uno pneumologo interventista oppure è sufficiente uno pneumologo che tratta varie patologie che poi ci indirizzerà? Dobbiamo aspettarci necessariamente il peggio?
La ringrazio di cuore
Settimana scorsa abbiamo avuto la TC di controllo ed è però emersa una crescita del nodulo polmonare che era stato visto con la TC precedente svolta a febbraio. Il referto riporta "Evoluzione volumetrica dell'elemento nodulare già segnalato a sede mantellare nel lobo inferiore destro, versante esterno. I suoi diametri trasversi sono attualmente di mm 9,2 x 7, versus precedenti mm 7,2 x 6,3. I margini sono finemente irregolari, con accenno ad alcune spiculature. La variazione del quadro rende il reperto fortemente sospetto per lesione di tipo evolutivo, in prima ipotesi primitività. Attuale percezione di elemento aspecifico micronodulare peribroncovasale disposto lungo la piramide basale di destra (4 mm). Non ulteriori variazioni dei reperti polmonari. "
Il medico radiologo ha già fatto la sua ipotesi, come riportato dal referto a quanto pare. È per forza un tumore? Sarà possibile risolvere questa situazione? Siamo appena usciti dall'incubo dell'addensamento osseo ed ora un nuovo incubo ancora più tangibile. Dobbiamo fissare con lo pneumologo, è meglio rivolgersi subito ad uno pneumologo interventista oppure è sufficiente uno pneumologo che tratta varie patologie che poi ci indirizzerà? Dobbiamo aspettarci necessariamente il peggio?
La ringrazio di cuore
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.8k visite dal 20/02/2017.
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