Flebite polso post inserimento catetere

Buongiorno! Sono qui a chiedere un Vs parere in merito a quanto sta accadendo in questo periodo.
Sono stata operata a marzo per una ernia crurale in anestesia spinale.
In fase di inserimento del catetere per inserire successivamente i medicinali è stato fatto sul dorso della mia mano sinistra (operata tre volte per rizoartosi e quindi molto compromessa).

L'operazione andata benissimo, salita in stanza ho iniziato ad avere un dolore al polso sinistro, riferito alla infermiera di turno.
L'infermiera mi stabilizza l'ago scocciandolo di più e il dolore scompare.
Torno a casa e due giorni dopo inizio ad avere la zona polso molto dolente e mi pare pure di avere la vene di circa 2 cm leggermente gonfia, e dura al tatto.
Mostro al mio medico di base che inialmente esclude flebite, ma a distanza di altri 8 giorni (10 dall'operazione) vado in PS e con un ecodoppler mi riscontrano una Tvs superficiale al polso causato dal catetere.

Inizialmente consulto la mia chirurga che mi prescrive eparina in crema da mettere più volte al giorno.
Dopo due settimane la situazione sembrava migliorata (dolore trafittivo scomparso), ma la zona era ancora dura e se muovevo polso si arrossava.
Così effettuo un nuovo ecodoppler in ospedale con la mia chirurga e una addetta alla cura delle flebiti.
Dall'eco doppler (difficile da eseguire per la zona) non notano vena trombotica.
Dicono forse tendite infiammato e se ci fosse ancora una leggere flebite di assumere flavonoidi.

Torno a casa, chiamo un centro specialistico e chiedo di poter parlare telefonicamente con un chirurgo vascolare per capire come muovermi (perché non ho idea di cosa abbia).
Spiego al telefono la situazione (io avrei preso appuntamento) e il chirurgo vascolare mi dice che devo sentire il fisioterapista.
Nel frattempo il mio medico di base mostra le foto ad un vascolare il qualche suggerisce (dopo un mese dalla operazione) di iniziare un ciclo con Prima 24mg due volte al giorno.

Prendo appuntamento dal fisioterapista il quale visitandomi dice che è un tendite infiammato del mignolo.

A oggi sono passati quasi 50 giorni, il dolore non c'è, ma ho quella zona del polso con sotto questa corda in rilievo più dura e che se spingo lateralmente clicca.
La zona pelle è più scura.

Vorrei capire cosa potrebbe essere perché siamo passati da Tvs, a flebite, a tendinite.


Inoltre ho notato di avere in questi giorni (non se la.
cauda siano le camminate giornaliere e le salite) un indolenzimento alle gambe.


Ho fatto ecodoppler alle arterie gambe con cardiologo ed ecodoppler cuore e tutto apposto.

Soffro di Tiroidite di hashimoto e gastrite ereditaria.


Grazie mille per le future risposte e spero nel complesso si sia capita la situazione.
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Dr. Alberto Garavello Chirurgo vascolare 113 3
Gentile Sig.ra
quel "tendine infiammato" che sente al tatto potrebbe essere l'esito della flebite diagnostica, in cui il vaso trombizzato diventa un cordone fibrotico. Purtroppo senza vedere la situazione una diagnosi è difficile.

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Utente
Utente
Grazie mille per la sua risposta velocissima!
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Utente
Utente
Mi perdoni ultima domanda!
Questo cordone fibroso (ieri sono stata dal medico di base e mi ha detto la stessa cosa) è un processo normale e permanente oppure ha bisogno di determinate cure per fare si che la vena torni normale? (Sto prendendo prisma 24mg due volte al giorno da 15 giorni, ma ieri ho sospeso perché ho iniziato ad avere forte pizzicore e prurito alle gambe e formicolio ai piedi).
Conviene a questo punto effettuare una visita vascolare ulteriore per capire come mai è accaduta questa situazione?
Grazie ancora
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Dr. Alberto Garavello Chirurgo vascolare 113 3
Direi che è un processo fisiologico, il trobo diventa fibrotico e poi dovrebbe diminuire di dimensioni, diciamo come una specie di cicatrice.

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Utente
Utente
Grazie mille per la cortese risposta e la spiegazione. Buona Domenica