Gonfiore caviglia e senso costrittivo
Buongiorno,
Ho 33 anni, Due anni fa ho fatto la termoablazione laser alla coscia dx per una varice.
Ho il lipedema 4 stadio 1 grado diagnosticato da un linfologo.
Da gennaio 2024 avverto un senso costrittivo alla caviglia dx che sto curando con Gabapentin 300mg mattino e sera.
Ultimamente sento un senso costrittivo e un forte dolore anche al polpaccio dx appena mi espongo al sole (bastano pochissimi secondi), stessa cosa succede nel lato interno alla caviglia, come se avessi sviluppato un'ipersensabilità al caldo.
Non riesco a stare a contatto per un secondo con acqua tiepida/calda quando faccio la doccia, getti di aria calda diretti sui piedi ad esempio in macchina, o vicinanza a fonti di calore, come forno o termosifone che inizio a sentire un male fortissimo e costrizione.
Dopo poco tempo che sono seduta la caviglia si gonfia molto, da non riuscire a tenere la scarpa e devo toglierla.
Dall'ecodoppler non sono risultate patologie venose e dove sembra non essere stato riscontrato un linfedema (ma era mattino presto ed effettuato con aria condizionata), il gonfiore si manifesta principalmente al sole o quando sto al caldo o soprattutto da seduta.
Per il senso costrittivo alla caviglia ho effettuato anche un EMG dove è emersa una sofferenza al nervo adduttore sempre alla coscia destra, mentre sulla caviglia non sono state riscontrate anomalie, se non quel dolore e ipersensabilità al caldo possano dipendere da una protusione L4.
Di seguito RMN alla caviglia dx ed è stato riscontrata una sottile falda fluida intrarticolare.
"Caviglia destra: alterazione dell'apparato capsulo-legamentoso esterno della tibio-tarsica con disomogeneo ispessimento
ipointenso fibrocicatriziale del legamento peroneo-astragalico anteriore con calcificazioni (d, max 1 cm) lungo il suo decorso
correlabili ad esiti traumatico distrattivi.
Normale continuità e segnale del legamento deltoideo e del peroneo-calcaneare.
Si associano segni di alterata stabilità articolare con iperpressione esterna della troclea astragalica rispetto all'epifisi tibiale.
Non lesioni osteo-condrali delle contrapposte superfici articolari.
Sottile falda fluida intrarticolare.
Nella norma i rapporti articolari della sottoastragalica con buona riconoscibilità degli elementi molli del seno del tarso.
Regolari i rapporti articolari della medio tarsica, intertarsali e tarsometatarsali.
"
Ora la mia domanda è: questo gonfiore con caldo e da seduta e questa ipersensibilità con senso di costrizione alla caviglia con articolazione semi bloccata (già al mattino appena apro gli occhi) sono di fattore circolatorio o nervoso?
O potrebbe dipendere tutta falda fluida?
Anche se non credo ci sia un nesso con ipersensibilità calore e soprattutto gonfiore da seduta.
Il reumatologo che ha escluso artitre reumatoide.
Sono seguita da una personal trainer esperta in lipedema e noto che dopo l'allenamento o in generale dopo trekking/camminate la caviglia non è gonfia.
Grazie a chi mi saprà rispondere.
Ho 33 anni, Due anni fa ho fatto la termoablazione laser alla coscia dx per una varice.
Ho il lipedema 4 stadio 1 grado diagnosticato da un linfologo.
Da gennaio 2024 avverto un senso costrittivo alla caviglia dx che sto curando con Gabapentin 300mg mattino e sera.
Ultimamente sento un senso costrittivo e un forte dolore anche al polpaccio dx appena mi espongo al sole (bastano pochissimi secondi), stessa cosa succede nel lato interno alla caviglia, come se avessi sviluppato un'ipersensabilità al caldo.
Non riesco a stare a contatto per un secondo con acqua tiepida/calda quando faccio la doccia, getti di aria calda diretti sui piedi ad esempio in macchina, o vicinanza a fonti di calore, come forno o termosifone che inizio a sentire un male fortissimo e costrizione.
Dopo poco tempo che sono seduta la caviglia si gonfia molto, da non riuscire a tenere la scarpa e devo toglierla.
Dall'ecodoppler non sono risultate patologie venose e dove sembra non essere stato riscontrato un linfedema (ma era mattino presto ed effettuato con aria condizionata), il gonfiore si manifesta principalmente al sole o quando sto al caldo o soprattutto da seduta.
Per il senso costrittivo alla caviglia ho effettuato anche un EMG dove è emersa una sofferenza al nervo adduttore sempre alla coscia destra, mentre sulla caviglia non sono state riscontrate anomalie, se non quel dolore e ipersensabilità al caldo possano dipendere da una protusione L4.
Di seguito RMN alla caviglia dx ed è stato riscontrata una sottile falda fluida intrarticolare.
"Caviglia destra: alterazione dell'apparato capsulo-legamentoso esterno della tibio-tarsica con disomogeneo ispessimento
ipointenso fibrocicatriziale del legamento peroneo-astragalico anteriore con calcificazioni (d, max 1 cm) lungo il suo decorso
correlabili ad esiti traumatico distrattivi.
Normale continuità e segnale del legamento deltoideo e del peroneo-calcaneare.
Si associano segni di alterata stabilità articolare con iperpressione esterna della troclea astragalica rispetto all'epifisi tibiale.
Non lesioni osteo-condrali delle contrapposte superfici articolari.
Sottile falda fluida intrarticolare.
Nella norma i rapporti articolari della sottoastragalica con buona riconoscibilità degli elementi molli del seno del tarso.
Regolari i rapporti articolari della medio tarsica, intertarsali e tarsometatarsali.
"
Ora la mia domanda è: questo gonfiore con caldo e da seduta e questa ipersensibilità con senso di costrizione alla caviglia con articolazione semi bloccata (già al mattino appena apro gli occhi) sono di fattore circolatorio o nervoso?
O potrebbe dipendere tutta falda fluida?
Anche se non credo ci sia un nesso con ipersensibilità calore e soprattutto gonfiore da seduta.
Il reumatologo che ha escluso artitre reumatoide.
Sono seguita da una personal trainer esperta in lipedema e noto che dopo l'allenamento o in generale dopo trekking/camminate la caviglia non è gonfia.
Grazie a chi mi saprà rispondere.
[#1]
gentile signora,
mi sembra che il suo quadro sia multifattoriale e, in particolare, penso che il problema osteoarticolare possa avere un ruolo su questo edema che le si manifesta. Sono d'accordo sulla gestione del linfedema, ma forse valuterei anche con un ortopedico o un fisiatra quale possano essere le soluzioni per il miglioramento posturale dell'arto con l'instabilità articolare.
mi sembra che il suo quadro sia multifattoriale e, in particolare, penso che il problema osteoarticolare possa avere un ruolo su questo edema che le si manifesta. Sono d'accordo sulla gestione del linfedema, ma forse valuterei anche con un ortopedico o un fisiatra quale possano essere le soluzioni per il miglioramento posturale dell'arto con l'instabilità articolare.
Dr. Alberto Settembrini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 311 visite dal 18/07/2024.
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