Calore al piede

Gentilissimi dottori sono maschio di 54 anni, da circa 8 anni soffro dei seguenti disturbi al piede sinistro: sensazione di calore e di gonfiore soprattutto nei mesi caldi. Se tolgo la scarpa oppure se lo metto sotto la fontana dell'acqua fresca provo sensazione di sollievo, se cammino in fretta o peggio se corro avverto subito un forte indolenzimento che mi costringe a fermarmi, sento i muscoli e i nervi che "tirano e stringono" come non mi succede nell'altro piede. In più se faccio ruotare il piede sento rumore e scricchiolio. Nel corso degli anni ho fatto radiografie, risonanza, elettromiografie, mai trovato niente. ho pure fatto ecocolordoppler sia venoso che arterioso e mi è stata riscontrata una piccola calcificazione nell'arteria. Chiedo gentilmente cosa mi consigliate di fare.
Inoltre qualche mase fa mi è stata diagnosticata una diastasi ai muscoli retti dell'addome. Poichè sto continuando lo stesso a fare esercizi addominali nel corso dei quali mi fuoriesce una protuberanza a forma di mezzo uovo all'altezza dell'ombelico, vi chiedo se secondo voi posso continuare siccome non è mai cresciuta ulteriormente, oppure sia meglio smettere prima che all'improvviso possa fuoruscire irreparabilmente. Saluti e grazie a tutti voi.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
è purtroppo impossibile a distanza fornirLe indicazioni ulteriori circa i disturbi lamentati al piede, vista la negatività riferita degli accertamenti fin qui praticati e la mancata definizione diagnostica da parte di chi ha potuto osservarLa dal vivo. Non sottovaluterei ad ogni modo la "piccola calcificazione" (in quale arteria e di che spessore ?)
Per quanto attiene al problema della diastasi, personalmente sconsiglio vivamente l'insistere con gli esercizi cosiddetti "addominali" che non potranno certamente migliorare la situazione, generando al contrario, come da Lei stesso osservato, un aumento della pressione endoaddominale con il solo effetto far progredire la sua condizione. Qualora la manifestazione assumesse dimensioni rilevanti o si accompagnasse a disturbi o limitazioni, potrebbe essere indicato considerare l'opportunità della correzione chirurgica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Utente
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Gentilissimo dottor Piscitelli, farò tesoro delle sue indicazioni riguardo la diastasi nel senso che d'ora in avanti eviterò assolutamente sforzi addominali.
Per quanto riguarda il piede la sintesi delle diagnosi rilasciate dagli specialisti che mi hanno visitato sono le seguenti: piede piatto, tendinopatia, postura sbagliata; ho indossato plantari di diversa fattura per oltre 1 anno, ho fatto esercizi posturali, non ho mai visto miglioramenti, e secondo me le diagnosi non hanno mai corrisposto coi sintomi da me accusati. Secondo lei c'è indicazione per una visita angiologica, e se sì a quale specialista è bene rivolgersi? E' bene fare altri esami? Grazie caro dottore.
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Utente
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Riporto di seguito sintesi esami al piede:
1^ ECOGRAFIA - le arterie tibiale anteriore e posteriore presentano calcificazioni parietali ma appaiono pervie e con un buon flusso.
2^ ECOGRAFIA - alcune calcificazioni parietali lungo il decorso dell'arteria dordale del piede.
1° ECO COLOR DOPPLER VENOSO - tutto regolare salvo alcune calcificazioni sulle tibiali.
2° ECO COLOR DOPPLER VENOSO - tutto normale e regolare salvo lievi calcificazioni arteria dorsale.
EMG - ha fornito risultati di normalità.
RNM - tutto regolare.
Dottor Piscitelli, ora non so se fare altri esami e farmi visitare da qualcun'altro, le chiedo scusa per l'ulteriore disturbo, la ringrazio e la saluto cordialmente.