Un gonfiore alla gamba

Gentili dottori vi scrivo a nome di mio padre. Da qualche giorno ha notato un gonfiore alla gamba e oggi, andando dal medico, gli è stata diagnosticata una tromboflebite. Come cura gli è stata prescritta la cardioaspirin da 100mg una volta al giorno. Giovedì dovrà effettuare un eco-color-doppler. Vorrei sapere se sia necessario rimanere a riposo oppure fare un minimo di attività fisica; se sia necessario indossare una calza sanitaria; se è necessaria una particolare dieta (più acqua, più frutta, ecc..)
Grazie in anticipo per la vostra disponibilità.
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Dr. Giovambattista Caruso Chirurgo generale, Senologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Endocrinochirurgo 28 3
Gentile utente,
la diagnosi di tromboflebite si basa su un corteo sintomatologico caratterizzato, oltre dal gonfiore alla gamba, anche da dolore, arrossamento cutaneo e sensazione al tatto di maggior calore dell'arto interessato rispetto al controlaterale. Lei si limita a parlare solo del gonfiore dell'arto inferiore. Sarebbe utile sapere se suo padre soffre di varici alle gambe. L'uso della calza elastica ovviamente facilita il deflusso venoso. Le consiglio comunque di attendere il risultato dell'ecocolordoppler, a quel punto si potrà adottare la terapia più idonea.
Cordiali saluti.

Dr. Giovambattista Caruso

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, effettivamente i sintomi sono dolore, gonfiore, arrossamento e maggior calore. Le vene varicose sono presenti solo sulla gamba opposta a quella dolorante da quanto mi riferisce mio padre. La ringrazio per la risposta rapida.
Buona serata.
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Dr. Giovambattista Caruso Chirurgo generale, Senologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Endocrinochirurgo 28 3
La diagnosi di tromboflebite ci sta benissimo, ovviamente senza esame clinico diretto del paziente non posso appurare che non vi siano fenomeni di trombosi venosa profonda, ben più complessa della semplice tromboflebite. La cardioaspirina va benissimo come trattamento, anche se, di solito, quando si ha una diagnosi certa, occorre aggiungere altri farmaci, quali le eparine a basso peso molecolare, che permettono una risoluzione più rapida della patologia e sei sintomi ad essa correlati. Ormai non ha da attendere che domani, appunto giovedì, giorno in cui, come lei ha citato, suo padre dovrà sottoporsi all'esame color- doppler. Mi faccia sapere, comunque, l'esito sebbene il suo curante saprà benissimo prendersi cura di suo padre.
Cordiali saluti.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
una diagnosi di tromboflebite richiede in prima istanza una identificazione precisa della sede e della estensione, dal momento che una flebite superficiale è ben altra cosa rispetto all'interessamento del circolo venoso profondo (Trombosi Venosa Profonda) sia sul piano terapeutico che sul quello prognostico (Sindrome postflebitica).
La valutazione dello Specialista è pertanto quanto mai opportuna anche perché la terapia impostata (cardioaspirin da 100mg una volta al giorno) è del tutto inappropriata in entrambe le eventualità non trovando i farmaci antiaggreganti alcuna indicazione nelle affezioni venose, per le quali sono del tutto inefficaci.
Qualora la diagnosi di tromboflebite (superficiale o profonda che sia) venisse confermata resta poi la problematica, tutt'altro che secondaria, di identificare la patogenesi dell'affezione (varici, trauma, diatesi trombofilica congenita o acquisita, patologie concomitanti, ecc.)
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Utente
Utente
Gentili dottori,
riporto per esteso i risultati dell'eco-color-doppler di mio padre.

L'esame eseguito con sonda duplex-scanner evidenzia, bilateralmente, le vene del circolo superficiale e di quello profondo, normali per decorso, calibro e pulsatilità.
La scansione ecografica mostra iperecogenecità endoluminale con incomprimibilità alla sonda esploratrice dell'asse popliteo-femorale sinistro come per flebotrombosi del distretto.
L'analisi spettrale del circolo profondo evidenzia assenza di flusso a carico del medesimo tratto vascolare.

giunzione safeno-femorale dx: continente sin: continente
vene safene interne dx: sufficiente sin: sufficiente
giunzioni safeno-poplitee dx:continente sin: continente
vene safene esterne dx: sufficiente sin: sufficiente

conclusioni: quadro di flebotrombosi popliteo-femorale sinistra

Se fosse possibile vorrei avere delle delucidazioni su questi esiti, vorrei sapere in particolare se si tratta di una tromboflebite superficiale o più profonda.
Come cura sono state somministrate iniezioni di clexane t 6000 ui per 20 giorni.
Domando di nuovo se sia necessario effettuare una minima attività fisica (x es. passeggiate) oppure rimanere a riposo, e se sia necessario evitare alcuni cibi e bevande.
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
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Utente
Utente
Gentili dottori,
riporto per esteso i risultati dell'eco-color-doppler di mio padre.

L'esame eseguito con sonda duplex-scanner evidenzia, bilateralmente, le vene del circolo superficiale e di quello profondo, normali per decorso, calibro e pulsatilità.
La scansione ecografica mostra iperecogenecità endoluminale con incomprimibilità alla sonda esploratrice dell'asse popliteo-femorale sinistro come per flebotrombosi del distretto.
L'analisi spettrale del circolo profondo evidenzia assenza di flusso a carico del medesimo tratto vascolare.

giunzione safeno-femorale dx: continente sin: continente
vene safene interne dx: sufficiente sin: sufficiente
giunzioni safeno-poplitee dx:continente sin: continente
vene safene esterne dx: sufficiente sin: sufficiente

conclusioni: quadro di flebotrombosi popliteo-femorale sinistra

Se fosse possibile vorrei avere delle delucidazioni su questi esiti, vorrei sapere in particolare se si tratta di una tromboflebite superficiale o più profonda.
Come cura sono state somministrate iniezioni di clexane t 6000 ui per 20 giorni.
Domando di nuovo se sia necessario effettuare una minima attività fisica (x es. passeggiate) oppure rimanere a riposo, e se sia necessario evitare alcuni cibi e bevande.
Grazie ancora per la vostra disponibilità.
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Dr. Giovambattista Caruso Chirurgo generale, Senologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Endocrinochirurgo 28 3
La flebotrombosi non è altro che la formazione di un coagulo all'interno di un vaso venoso profondo, in questo caso a carico dell'asse popliteo-femorale della gamba sinistra. Quadro ben più complesso di una semplice tromboflebite, in cui sono invece interessate le vene superficiali. Complicanza di una trombosi venosa profonda è il distacco del trombo e la sua migrazione lungo i grandi vasi venosi del corpo fino al cuore e di conseguenza al polmone con conseguente embolia polmonare. La terapia che adesso suo padre sta facendo è senz'altro corretta (un'eparina a basso peso molecolare), addirittura 6000 UI una sola volta al giorno sono pure pochine, ovviamente il vostro curante, valutando personalmente il paziente, è ben più consapevole delle sue caratteristiche corporee.
Di sicuro gli verranno prescritte delle calze elastiche. Per quanto concerne la mobilizzazione bisogna stare cauti nei primi giorni, onde evitare, appunto, la mobilizzazione del coagulo e la sua embolizzazione. Ovviamente una volta risoltasi la fase acuta dovrà riprendere un'attività fisica.
Sarebbe utile inoltre comprendere il motivo di questa trombosi: è stato immobilizzato a letto negli ultimi tempi? soffre di malattie particolari? fa una vita sedentaria? ha disordini dell'assetto emocoagulativo (piastrinosi, poliglobulia, ipercoagulabilità)? Di tutto questo ne parli con il curante, in modo da poter eseguire tutte quelle altre indagini necessarie.
Cordiali saluti
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
L'e ocolordoppler, così come riportato, descrive il quadro di una Trombosi Venosa Profonda. Tale condizione richiede di necessità di essere seguita adeguatamente in ambiente specialistico al fine di istituire un trattamento farmacologico efficace e individuare una elastocompressione adeguata.
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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto ringrazio sia il dott. Caruso sia il dott. Piscitelli per la vostra disponibilità e per le vostre delucidazioni.
Per il dott. Caruso: fino a un anno fa mio padre era impiegato e quindi il suo lavoro era particolarmente sedentario; ora stando più a casa questa sedentarietà è un po' aumentata. Inoltre, non so se siano informazioni utili e connesse alla patologia, soffre di ipotiroidismo, ultimamente aveva la pressione un po' alta ed è sovrappeso.
Se può esserle utile le do anche informazioni sulle caratteristiche corporee: 53 anni, alto 1,75 circa, peso 100kg circa.
Grazie ancora.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Gentile Utente,
devo purtroppo segnalarLe che, diversamente da quanto suggerito, la terapia cui attualmente è sottoposto suo Padre è del tutto inadeguata.
Una TVP richiede ben altro dosaggio e tipo di anticoagulante.
Si tratta di trattamenti che richiedono competenze specialistiche ed adeguato monitoraggio ematochimico, nonché verifiche cliniche e strumentali per valutarne l'efficacia e la durata necessaria.
Le rinnovo l'invito ad affidarsi alle competenze di uno Specialista.
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