Vasculopatia calcifica
Buonasera,
nel mese di gennaio tramite un ecocolor doppler carotideo ho scoperto che mio padre a 72 anni vive con la carotide sinistra completamente serrata e la carotide destra con stenosi del 70/80%.
Nelle 48h successive è stato visto da un cardiologo che ha richiesto un ricovero urgente per effettuare una coronarografia ed una angio tac con l'idea, anche se remota, di mettere uno stent alla carotide. L'esame ha evidenziato che tutte le arterie di mio padre sono in pessime condizioni, le illiache sono quasi del tutto ostruite, la femorale, le succlavie, coronarie, ect. Pertanto, ancora a distanza di 48h è stato portato in sala operatoria dove hanno eseguito un intervento in extracorporea con applicazione di 6bypass cardiaci.Fortunatamente l'esito dell'intervento è eccellente, infatti nonostante la promessa del cardiochirugo non ha avuto alcun danno celebrale.
Ad oggi, mi trovo a dover scegliere se seguire quanto consigliato dal primo cardiologo, nonchè emodinamista, di provare a raggiungere la carotide con l'inserimento di stent a partire dalle illiache. Oppure seguire quanto suggerisce il cardiochirurgo cioè di lasciare la situazione nell'equilibrio naturale che si è creato e valutare solo un possibile intervento chirurgico alla carotide. Inoltre, ho sentito anche il parere del chirurgo vascolare che mi dice di dover rifare un ecocolordoppler consulare la sua equipe e provare, anche se con altissimo rischio, ad intervenire sulla carotide chirurgicamente se l'anestesista gli darà l'ok. Altrimenti proverà tramite l'inserimento degli stent.
A questo punto sono a chiedervi se la patologia di mio padre (vasculopatia calcifica) può essere trattata dell'emodinamista, del cardiochirurgo, del chirurgo vasclare, del neuroradiologo e soprattutto un centro di eccellenza in italia che tratta questa patologia.
Ringraziando in antcipo pe rla cortese attenzione,
Cordiali saluti.
nel mese di gennaio tramite un ecocolor doppler carotideo ho scoperto che mio padre a 72 anni vive con la carotide sinistra completamente serrata e la carotide destra con stenosi del 70/80%.
Nelle 48h successive è stato visto da un cardiologo che ha richiesto un ricovero urgente per effettuare una coronarografia ed una angio tac con l'idea, anche se remota, di mettere uno stent alla carotide. L'esame ha evidenziato che tutte le arterie di mio padre sono in pessime condizioni, le illiache sono quasi del tutto ostruite, la femorale, le succlavie, coronarie, ect. Pertanto, ancora a distanza di 48h è stato portato in sala operatoria dove hanno eseguito un intervento in extracorporea con applicazione di 6bypass cardiaci.Fortunatamente l'esito dell'intervento è eccellente, infatti nonostante la promessa del cardiochirugo non ha avuto alcun danno celebrale.
Ad oggi, mi trovo a dover scegliere se seguire quanto consigliato dal primo cardiologo, nonchè emodinamista, di provare a raggiungere la carotide con l'inserimento di stent a partire dalle illiache. Oppure seguire quanto suggerisce il cardiochirurgo cioè di lasciare la situazione nell'equilibrio naturale che si è creato e valutare solo un possibile intervento chirurgico alla carotide. Inoltre, ho sentito anche il parere del chirurgo vascolare che mi dice di dover rifare un ecocolordoppler consulare la sua equipe e provare, anche se con altissimo rischio, ad intervenire sulla carotide chirurgicamente se l'anestesista gli darà l'ok. Altrimenti proverà tramite l'inserimento degli stent.
A questo punto sono a chiedervi se la patologia di mio padre (vasculopatia calcifica) può essere trattata dell'emodinamista, del cardiochirurgo, del chirurgo vasclare, del neuroradiologo e soprattutto un centro di eccellenza in italia che tratta questa patologia.
Ringraziando in antcipo pe rla cortese attenzione,
Cordiali saluti.
[#1]
suo padre presenta un quadro diffuso di arteriosclerosi con interessamento polidistrettuale
per quanto strettamente legato alla patologia carotidea, l'indicazione al trattamento necessita di una valutazione complessiva sul rischio beneficio basata sia sulla diagnostica eseguita che sulle condizioni generali - in particolare neurologiche e cardiache
il chirurgo vascolare è lo specialista di riferimento
i centri di eccellenza in italia sono numerosi
cordiali saluti
Sergio Losa
per quanto strettamente legato alla patologia carotidea, l'indicazione al trattamento necessita di una valutazione complessiva sul rischio beneficio basata sia sulla diagnostica eseguita che sulle condizioni generali - in particolare neurologiche e cardiache
il chirurgo vascolare è lo specialista di riferimento
i centri di eccellenza in italia sono numerosi
cordiali saluti
Sergio Losa
Sergio Losa
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 13/04/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.