TVP dopo immobilizzazione per trauma distorsivo ginocchio sx
Buongiorno,
dopo trauma distorsivo con lezione II/III grado del collaterale mediale e del crociato anteriore, vengo immobilizzato in PS con doccia gessata per 19gg, con profilassi Clexane 4000 U.I. che ho iniziato 48h dopo l'immobilizzazione.
Tolto il gesso ed iniziata la riabilitazione, per via di gamba calda e rossa mi suggeriscono di fare ECD venoso ed arterioso: l'esito di tale esame indica una TVP femoro-poplitea-peroniera-gemellare, di formazione non recente in quanto strutturata, compatibile con il tempo di immobilizzazione.
L'angiologo mi prescrive Arixtra 7.5mg una al giorno, controllo dopo 15gg. Mi dice che la calza terapeutica me la prescriverà al controllo, per ora è preferibile aspettare che la gamba si sgonfi un pò (anche se non si rileva questo grande gonfiore), altrimenti tra pochi gg la calza non ha più effetto; ridurre sensibilmente la fisioterapia, no a massaggi nè a elettrostimolazioni; verrà poi prescritta TAO (Coumadin).
Vi pongo gentilmente le seguenti domande:
-quali conseguenze potrebbero esserci durante questi 15gg senza calza? è meglio utilizzarla da subito?
-quanto posso lavorare in fisioterapia per riprendere la mobilità della gamba? attualmente la muscolatura è decisamente ipotonica;
-riesco a camminare anche senza stampelle (ancora non in modo fluido e naturale), posso farlo o rischio di scatenare un EP?voglio esercitarmi per tornare a deambulare normalmente...
-quali probabilità ho di avere una IVC residua? come posso prevenirla? (alimentazione, esercizio fisico, perdita di peso...non so!)
-per quanto tempo dovrò portare la calza? e per quanto sarà necessaria la TAO?
-mi consigliate delle misure per prevenire postumi (tipo: tenere la gamba alta ad ogni opportunità, dormire con letto in pendenza, fare molto sport, farmaci che concorrono al benessere delle vene...);
-sono molto sportivo e amo in particolare gli sport aerobici (in particolare la corsa sulla sunga distanza, mezza maratona in particolare (21km)): potrò tornare a correre tranquillamente senza complicazioni? è opportuno utilizzare dei gambaletti adeguati durante la corsa?
VI ringrazio per una vostra cortese risposta e pongo distinti saluti.
Antonio
dopo trauma distorsivo con lezione II/III grado del collaterale mediale e del crociato anteriore, vengo immobilizzato in PS con doccia gessata per 19gg, con profilassi Clexane 4000 U.I. che ho iniziato 48h dopo l'immobilizzazione.
Tolto il gesso ed iniziata la riabilitazione, per via di gamba calda e rossa mi suggeriscono di fare ECD venoso ed arterioso: l'esito di tale esame indica una TVP femoro-poplitea-peroniera-gemellare, di formazione non recente in quanto strutturata, compatibile con il tempo di immobilizzazione.
L'angiologo mi prescrive Arixtra 7.5mg una al giorno, controllo dopo 15gg. Mi dice che la calza terapeutica me la prescriverà al controllo, per ora è preferibile aspettare che la gamba si sgonfi un pò (anche se non si rileva questo grande gonfiore), altrimenti tra pochi gg la calza non ha più effetto; ridurre sensibilmente la fisioterapia, no a massaggi nè a elettrostimolazioni; verrà poi prescritta TAO (Coumadin).
Vi pongo gentilmente le seguenti domande:
-quali conseguenze potrebbero esserci durante questi 15gg senza calza? è meglio utilizzarla da subito?
-quanto posso lavorare in fisioterapia per riprendere la mobilità della gamba? attualmente la muscolatura è decisamente ipotonica;
-riesco a camminare anche senza stampelle (ancora non in modo fluido e naturale), posso farlo o rischio di scatenare un EP?voglio esercitarmi per tornare a deambulare normalmente...
-quali probabilità ho di avere una IVC residua? come posso prevenirla? (alimentazione, esercizio fisico, perdita di peso...non so!)
-per quanto tempo dovrò portare la calza? e per quanto sarà necessaria la TAO?
-mi consigliate delle misure per prevenire postumi (tipo: tenere la gamba alta ad ogni opportunità, dormire con letto in pendenza, fare molto sport, farmaci che concorrono al benessere delle vene...);
-sono molto sportivo e amo in particolare gli sport aerobici (in particolare la corsa sulla sunga distanza, mezza maratona in particolare (21km)): potrò tornare a correre tranquillamente senza complicazioni? è opportuno utilizzare dei gambaletti adeguati durante la corsa?
VI ringrazio per una vostra cortese risposta e pongo distinti saluti.
Antonio
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CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
premesso che è indispensabile che la Sua condizione venga seguita e valutata da uno Specialista dal vivo, potrà trovare diverse informazioni utili in questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html
Il periodo in cui non ha indossato la calza non dovrebbe aver influito in maniera determinante su una TVP già stabilizzata, ma il suo uso anche prolungato per il futuro rappresenta uno dei capisaldi per ottenere una guarigione con la minore incidenze di esiti a distanza.
L'orientamento attuale è quello di invogliare a una deambulazione attiva (evitando eccessi o sforzi tipo percorsi in salita eccessivamente lunghi) indossando tassativamente la calza elastica. Nella fase di stabilizzazione del trombo (da valutare attentamente con ecocolordoppler seriati) sotto trattamento anticoagulante e con elastocompressione adeguata la possibilità di una EP è fortemente minimizzata.
Il mantenimento della posizione antideclive dell'arto quando attuabile è certamente una procedura utile, come pure il mantenimento di un peso ragionevole e della regolarità dell'alvo.
Va prevenuta la disidratazione.
E presto per poter fare previsioni sul Suo "futuro sportivo". L'uso di gambaletti specifici potrebbe probabilmente essere individuato dopo valutazione dello stato di guarigione.
Gentile Utente,
premesso che è indispensabile che la Sua condizione venga seguita e valutata da uno Specialista dal vivo, potrà trovare diverse informazioni utili in questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/92-la-sindrome-post-flebitica.html
Il periodo in cui non ha indossato la calza non dovrebbe aver influito in maniera determinante su una TVP già stabilizzata, ma il suo uso anche prolungato per il futuro rappresenta uno dei capisaldi per ottenere una guarigione con la minore incidenze di esiti a distanza.
L'orientamento attuale è quello di invogliare a una deambulazione attiva (evitando eccessi o sforzi tipo percorsi in salita eccessivamente lunghi) indossando tassativamente la calza elastica. Nella fase di stabilizzazione del trombo (da valutare attentamente con ecocolordoppler seriati) sotto trattamento anticoagulante e con elastocompressione adeguata la possibilità di una EP è fortemente minimizzata.
Il mantenimento della posizione antideclive dell'arto quando attuabile è certamente una procedura utile, come pure il mantenimento di un peso ragionevole e della regolarità dell'alvo.
Va prevenuta la disidratazione.
E presto per poter fare previsioni sul Suo "futuro sportivo". L'uso di gambaletti specifici potrebbe probabilmente essere individuato dopo valutazione dello stato di guarigione.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 13/04/2016.
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