Alla cortese attenzione del dott. lucio piscitelli
Gentile Dott. Piscitelli, le scrivo perché ho constatato che lei si occupa del varicocele pelvico nelle donne e che ha inserito nel suo sito personale (a proposito complimenti per il contributo sul semplice intervento di appendicite: molto ironico e significativo!) e in quello di Medicitalia diversi contributi in merito. Io ho proprio un problema di varicocele pelvico bilaterale diagnosticato attreverso ecografia transvaginale con ecodoppler che dice: "miometrio diffusamente disecogeno con ectasia delle arterie arcuate (reperto occasionale normale). Varicocele pelvico bilaterale prevalente a sinistra" . Sino ad ora ho consultato diversi medici specialisti (angiologi, gicnecolgi, radiologi interventisti) che innanzitutto hanno avuto difficoltà a fare una diagnosi precisa e in secondo luogo sono indecisi sull'inervento da fare. Le spiego meglio: il radiologo interventista propone una scleroembolizzazione retrograda; i ginecologi e gli angiologi sconsigliano questo inervento innovativo che potrebbe procurarmi una menopausa precoce e propongono invece il tradizionale intervento chirurgico, credo per via laparoscopica. Nei prossimi giorni vedrò l'ennesimo ginecologo al Policlinico di Matera che deve decidere se sono da operare o no. Non ce la faccio più!
Ho ormai 40 anni, a 31 anni ho avuto un figlio e sono già due anni che soffro di questi dolori al bassoventre (come quelli mestruali)con bruciori e senso di calore vaginale (dovrei avere diverse varici vulvari che sono quelle che mi danno più fastidio), il forte bruciore e dolore si irradia alle gambe fino alle vene dei piede che a sera diventano gonfie e bluastre, tutto ciò mi impedisce di svolgere completamente la mia normale attività lavorativa per non parlare della dispareunia. I dolori si intensificano al pomeriggio e diventano insopportabili alla sera quando devo stendermi per disperazione. La cura che mi è stata data è di vessel fiale per venti giorni e vessel compresse (due al giorno ) per 40 giorni più feldene compresse per le crisi dolorose acute. Tuttavia la sua efficacia su di me sembra scarsa.
Vorrei chiederle quali sono i parametri che stabiliscono che il varicocele nelle donne deve essere operato e le chiedo anche delucidazioni sul tradizionale trattamento chirurgico del varicocele nelle donne. Lei lo pratica, vero? La ringrazio molto per la sua disponibilità.
Ho ormai 40 anni, a 31 anni ho avuto un figlio e sono già due anni che soffro di questi dolori al bassoventre (come quelli mestruali)con bruciori e senso di calore vaginale (dovrei avere diverse varici vulvari che sono quelle che mi danno più fastidio), il forte bruciore e dolore si irradia alle gambe fino alle vene dei piede che a sera diventano gonfie e bluastre, tutto ciò mi impedisce di svolgere completamente la mia normale attività lavorativa per non parlare della dispareunia. I dolori si intensificano al pomeriggio e diventano insopportabili alla sera quando devo stendermi per disperazione. La cura che mi è stata data è di vessel fiale per venti giorni e vessel compresse (due al giorno ) per 40 giorni più feldene compresse per le crisi dolorose acute. Tuttavia la sua efficacia su di me sembra scarsa.
Vorrei chiederle quali sono i parametri che stabiliscono che il varicocele nelle donne deve essere operato e le chiedo anche delucidazioni sul tradizionale trattamento chirurgico del varicocele nelle donne. Lei lo pratica, vero? La ringrazio molto per la sua disponibilità.
Gentile Utente,
la complessità del suo quadro clinico, come si evince anche dai suoi precedenti post, è tale da superare le possibilità di un consulto on line.
Mi sembra d'altra parte che già in precedenza le siano state fornite tutte le informazioni che con i limiti di una valutazione a distanza siamo stati in grado di proporLe.
Le consiglio di proseguire con fiducia l'osservazione presso le strutture che cita, che, per quanto ne so, sono qualificate e sapranno darLe la migliore assistenza.
Le porgo i migliori auguri e la ringrazio per i suoi apprezzamenti sulla visita al mio sito personale.
la complessità del suo quadro clinico, come si evince anche dai suoi precedenti post, è tale da superare le possibilità di un consulto on line.
Mi sembra d'altra parte che già in precedenza le siano state fornite tutte le informazioni che con i limiti di una valutazione a distanza siamo stati in grado di proporLe.
Le consiglio di proseguire con fiducia l'osservazione presso le strutture che cita, che, per quanto ne so, sono qualificate e sapranno darLe la migliore assistenza.
Le porgo i migliori auguri e la ringrazio per i suoi apprezzamenti sulla visita al mio sito personale.
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