Possibile espressione di ectasia venosa suoerficiale trombizzata

Buongiorno Egregi Dottori,
sono una donna di 38 anni, buona salute e nessun figlio a carico.
Da circa due anni si è formata tra labbro destro e coscia destra una protuberanza che al tatto appare come una striscia lunga a volte dolente.
Ho eseguito ben due ecografie in due istituti diversi.
Nel dicembre del 2017, alla prima ecografia mi diagnosticarono un ematoma con la seguente diagnosi:
"Sono state eseguite scansioni della tumefazione clinicamente apprezzabile a livello del grande labbro di destra che ha evidenziato la presenza di una formazione ovoidale con dimensioni massime di 14x6 mmad ecostruttura ipoecogena che all'esame colordoppler non presenta vascolarizzazioni al suo interno compatibile in prima ipotesi come un ematoma organizzato. "
Non mi dissero niente altro e la mia dottoressa di base minimizzò un po il problema.
Nel settembre del 2018 decisi di sottopormi ad un'altra ecografia dove il referto fu il seguente:
"In corrispondenza di tumefazione obiettabile a livello del grande labbro di destra si documenta la presenza, su piani sottocutanei, di immagine ipoecogena di morfologia allungata, tubiliforme, in apparente contiguità con le strutture vascolari superficiali, priva di segnali vascolari e scarsamente comprimibile, possibile espressione di ectasia venosa superficiale trombizzata"
A seguito di questo referto domandai alla radiologa come mi sarei dovuta muovere e lei mi consiglio di lasciarla li "che tanto fastidio non dava".
Seguito il suo consiglio non diedi piu peso alla cosa e mi fidai di lei, continuando a fare la mia vita di sempre.
Ora però da circa una settimana questa ipotetica vena si è ingrossata e mi fa male al tatto e sono un tantino preoccupata.
Premesso che mi sono fatta visitare dalla mia ginecologa che ha escluso che si potesse trattare di un problema ginecologico (visto dove è posizionata questa protuberanza ho chiesto un consulto anche a lei), mi preme anche dirvi che purtroppo sono soggetta a ecchimosi molto facili, non appena tocco qualcosa mi vengono fuori dei lividi enormi, molto dolenti. Ho esguito gli esami per la coagulazione del sangue ed erano abbastanza buoni.
Anche gli altri esami del sangue sono abb buoni, emocromo e formula leucocitaria a parte le piastrine che oscillano un po da qualche anno (circa tre/4 anni fa erano molto piu basse) superando a volte anche di poche unità il range. Non so se ci sia un nesso con questo problema che ho ma mi sembrava giusto mettervi al corrente.
Fumo 15 sigarette al die circa.
Vi scrivo per avere un parere o un suggerimento su come muovermi perche vorrei andare a fondo alla cosa.
Tornero sicuramente dalla mia Dottoressa di Base, ma intanto un consulto esterno magari mi può essere d'aiuto.
Grazie per la cortese attenzione.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
comprenderà la difficoltà di offrire a distanza una valutazione che rusulti più attendibile di quelle di chi ha avuto la possibilità di visitarla dal vivo.
L’ipotesi dell’ematoma potrebbe essere condivisibile, ma anche la possibilità di un nodo di varicoflebite potrebbe essere considerata, soprattutto se in quella sede siano state in precedenza notate dilatazioni venose.
Mi domando infine se la sua ginecologa abbia escluso con certezza che possa trattarsi di una cisti della ghiandola di Bartolini, ipotesi alquanto suggestiva, ma con tutti i limiti di essere formulata a distanza.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,
Grazie per la sua tempestiva risposta...si la ginecologa ha escluso le ghiandole di bartolini spiegandomi che la pozione e la forma di questa protuberanza non sono riconducibili a quel tipo di patologia.
Io non ho mai avuto problemi di dilatazione venosa, è la prima volta che mi capita. Capisco la difficolta di una diagnosi a distanza ma vorrei capire come muovermi e a chi potrei rivolgermi. Un ecografia dice una cosa, l'altra un altra...e sono molto confusa anche perche come dicevo incomincia a farmi male e a darmi fastidio. Come potrei procedere con la ricerca di una diagnosi certa per poi eventualmente curarmi?
Grazie
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234 20
A questo punto si dovrebbe ricorrere a indagini di secondo livello (RM).
Un secondo parere ginecologico non sarebbe da escludere.
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dopo
Utente
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La ringrazio Dottore, le farò sapere.