Grave linfedema con grandi lesioni scoperte e presenza di più batteri, aiutare chi rifiuta l'aiuto
Salve, mia madre da un paio di anni combatte con un grave linfedema ad entrambe le gambe, con presenza di lesioni profonde nella carne e diversi batteri.
È fortemente obesa ed è arrivata persino ad avere i vermi nella carne.
Passa la sua vita in una poltrona ad urlare dai dolori e piangere.
Le abbiamo provate di tutte, è stata vista da diversi dottori e curata in diversi modi, ottenendo anche qualche miglioramento, ma purtroppo è una donna testarda, e complice anche il dolore che prova ha paura dei dottori.
Una volta un dottore le fece male con un bisturi sulla carne scoperta per eliminare della sporcizia e da allora ha il terrore di essere toccata.
C'è da dire anche che ha convinzioni tutte sue, e non vuole seguire appieno cosa le viene detto, dicendo che i farmaci non le fanno effetto e quindi seguendo in parte o male le cure.
Le vengono fatte ogni giorno le fasciature/medicazioni, perlomeno quando non riesce a vincere lei, tuttavia queste sono fatte a modo suo, e cioè non arrivano a coprire pure il piede come tutti le hanno detto di fare.
Era stata portata anche da uno psichiatra che le aveva consigliato di prendere delle medicine per stare più calma ma lei si è rifiutata di prenderle.
Inutile dire che questo ha condizionato tutta la famiglia, io mi sento in colpa per non essere mai riuscito a fare di più, ed effettivamente non è che io abbia fatto mai granché, è capitato la portassi io stesso in ospedale, ma complice anche un rapporto conflittuale pre-malattia, lavoro, università non sono riuscito a far molto, se ne occupa mio padre separato principalmente.
Tra l'altro io non sono nemmeno esente da problemi, più che altro psicologici, dato che soffro di attacchi di panico, iperidrosi per ansia sociale, anche se sembro una persona normale, con amici e una vita normale.
Quello che mi chiedo e che vi chiedo, e cosa posso fare di più?
Sento in qualche modo che i miei problemi sono strettamente legati ai suoi, e il non riuscire a fare qualcosa in più mi segnerà per sempre.
Come aiutare una persona spaventata che non collabora, ci sono cure, strutture o modi più efficaci per aiutarla?
È fortemente obesa ed è arrivata persino ad avere i vermi nella carne.
Passa la sua vita in una poltrona ad urlare dai dolori e piangere.
Le abbiamo provate di tutte, è stata vista da diversi dottori e curata in diversi modi, ottenendo anche qualche miglioramento, ma purtroppo è una donna testarda, e complice anche il dolore che prova ha paura dei dottori.
Una volta un dottore le fece male con un bisturi sulla carne scoperta per eliminare della sporcizia e da allora ha il terrore di essere toccata.
C'è da dire anche che ha convinzioni tutte sue, e non vuole seguire appieno cosa le viene detto, dicendo che i farmaci non le fanno effetto e quindi seguendo in parte o male le cure.
Le vengono fatte ogni giorno le fasciature/medicazioni, perlomeno quando non riesce a vincere lei, tuttavia queste sono fatte a modo suo, e cioè non arrivano a coprire pure il piede come tutti le hanno detto di fare.
Era stata portata anche da uno psichiatra che le aveva consigliato di prendere delle medicine per stare più calma ma lei si è rifiutata di prenderle.
Inutile dire che questo ha condizionato tutta la famiglia, io mi sento in colpa per non essere mai riuscito a fare di più, ed effettivamente non è che io abbia fatto mai granché, è capitato la portassi io stesso in ospedale, ma complice anche un rapporto conflittuale pre-malattia, lavoro, università non sono riuscito a far molto, se ne occupa mio padre separato principalmente.
Tra l'altro io non sono nemmeno esente da problemi, più che altro psicologici, dato che soffro di attacchi di panico, iperidrosi per ansia sociale, anche se sembro una persona normale, con amici e una vita normale.
Quello che mi chiedo e che vi chiedo, e cosa posso fare di più?
Sento in qualche modo che i miei problemi sono strettamente legati ai suoi, e il non riuscire a fare qualcosa in più mi segnerà per sempre.
Come aiutare una persona spaventata che non collabora, ci sono cure, strutture o modi più efficaci per aiutarla?
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Gentile Utente,
sicuramente il quadro clinico che lei descrive è complesso e andrebbe probabilmente affrontato da più punti di vista (inquadramento generale della paziente, situazione metabolica e cardiologica, dieta, quadro vascolare, situazione psicologica ecc ecc).
Il mio consiglio è quello di rivolgersi al Curante della paziente che saprà indicarle come iniziare un adeguato percorso diagnostico - terapeutico.
Cordiali Saluti,
sicuramente il quadro clinico che lei descrive è complesso e andrebbe probabilmente affrontato da più punti di vista (inquadramento generale della paziente, situazione metabolica e cardiologica, dieta, quadro vascolare, situazione psicologica ecc ecc).
Il mio consiglio è quello di rivolgersi al Curante della paziente che saprà indicarle come iniziare un adeguato percorso diagnostico - terapeutico.
Cordiali Saluti,
Andrea Xodo, MD, FEBVS
Specialista in Chirurgia Vascolare ed Endovascolare
Si ricorda che il consulto on-line non sostituisce in alcun modo la vi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 993 visite dal 26/12/2020.
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