Ascesso anale

Buonasera sono una donna di 69 anni che
circa 15 giorni fa, dopo 7 giorni di febbre a 39 e fortissimi dolori anali (con assenza di feci da 5 giorni e con sporadiche perdite di muchi o comunque sostanze gelatinose e mal odoranti), mi sono recata in pronto soccorso dove mi hanno diagnosticato un ascesso anale con un infezione importante (circa 20.000 globuli bianchi e pcr molto elevata) mi hanno effettuato l’incisione pulito la ferita, lasciata aperta per spurgare e mi hanno mandato a casa con un Augmentin x 5 giorni, brufen 400 a necessità e 2 medicazioni da effettuare in ospedale nella settimana successiva (le feci con l’assunzione dei 3 oli sono tornate dopo 2 giorni dall’intervento).
La dottoressa alla seconda e ultima medicazione (a 4 giorni dall’intervento) mi ha detto che la ferita era bella pulita e che non c era bisogno di tornare, ma consigliava una rettoscopia e mi ha anche detto che secondo lei era una fistola piu che un ascesso.
La mia domanda ora è: è normale che dal 14 di ottobre (data in cui mi hanno effettuato l’incisione) ho ancora perdite (a giorni abbondantissime altri meno) da dietro (credo dall’ano ma nn ne sono sicura e comunque non maleodoranti), è altrettanto normale che ieri lavandomi ho sentito emorroidi gonfie come una noce (ma non troppo doloranti)?
essendo una cosa comune è normale che ogni medico mi suggerisca una colon o rettoscopia?
In ultimo mi sono uscite delle bollicine pruriginose, tipo miniatura, dal ginocchio alle caviglie, può essere collegato considerando che l’antibiotico l’ho terminato 5 giorni fa?
Grazie per la risposta
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Prof. Luigi Basso Chirurgo generale, Colonproctologo 129 6
Gentilissima, Ascesso e fistola perianale sono due aspetti della medesima malattia. L'ascesso (fase acuta) deriva da una flogosi purulenta delle ghiandole perianali di Hermann e Desfosses che, in numero di 10-12, si trovano a livello del canale anale. Una volta in fase suppurativa l'unica cosa da fare è aspettare che l'ascesso (molto doloroso) si apra, o spontaneamente o con incisione chirurgica od, anche, talvolta, con l'aiuto di ittiolo unguento. L'ascesso così aperto il più delle volte evolve in fistola, fase cronica della malattia, che andrà affrontata dal proctologo con competenza e prudenza, visto il rischio di incontinenza da trattamento. Le perdite non maleodoranti sono normali ed una proctoscopia e/o rettoscopia servirà a valutare il retto distale e ad escludere eventuale malattia infiammatoria cronica (MICI) concomitante. Le "bollicine" potrebbero essere dovute all'antibiotico. Cordialità,

Prof. L. Basso
Prof. Associato c/o "Sapienza" Università di Roma
Casa di Cura "Ars Medica", Roma
https://www.colonproctologia.com/it/default.aspx

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dopo
Utente
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Grazie mille del consulto!
È stato molto esaustivo
Buona giornata