Colonscopia e adenoma tubulare

Salve. Vi chiedo questo consulto a nome di mio padre.
Età 55.

Il 13 luglio 2009 ha eseguito una Colonscopia presso il presidio ospedaliero di Milazzo (ME). Ha effettuato il controllo in quanto, 9 anni fa, mio nonno (padre di mio padre) è venuto a mancare a causa di un carcinoma al retto.

L'oncologo che allora seguiva mio nonno, raccomandò a mio padre di effettuare controlli periodici per via dell'ereditarietà di questo tumore.

Riporto il risultato della colonscopia.

<<Dopo la raccolata anamnestica breve e la compilazione della cartella medica ed infermieristica, si procede all'esame endoscopico, previa incannulamento di vena e sedazione cosciente. All'ispezione della regione anale nulla da segnalere. L'esplorazione rettale è negativa. Esame condotto fino al colon trasverso prossimale e sospeso per la pessima toilette intestinale. Nel colon trasverso presenza di micropolipo che si asporta con pinza bioptica. Nei rimanenti tratti esplorati, compatibilmente con la pessima toilette, la mucosa appare di aspetto regolare. In uscita si evidenzia congestione del plesso emorroidario.
Diagnosi: ASPORTAZIONE DI MICROPOLIPO
Annotazioni: UTILE COMPLETARE LO STUDIO DEL COLON CON CLISMA OPACO A DOPPIO CONTRASTO.>>

Successivamente è stata eseguita, presso il Policlinico G. Martino di Messina, biopsia del micropolipo asportato. Il risultato è il seguente:

<<Adenoma tubulare con flogosi>>

Secondo voi, è il caso di approfondire ulteriormente? Il micropolipo asportato, era di dimensioni piccolissime. Non è indicato il diametro ma ad occhio credo fosse pochi millimetri.

Sul referto della colonscopia, ho letto che si consiglia di effettuare "clisma opaco con doppio contrasto". Che ne pensate?

Grazie in anticipo!
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
L' esame eseguito appare incompeto per la preparazione intestinale inadeguata, appare quindi giustificata l' esecuzione di un esame altewrnativo(quale puo'essere il clisma opaco che tuttavia presenta minore sensibilità ed impossibilità ad eseguire manovre operative) o la ripetizione di una colonscopia previa adeguata preparazione intestinale a giudizio dei curanti. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
In altre parole lei cosa consiglierebbe?
Una nuova colonscopia (ovviamente con una migliore toilette intestinale), oppure il clisma opaco?

Ho letto che il clisma opaco è più preciso e dettagliato.

Per quello che riguarda la flogosi, secondo lei di cosa si tratta?

La ringrazio per l'attenzione data, e per quella che eventualmente vorrà darmi.

Saluti.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
In questi casi io in genre consiglio una colonscopia ma nel suo caso l' indicazione spetta ai colleghi che la seguono personalmente.
Dove ha letto che il clisma è piu' preciso e dettagliato?
Flogosi è un termine che indica uno stato infiammatorio.
[#4]
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Buonasera Dott. Favara.

Onestamente, girovagando su web ho letto che il clisma opaco a doppio contrasto è un esame molto complesso e sicuramente più preciso di una clisma opaco convenzionale.

Tra l'altro lo stesso dottore che ha eseguito la colonscopia, nel referto ha consigliato un approfondimento diagnostico da eseguire proprio attraverso un clisma opaco a doppio contrasto.

Ecco perchè credevo che fosse un esame più preciso rispetto alla colonscopia. Da profano, ho sbagliato. Perdoni il mio errore.

Mi dica lei.

Cordiali saluti.
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sicuramente il clisma opaco convenzionale , peraltro oramai superato comeptamente, è meno attendibile del clisma a doppio contrasto oggi abitualmente eseguito.Il confronto di attendibilità era intesto tra clisma a doppio contrasto e colonscopia, e non tra le due modalità di clisma.
Detto questo, credo sia corretto seguire le indicazioni del collega che la segue personalmente.