La sensazione che mi pulisca bene

Buonasera. Ho 38 anni e seguo uno stile di vita sano, con molto sport e dieta ricca di vegetali. Bevo alcolici in modestissime quantità e non fumo. Da un po' di tempo però soffro di una specie di "mania". Pur non avendo problemi di stitichezza, ricorro frequentemente all'uso del clistere perchè mi da la sensazione che mi pulisca bene. Volevo sapere quale controindicazione può avere farsi il clistere con semplice acqua (senza aggiungere saponi, sale, caffè o altro)e se ciò sia dannoso per la flora batterica intestinale. Ad oggi non ho problemi particolari e, anzi, dopo il clistere mi sento benissimo. Ringraziandovi per la collaborazione, vi saluto.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Non e' dannoso ma penso che, in mancanza di una motivazione valida, si tratti di una procedura inutile, che a lungo andare rischia di far perdere all'organismo la capacita' di gestire autonomamente le funzioni fisiologiche.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Grazie della risposta, dott. Spina. Il problema, forse di ordine psicologico più che fisico, mi porta a sentirmi "pulito" solo ricorrendo al clisma. Volevo sapere se questa pratica, a lungo andare, può causare diarrea o stitichezza e se è vero che è in grado di favorire emorroidi e ragadi. Purtroppo su Internet non ho trovato notizie certe, ma solo fervidi sostenitori e denigratori di questa pratica. Da qualche parte ho letto che l'abuso di clisteri porta ad una sorta di assuefazione, in conseguenza della quale si diventa "schiavi" di questa pratica e si è costretti ad aumentare le dosi d'acqua per ottenere l'effetto di svuotamento. La ringrazio anticipatamente nel caso in cui Lei possa far chiarezza su questa materia così controversa quale l'uso dell'enteroclisma. Grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Come gia' le ho scritto a maggio scorso il rischio e' quello di "far perdere all'organismo la capacita' di gestire autonomamente le funzioni fisiologiche", cioe' in pratica l'assuefazione di cui scrive lei. Mi pare dunque un buon motivo per riservare questa pratica soltanto ai casi di reale necessita'.
Cordiali saluti