Prolasso e rettocele

Gentili dottori, in seguito ad una visita proctologica in cui mi sono state riscontrate note di prolasso mucoso del retto, il proctologo mi ha consigliato di eseguire una defecografia.
I risultati di tale esame sono:
RX: DEFECOGRAFIA
Previa opacizzazione delle anse dell'intestino mesenteriale e del lume vaginale vengono introdotti in ampolla rettale circa 200 ml di purea x-opaca.Non perdita di mdc per via anale durante il riempimento.

A RIPOSO: L'ampolla rettale ha regolari morfologia e dimensioni; la giunzione ano rettale si proietta 1 cm circa a monte del profilo inferiore delle tuberosità ischiatiche.L'angolo ano rettale ha ampiezza nei valori di norma.

CON CONTRAZIONE VOLONTARIA: Discreta la risposta contrattile del muscolo elevatore dell'ano

CON PONZAMENTO: Non perdita involontaria di mdc

DURANTE SCARICA: come di norma il rilasciamento della fionda pubo-rettale e l'apertura dell'angolo ano-rettale.Il canale anale ha diametro sostanzialmente regolare.Rettocele di medie dimensioni si riconosce sul versante anteriore del terzo distale dell'ampolla rettale.Il rettocele impronta la parete posteriore della vagina, nel suo lume resta "intrappolata" modestissima quantità di mdc. Nelle fasi di massimo ponzamento è inoltre riconoscibile, a partenza del versante superiore della base d'impianto del rettocele, prolassso di grossolano lembo mucoso che si porta distalmente sino ad occupare parzialmente il lume del canale anale.Non segni di enterocele; l'abbassamento del pavimento pelvico è nei limiti di norma.

DOPO SCARICA: Ristagno di modesta quantità di mdc in ampolla rettale.

Devo ancora far vedere l'esame al proctologo che me l'ha consigliato, anche perchè sto attendendo il 27 di eseguire un altro esame(sempre consigliatami dal proctologo) e cioè TEMPO DI TRANSITO, ma non nascondo una certa ansia in quanto il medico che mi ha eseguito la defecografia mi ha consigliato l'intervento dicendomi di non aspettare molto a farlo altrimenti la situazione potrebbe peggiorare e alla mia domanda "a cosa vado incontro", mi ha risposto che l'intervento dura poco, il tempo di ricovero varia da 3 a 5 gg e che il post intervento comporta i soliti rischi di tutti gli interventi, con possibilità di recidive..Ho il controllo dal proctologo il 30 con tutti gli esami, ma sono abbastanza spaventata.Nel frattempo il proctologo mi aveva consigliato di cercare di rendere morbide le feci e sto assumento della fibra liquida (benefibra), visto che la normale alimentazione di frutta. verdura, crusca e acqua non serviva a molto.Mi ero infatti rivolta ad un proctologo perchè da circa un mese passavo interminabili minuti in bagno e avevo un senso di ostruzione durante l'evaquazione e dopo uno sforzo enorme per far uscire le feci, mi sembrava durante il giorno di non aver mai defecato del tutto e ogni tanto nel corso della giornata emettevo ancora piccole feci dure.
La mia domanda è: se devo fare l'intervento, è pericoloso?Ho letto che la percentuale di successo non è molto alta.Inoltre, si possono creare dopo l'intervento problemi d'incontinenza?Se non mi opero la situazione peggiorando cosa può provocare? Ho 39 anni e scrivo dalla provincia di Mantova. Mi potete indicare un buon centro per questi disturbi? Scusate la lunghezza del testo.Ringrazio per l'attenzione che vorrete prestarmi e porgo cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi sembra che le indicazioni datale siano condivisibili, i rischi teorico dell' intervento ci sono cosi' come la possibilita' di complicanze e di recidive, per fortuna non frequenti.Tuttavia se la sintomatologia e' importante, credo che l' indicazione all' intervento sia condivisibile. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la Sua cortese risposta, ma come Le chiedevo nella mia prima mail, la mia paura è che possa esserci il rischio di incontinenza fecale dopo un intervento del genere e quanto rischio se non mi faccio operare. C'è il rischio di blocco intestinale? e ancora, l'intervento comporta qualche rischio per la vagina (qualche infezione)visto che c'è scritto che il rettocele impronta la parete posteriore della vagina.Di nuovo grazie.Saluti.
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Dr. Sergio Agradi Colonproctologo, Chirurgo generale 16
Gentile Signora, la Defecografia e i sintomi che lei espone mettono chiaramente in evidenza una "sindrome da ostruita defecazione" (ODS), attualmente per questo disturbo viene proposto l'intervento di STARR o TRANSTAR , che, se eseguito da mani esperte, risolve il problema senza particolari sequele (con anestesia spinale e ricovero di 2 giorni). Il mio consiglio è di rivolgersi ad un centro qualificato che abbia esperienza in merito dove completare l'iter diagnostico (sono necessarie una manometria anorettale ed una ecografia transanale) e sottoporsi all'intervento.
Cordiali saluti

Specialista in Chirurgia Generale
Resp. Unità Funzionale di Chirurgia Proctologica e Pelviperineale
CLINICHE UMANITAS GAVAZZENI BERGAMO

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la Sua cortese risposta.Io abito in provincia di Mantova, potrebbe consigliarmi un centro specializzato nelle province di mantova brescia o verona se li conosce? Io putroppo non ho esperienza in merito.Grazie mille
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Dr. Claudio Toscana Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 14
Concordo con quanto Le è stato scritto dai Colleghi. Il rischio di incontinenza fecale è praticamente nullo e , comunque, va sempre eseguita prima dell'intervento, una ecografia anale e una manometria ano rettale al fine di evidenziare eventuali prblematiche sfinteriali che controindicano l'intervento e che, comunque, alla Sua età mi sembrano altamente improbabili.
Per quanto riguarda un centro specializzato nel trattamento di tale patologia posso consigliarLe di consultare il sito della S.I.U.C.P. (Società Italia Unitaria di Colonproctologia) dove troverà l'indicazione della Unità di Colonproctologia (U.C.P.) più vicina alla Sua abitazione.
Cordiali saluti.

Claudio Toscana
Chirurgo - Coloproctologo

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Utente
Utente
Grazie di cuore a tutti voi per le rassicurazioni e le risposte esaurienti.Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buongiorno di nuovo.Oggi sono stata al controllo proctologico con gli esami di cui sopra e il proctologo mi ha detto chiaramente che l'unica via è l'intervento con il metodo longo..se decido mi opererebbero alla clinica san francesco di verona.Il mio proctologo mi ha rassicurato che l'intervento (fatto in anestesia spinale) è di breve durata e che il ricovero è max di due giorni e che non dovrebbero esserci complicanze.Unico accorgimento, dice, è di cercare di non fare sforzi ad andare in bagno per i 10 giorni successivi all'intervento.Non mi ha parlato però ne di manometria anorettale ne di ecografia transanale..ho chiesto anche per una futura gravidanza se poi dovessero esserci problemi, ma dice di no..dice anche nessun problema a livello ginecologico..non so..sono molto confusa..è veramente così innoquo questo metodo longo?scusate l'ansia, ma non riesco proprio a prendere una decisione.Grazie nuovamente
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Dr. Claudio Toscana Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 14
Gentile Signora,
gli interventi di longo al momento sono tre.
1) PROLASSECTOMIA: eseguita con una stapler (PPH 01 o PPH 03), risolve il problema del prolasso alla base della malattia emorroidaria, ma non corregge il rettocele e non corregge, se non in minima parte, il problema della defecazione ostruita (ODS). Non necessita di particolari esami preoperatori;
2) STARR CON DOPPIA PPH 01: è una resezione a tutto spessore del retto con buona correzione del rettocele e buona risoluzione dell'ODS. Necessita di manometria e ecografia transanale al fine di valutare lo stato anatomico e funzionale dell'apparato sfinteriale;
3) STARR CON TRANSTAR: è la tecnica più recente eseguita con una suturatrice semicircolare che consente una correzione completa del rettocele con ottima risoluzione dell'ODS. Anche in questo caso gli esami predetti sono essenziali.

La scelta dell'intervento deve essere eseguita in base alla valutazione di defecografia, manometria ed ecografia anale. La TRANSTAR è al momento eseguita solo in centri accreditati.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
La ringrazio molto, Dott.Toscana, per la Sua tempestiva risposta.La disturbo ulteriormente per chiederLe, come mai mi sono stati solo fatti eseguire la defecografia e il tempo di transito?Possono essere sufficienti senza manometria ed ecografia ad eseguire un intervento del genere?in specifico cosa rilevano gli altri 2 esami non fatti?Inoltre, se decido di non farmi operare, a cosa vado incontro, sintomi a parte?La ringrazio di cuore
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Dr. Claudio Toscana Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 14
Allora:
Tempo di transito e defecografia sono i primi esami da eseguire per distinguere una stipsi da "rallentato transito" da una ODS. Senza questi esami non è possibile dare una diagnosi precisa sulla etiologia della stipsi.
Ecografia anale e manometria ano-rettale sono utili per lo studio morfologico e funzionale del sistema sfinteriale che, soprattutto nella donna a causa di gravidanze e parti, può andare incontro a lesioni funzionali o anatomiche.
Gli interventi che Le ho brevemente descritti, se eseguiti da mani esperte, difficilmente possono causare danni sul sistema sfinteriale. L'uso, però, del divaricatore circolare (che ha un diametro di 33 o 34 mm) potrebbe "stirare" gli sfinteri ed essere causa in un futuro sicuramente non prossimo di qualche problema di incontinenza.
Per quella che è la mia esperienza io faccio eseguire routinariamente alle donne gli esami suddetti quando vi sia una indicazione all'intervento.
Se dovesse decidere di non operarsi al di la di un possibile peggioramento della sintomatologia non può succedere nulla: non dimentichiamo che stiamo parla ndo di una situazione patologica, sì, ma totalmente benigna.
Il consiglio che Le posso dare, ma che sicuramente Le avranno già dato, è quello di fare uso di fibre (naturali e farmaceutiche) abbondanti, di assumere almeno 2 litri di liquidi al giorno e di fare attività fisica e di non utilizzare lassativi che possano irritare la mucosa colica, ma, eventualmente piccoli clisteri o supposte di glicerina: certo non risolverà il problema dell'ostruzione, che è un problema anatomico e meccanico, ma un miglioramento dovrebbe esserci.
Resto a Sua disposizione.

Claudio Toscana
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Dr. Sergio Agradi Colonproctologo, Chirurgo generale 16
cara signora....Tenga stretti i consigli dati dal mio collega Dr Toscana. Chi le propone un intervento con la "tecnica di Longo", senza specificare quale, o non conosce a fondo le varie tecniche o , comunque pecca di superficialità nello spiegare ai propri pazienti il piano terapeutico proposto.
Peraltro ritengo comunque necessarie, prima di affrontare un intervento di STARR o TRANSTAR, la manometria anorettale e l'ecografia transnale (così come suggerito dalle linee guida della S.I.U.C.P.).
Tenga presente che, mentre la tecnica STARR è ormai abbastanza diffusa, sono soltanto una trentina i centri che in Italia sono autorizzati ad eseguire degli interventi con TRANSTAR.
Nel nord Italia per questo intervento può rivolgersi all'ospedale di Montecchio nell'emilia (dr. Carriero), Clinica Zucchi Monza (Dr Gabrielli), Multimedica Sesto S.G. (Dr Ceriani), Ospedale di Crema (Dr Giannotti)o, se crede, Policlinico di Monza (Il Sottoscritto). Non me ne vengono in mente altri raggiungibili da Mantova.
Auguri.
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Utente
Utente
Grazie mille a Voi tutti.Un'ultima domanda, posse eseguire solo tramite richiesta del mio medico di base la manometria anorettale e l'ecografia in modo che posso presentarmi da un proctologo per una visita con tutti gli esami alla mano? ringrazio per l'attenzione.cordiali saluti a tutti
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Dr. Claudio Toscana Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 14
Gentile Signora,
Proprio perchè si tratta di esami estremamente importanti è bene che siano eseguiti in mani esperte. Il consiglio rimane quello che Le ho già dato e che Le ha ribadito il dott. Agradi: si appoggi alla Unità di coloproctologia della S.I.U.C.P. più vicina alla sua residenza e là sapranno sicuramente consigliarLe la struttura (convenzionata o privata) dove recarsi per questi esami, senza rischiare di renderli inutili.

Claudio Toscana
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