Resezione sigma per diverticolite
Gent.mo dottore,
dopo due episodi acuti di diverticolite, l'ultimo con perforazione tamponata avvenuto nel luglio 2013, evidenziata da TC, su consiglio di gastroenterologi e chirurghi mi sono fatto operare. Premetto che TC e colonscopia avevano evidenziato che i diverticoli erano presenti solo nel sigma.
Effettuata la resezione del sigma in laparoscopia, dopo canalizzazione avvenuta al sesto giorno, all'ottavo giorno sono stato dimesso. Tutti i parametri ematochimici erano nella norma e il chirurgo ha giudicato l'intervento perfettamente riuscito.
Da subito ho avvertito difficoltà ad evacuare. Le feci sono morbide (anche per abbonante idratazione) ma faccio fatica ad espellerle, con dolore nella zona del retto.
A distanza di 4 settimane dall'intervento la situazione è migliorata di poco. In 4-5 evacuazione quotidiane continuo ad avere ancora sensazione di dolore nella zona della parte alta del retto, come se fosse infiammato. Ho fatto presente al chirurgo (di grande esperienza nel campo colonrettale) il mio timore di una stenosi o di una problematica subocclusiva, questi mi ha risposto che per posizione dell'anastomosi, tipologia di sutura e numero di giorni trascorsi è improbabile, se non impossibile, che il problema sia legato all'anastomosi.
Volevo quindi chiedervi se 28 giorni sono troppo pochi perché si abbia una perfetta canalizzazione con defecazione normale. Immagino che il riadattamento del colon alla nuova situazione fisiologica sia soggettivo, però vorrei capire se il mio status può comunque ritenersi nella norma e se posso attendere con fiducia, seppur con pazienza, un'evoluzione positiva.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
dopo due episodi acuti di diverticolite, l'ultimo con perforazione tamponata avvenuto nel luglio 2013, evidenziata da TC, su consiglio di gastroenterologi e chirurghi mi sono fatto operare. Premetto che TC e colonscopia avevano evidenziato che i diverticoli erano presenti solo nel sigma.
Effettuata la resezione del sigma in laparoscopia, dopo canalizzazione avvenuta al sesto giorno, all'ottavo giorno sono stato dimesso. Tutti i parametri ematochimici erano nella norma e il chirurgo ha giudicato l'intervento perfettamente riuscito.
Da subito ho avvertito difficoltà ad evacuare. Le feci sono morbide (anche per abbonante idratazione) ma faccio fatica ad espellerle, con dolore nella zona del retto.
A distanza di 4 settimane dall'intervento la situazione è migliorata di poco. In 4-5 evacuazione quotidiane continuo ad avere ancora sensazione di dolore nella zona della parte alta del retto, come se fosse infiammato. Ho fatto presente al chirurgo (di grande esperienza nel campo colonrettale) il mio timore di una stenosi o di una problematica subocclusiva, questi mi ha risposto che per posizione dell'anastomosi, tipologia di sutura e numero di giorni trascorsi è improbabile, se non impossibile, che il problema sia legato all'anastomosi.
Volevo quindi chiedervi se 28 giorni sono troppo pochi perché si abbia una perfetta canalizzazione con defecazione normale. Immagino che il riadattamento del colon alla nuova situazione fisiologica sia soggettivo, però vorrei capire se il mio status può comunque ritenersi nella norma e se posso attendere con fiducia, seppur con pazienza, un'evoluzione positiva.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Si tranquillizzi. I sintomi sono compatibili con il recente intervento e non vedo motivi per pensare ad una complicanza stenotica.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
Gent.mo dottore,
innanzitutto grazie per la sua cortese e celere risposta.
Mi permetto di porle ancora due domande, una "pratica" e una "tecnica".
1) Fermo restando la variabilità della risposta individuale ad un intervento chirurgico, dopo quanti giorni da una resezione sigma in laparoscopia si piò ipotizzare che dolori e fastidi non siano più da considerarsi fisiologici, ma meritevoli di ulteriori indagini?
2) La mia anastomosi è stata confezionata con clips in titanio mediante suturatrice meccanica. Si può ipotizzare che per 10, 20, 30 anni tali clips se ne staranno "tranquille" nella loro sede? Non esiste il rischio che negli anni tali graffette si stacchino dalla mucosa intestinale, ormai guarita, e finiscano nel lume intestinale o peggio nel peritoneo? Perdoni la domanda da "profano".
Ancora grazie.
Cordiali saluti.
innanzitutto grazie per la sua cortese e celere risposta.
Mi permetto di porle ancora due domande, una "pratica" e una "tecnica".
1) Fermo restando la variabilità della risposta individuale ad un intervento chirurgico, dopo quanti giorni da una resezione sigma in laparoscopia si piò ipotizzare che dolori e fastidi non siano più da considerarsi fisiologici, ma meritevoli di ulteriori indagini?
2) La mia anastomosi è stata confezionata con clips in titanio mediante suturatrice meccanica. Si può ipotizzare che per 10, 20, 30 anni tali clips se ne staranno "tranquille" nella loro sede? Non esiste il rischio che negli anni tali graffette si stacchino dalla mucosa intestinale, ormai guarita, e finiscano nel lume intestinale o peggio nel peritoneo? Perdoni la domanda da "profano".
Ancora grazie.
Cordiali saluti.
[#3]
1) Non è possibile ipotizzare un periodo. Può essere necessario un mese come, a volte, i sintomi perdurano per più lungo tempo. Solo il medico specialista le potrà dire, con visita diretta, se sono disturbi legati all'intervento oppure è intervenuta una complicanza.
2) Assolutamente no.
Buon WE.
2) Assolutamente no.
Buon WE.
[#5]
Ex utente
Gent.mo dottore,
mi permetto di disturbarla nuovamente per chiederle un suo parere su un altro aspetto relativo all'intervento in oggetto (eseguito 29 giorni fa).
Come ho scritto l'intervento di resezione sigma è stato eseguito in laparoscopia. Nella fossa sx è presente l'incisione di servizio della lunghezza di circa 5 cm. Già nelle ore immediatamente successive all'intervento era evidente, 2-3 cm sopra tale ferita nella cute, un rigonfiamento duro, ma non particolarmente dolente. Mentre al taglio nella pelle corrisponde invece una leggera depressione. Visitato più volte dai chirurghi si è sempre esclusa, per ora, la presenza di laparocele. Il rigonfiamento è stato da tutti imputato alla sutura interna della fascia muscolare (non sovrapposta alla sutura esterna del derma). Mi è stato spiegato che a volte, per potere tenere saldamente vicini i due lembi della fascia muscolare è necessaria una parziale sovrapposizione di questi. Aggiungo che la pelle su tale ferita non "scorre" sopra la parete sottostante, Il rigonfiamento, anche se con estrema lentezza, sembra essersi leggermente ridotto, comunque non è aumentato in un mese. Volevo pertanto chiederle se anche per la cicatrizzazione della fascia muscolare i tempi di ripresa sono stimabili in alcuni mesi e se tale situazione (non potendola per ora definire complicanza) puù essere considerata relativamente "nella norma" per questa tipologia di incisioni.
Ancora grazie.
Cordiali saluti.
mi permetto di disturbarla nuovamente per chiederle un suo parere su un altro aspetto relativo all'intervento in oggetto (eseguito 29 giorni fa).
Come ho scritto l'intervento di resezione sigma è stato eseguito in laparoscopia. Nella fossa sx è presente l'incisione di servizio della lunghezza di circa 5 cm. Già nelle ore immediatamente successive all'intervento era evidente, 2-3 cm sopra tale ferita nella cute, un rigonfiamento duro, ma non particolarmente dolente. Mentre al taglio nella pelle corrisponde invece una leggera depressione. Visitato più volte dai chirurghi si è sempre esclusa, per ora, la presenza di laparocele. Il rigonfiamento è stato da tutti imputato alla sutura interna della fascia muscolare (non sovrapposta alla sutura esterna del derma). Mi è stato spiegato che a volte, per potere tenere saldamente vicini i due lembi della fascia muscolare è necessaria una parziale sovrapposizione di questi. Aggiungo che la pelle su tale ferita non "scorre" sopra la parete sottostante, Il rigonfiamento, anche se con estrema lentezza, sembra essersi leggermente ridotto, comunque non è aumentato in un mese. Volevo pertanto chiederle se anche per la cicatrizzazione della fascia muscolare i tempi di ripresa sono stimabili in alcuni mesi e se tale situazione (non potendola per ora definire complicanza) puù essere considerata relativamente "nella norma" per questa tipologia di incisioni.
Ancora grazie.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.8k visite dal 01/11/2013.
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