Macchioline di sangue su carta igienica dopo defecazione

Salve.
Sono un ragazzo di 25 anni e sono circa 10 anni che "soffro" di emorroidi, lo metto tra virgolette perché non ne ho mai sofferto come chi non riesce nemmeno a sedersi, piuttosto se capitano giornate in cui vado molte volte in bagno (soffro di colite quindi capita spesso) la zona anale subisce uno certo sforzo e sento che mi brucia, e sia a causa dello sforzo al momento della defecazione che il continuo sfregare della carta igienica mi provocano un'ulteriore irritazione, tale che poi sulla carta igienica vedo delle piccole chiazze/strisce di sangue rosso.
I miei primi episodi li ebbi a 15 anni quando a seguito di una defecazione mi uscì il sangue a fiotti.
Il medico mi rassicurò che era stato un caso di emorroidi e infatti fu un aneddoto isolato.
Di lì in poi, però, qualsiasi sforzo dovuto alla defecazione o alla pulizia poi mi provocava queste macchioline.
In questi ultimi periodi si è accentuata la mia colite, la stitichezza (e quindi lo sforzo della defecazione), frequenti evacuazioni e anche secrezione di molto muco (specialmente nei periodi di stitichezza).
Questo mi porta inevitabilmente ad un'irritazione dell'ano ed a queste macchioline di sangue.
Stavo però cercando su internet e per la prima volta mi accorgo che se questi episodi perdurano nel tempo ci si dovrebbe rivolgere dal medico perché potrebbe trattarsi di una patologia più seria.
Io per anni ho sottovalutato questo aspetto perché lo ricollegavo sempre a quel principio di emorroidi ed a tutti i vari sforzi dovuti alla defecazione, io poi soffrendo di colite e non avendo mai l'intestino rilassato ho, in linea di massima, spesso quelle zone irritate e quindi avevo collegato tutto quello.
Secondo voi è come ho sempre pensato o dovrei preoccuparmi?
Grazie a chi risponderà!
[#1]
Prof. Silvestro Lucchese Chirurgo generale, Colonproctologo 57 1
La patologia emorroidaria , spesso, provoca la formazione di ragadi, piccole ferite della mucosa, che provocano sanguinamento e dolore alla defecazione.
In questi casi è indispensabile una valutazione specialistica con anoscopia per provvedere ad una cura mirata ed efficace che , di solito, riesce ad evitare la cronicizzazione con una effettiva guarigione.

Prof. Silvestro  Lucchese

[#2]
Dr. Antonio Tori Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente 363 22
Di fronte ad un sintomo (qualunque!) bisogna fare una diagnosi
.E',in base a questa, si stabilisce qual'è la malattia e come si cura.

La presenza di sangue va sempre verificata.

Deve vederla un proctologo che raccoglierà la sua anamnesi, la visiterà ,eseguirà una anoscopia e le dirà di cosa si tratta.

In base a questo le darà una terapia idonea.
cordiali saluti
A.T.

Dr. Antonio tori

[#3]
Dr. Giuseppe Fiducia Chirurgo generale, Colonproctologo 3
Sebbene a 25 anni, è statisticamente molto improbabile che codesti sintomi siano qualcosa di importante come un tumore ( è il timore di tutte le persone ), una buona visita proctologica con una rettoscopia anche rigida ( è un esame praticamente indolore se il professionista che la esegue è bravo ) escluderà tutta una serie di patologie anche benigne che producono sintomatologia simile ed in caso di emorroidi, come statisticamente è probabile, esse potranno essere meglio tipizzate, se sono da sforzo od altro e curate opportunamente magari evitando che si aggravino.

Dr. Giuseppe Fiducia

[#4]
Dr. Roberto Dino Villani Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 55 1
Gentile Signore,
nella sua dettagliata relazione non cita mai di aver eseguito una visita specialistica che invece ritengo sia la prima cosa da fare. Da non fare invece è "il continuo sfregare con la carta igienica" come scrive lei. La carta igienica andrebbe usata il meno possibile e solo nel caso in cui non si abbia la possibilità di lavarsi subito dopo la defecazione. Nel caso in cui non ci si possa lavare al momento, sarebbe utile utilizzare delle salviette umide o un prodotto detergente (esistono in commercio dedicati) da applicare sulla carta igienica per eseguire quello che io chiamo "un lavaggio a secco", sempre in attesa di eseguire poi quello classico appena possibile. Per il resto ribadisco quello che ho scritto all'inizio: esegua una visita specialistica per fare il punto preciso su quello che Lai ha.
Distinti saluti

Dr. Roberto Dino Villani
Responsabile Servizio di Proctologia e Pavimento Pelvico - Salus Hospital - Reggio Emilia
Chirurgia Proctologica e Pavi

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Dr.ssa Ida Fumagalli Gastroenterologo, Allergologo, Medico internista, Pneumologo, Diabetologo 908 19
Credo che vista la comicità di questo disturbo sia utile una visita proctologica per escludere fatti non trascurabili e che necessitino di terapia.
Imoltre va approfondita quella che definisce colite. Bisogna capirne l'origine anche con la ricerca di eventuali patologie allergiche o da intolleranza alimentare.
Vanno valutate anche eventuali malattie infiammatorie croniche intestinali.
Le consiglio intanto di seguire una dieta equilibrata composta preferibilmente da alimenti freschi evitando alcolici, cibi piccanti, fumo...
Si consigli col suo medico curante anche al fine di programmare una visita gastroenterologica.

Dr. Ida Fumagalli

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